L’epistemologia è la teoria della conoscenza. Gli epistemologi si pongono la domanda fondamentale: “Come facciamo a sapere ciò che sappiamo?”

Robert F. Kennedy Jr. ha partecipato mercoledì a un dibattito televisivo ospitato da NewsNation e moderato dalla giornalista Elizabeth Vargas.

Gli scambi tra Kennedy – presidente in congedo di Children’s Health Defense – Vargas e il Dr. Tariq Butt, medico di famiglia presente tra il pubblico, hanno mostrato in quale ginepraio si trovi la comunità scientifica.

Medici e giornalisti non riescono a capire la differenza tra credere e sapere. Se fossimo in un mondo razionale, non ci sarebbe bisogno di censura e shadowbanning.

Né molti dei vaccini previsti dal programma di immunizzazione infantile, così come attualmente formulati e testati, sarebbero stati iniettati nelle braccia di giovani esseri umani.

In 13 brevi minuti, Kennedy ha abilmente dimostrato al pubblico che il nostro problema non è solo un fallimento dell’epidemiologia, ma anche un fallimento dell’epistemologia:

Vargas ha introdotto l’argomento inquadrandolo in questo modo:

“La più grande controversia che circonda la Sua candidatura è la Sua posizione sui vaccini infantili. Quasi tutte le organizzazioni scientifiche e mediche, tra cui CDC [Centers for Disease Control and Prevention], FDA [U.S. Food and Drug Administration], AMA [American Medical Association], l’American Academy of Pediatrics, dicono tutte che Lei ha torto su questo argomento”.

Vargas ha aperto la porta a Kennedy non solo per chiarire la sua posizione – che, a suo dire, è ed è stata distorta e travisata nonostante abbia ripetutamente cercato di mettere le cose in chiaro – ma Vargas ha anche rivelato quanto poco abbia riflettuto e fatto ricerche sulla controversia.

Kennedy ha sottolineato la realtà della situazione. Non si tratta di organizzazioni che sono giunte alle loro conclusioni in modo indipendente. L’AMA, l’American Academy of Pediatrics e “quasi tutte le organizzazioni scientifiche e mediche” prendono le informazioni provenienti dal CDC e dalla FDA come fossero il vangelo.

In altre parole, se il CDC e la FDA sbagliano, l’intero establishment medico sbaglia.

C’è una differenza tra il consenso e la mentalità del gregge, un fatto che sembra non essere mai stato notato da Vargas.

Kennedy ha una conoscenza molto estesa della scienza dei vaccini e del processo normativo, nonché della sua corruzione da parte degli interessi dell’industria farmaceutica. Inoltre, è un avvocato esperto e non è disattento nei suoi interventi. Chiede correttamente a Vargas un chiarimento: “Su quale questione?”

Vargas allude innanzitutto alla possibilità che i vaccini possano essere la causa dell’autismo e di danni.

Kennedy chiede subito l’ovvio: “Quindi sta dicendo che queste organizzazioni sostengono che i vaccini non danneggiano MAI i bambini?”

Vargas è costretta a indietreggiare:

“Non credo che nessuno dica che non l’abbiano mai fatto. Ci può essere un bambino qua [e là] [or there], ma nel complesso i vaccini hanno salvato milioni e milioni di vite”.

Vargas ha dimostrato la scarsa comprensione del problema da parte del pubblico. Come si può affermare che i vaccini abbiano salvato milioni e milioni di vite se non sono mai stati condotti studi prospettici adeguati con controlli non vaccinati?

Kennedy lo dice chiaramente nella sua risposta al dottor Butt, che pone a Kennedy questa domanda:

“L’eradicazione della varicella e della poliomielite negli Stati Uniti e in molte parti del mondo è il risultato di vaccinazioni regolari. Morbillo, parotite, rosolia, e molte altre malattie sono prevenibili. Ci sono poche prove [della presenza] di queste malattie nella popolazione vaccinata. La Sua posizione sui vaccini è pericolosa per la salute e il benessere di milioni di persone. Gli esperti medici sono profondamente preoccupati per il Suo messaggio. Come possiamo aiutarLa a schierarsi dalla parte della scienza?”

Kennedy ammette che ci sono prove che i vaccini abbiano ridotto il rischio di mortalità e morbilità per le malattie a cui si rivolgono. Tuttavia, ha sostenuto che senza studi prospettici a lungo termine sulla mortalità/morbilità per tutte le cause nelle popolazioni vaccinate, nessuno – per quanto istruito o per quanto grande sia l’organizzazione che si rappresenta – può affermare che vi sia un beneficio nel complesso.

La risposta di Kennedy alla domanda smonta la questione fino in fondo, cogliendo di sorpresa il Dr. Butt. La sua risposta metodica deve aver dimostrato al pubblico che il medico di famiglia ha una conoscenza molto limitata di tutte le prove disponibili.

Il Dr. Butt evidentemente non era a conoscenza di analisi come questa che conclude che “si prevede che una vaccinazione di massa contro la varicella provochi una grave epidemia di herpes zoster, colpendo più del 50% dei soggetti di età compresa tra i 10 e i 44 anni al momento dell’introduzione della vaccinazione”.

Studi come questo dovrebbero guidare le politiche pubbliche negli Stati Uniti? Di sicuro lo fanno nel Regno Unito, dove i funzionari della sanità non raccomandano la vaccinazione universale contro la varicella proprio per il motivo indicato da Kennedy.

Di tutte le malattie prevenibili esistenti, perché il Dr, Butt avrebbe usato la varicella come esempio di come la posizione di Kennedy sui vaccini sia pericolosa per la salute e il benessere di milioni di persone? È possibile che un medico con un microfono non sia a conoscenza della scienza?

Il Dr. Butt era a conoscenza dell’enorme tragedia causata dal vaccino DTP (contro difterite, tetano, pertosse) in Africa? Dopo 30 anni di osservazione, è stato dimostrato che i bambini vaccinati con l’anti DTP morivano per altre cause a un tasso 10 volte superiore rispetto ai non vaccinati. Non lo avremmo mai saputo se nessuno avesse guardato.

La devastazione causata dal vaccino anti DTP non si limita al continente africano. Kennedy ha informato il pubblico che la raffica di cause contro i produttori di questo vaccino portò all’approvazione del National Childhood Vaccine Injury Act del 1986, che da allora protegge i produttori di vaccini da qualsiasi responsabilità.

Come concessione al pubblico, questa legge ha anche creato il Sistema di segnalazione degli eventi avversi ai vaccini (Vaccine Adverse Event Reporting System, VAERS) per “proteggere” e avvertire il pubblico di potenziali pericoli legati ai vaccini; un sistema che, è stato dimostrato, sotto-segnala di molto le lesioni e che viene comunemente ignorato.

Sebbene Kennedy non abbia parlato dei vaccini MMR [contro morbillo, parotite, rosolia] e antipolio, il suo punto di vista è stato chiaro: se non vengono condotti adeguati studi di sicurezza controllati con placebo a lungo termine, non possiamo determinare se si stia facendo più male che bene.

La risposta del Dr. Butt ai probabili danni causati dai vaccini anti varicella e DTP era fin troppo prevedibile: “Una persona può prendere un farmaco e poi essere coinvolta in un incidente automobilistico”. In altre parole, la correlazione non prova la causalità!

Il Dr. Butt ha buone intenzioni. È anche particolarmente abile nello scegliere gli esempi più deboli per dimostrare la sua tesi.

Il problema del vaccino contro la varicella era il conseguente aumento del rischio di infezione da herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio). Il problema del vaccino anti DTP era l’aumento del rischio di morte per altre malattie prevalenti, che si sono rivelate più letali per i bambini che avevano ricevuto il vaccino.

Non stiamo parlando di lesioni traumatiche casuali che non hanno nulla a che fare con la modulazione immunitaria.

Inoltre, il Dr. Butt era consapevole del fatto che l’argomento “correlazione non equivale a causalità” può essere usato anche per escludere i benefici dei vaccini?

Questo doppio standard è applicato in modo insensato dai sostenitori dei vaccini. Le sperimentazioni non dimostrano la causalità, ma solo la correlazione. Questo vale anche per l’efficacia. Su quali basi si può affermare che un vaccino ha causato una diminuzione della malattia a cui si rivolge, mentre ci si assicura che è stato solo correlato a un aumento degli effetti collaterali?

Le sperimentazioni si limitano a misurare l’incidenza delle cose in due (o più) gruppi di partecipanti. È un confronto matematico. Non è mai stato dimostrato il nesso di causalità.

Vargas ha contestato l’affermazione di Kennedy secondo cui nessun vaccino del programma di immunizzazione infantile sarebbe stato sottoposto a uno studio pre-licenza controllato con placebo.

Vargas: “Sì, l’hanno fatto”.

Kennedy: “No”.

Vargas: “Sì, l’hanno fatto!”

E poi…

Vargas: “La FDA dice, e in effetti, sul suo sito web, si può vedere chiaramente che i vaccini passano attraverso tre fasi di test contro placebo in doppio cieco. Già fanno questi test”.

Kennedy: “Elizabeth, Lei lo può dire”.

Vargas: “Non lo dico io. Lo dice la FDA”.

Kennedy: “La FDA non dice questo”.

Vargas: “Sì, lo dice! Lo dice sul suo sito web!”

Kennedy: “Non vi possono dire che esista un vaccino che sia mai stato sottoposto a uno studio a lungo termine controllato con placebo prima dell’autorizzazione, perché non è vero”.

Il motivo per cui questo spettacolo imbarazzante (e leggermente divertente) è importante da analizzare è ciò che rivela sulla nostra ostinazione ad avere ragione. Vargas ha effettivamente consultato il sito web della FDA prima di questo scambio pubblico?

Non può averlo fatto, per l’ovvia ragione che sul loro sito web non esiste alcuna dichiarazione in tal senso, come da lei sostenuto.

Perché è così sicura di avere ragione? Oserei dire che è perché glielo ha detto qualcuno di cui si fida più che di Kennedy.

Ma stava davvero ascoltando quello che diceva Kennedy? Kennedy ha chiesto una citazione al Dr. Anthony Fauci in un incontro faccia a faccia con lui nel 2016. Fauci non è riuscito a produrne una, ma ha promesso che lo avrebbe fatto.

Non l’ha mai fatto, così Kennedy (e l’avvocato Aaron Siri) ha fatto causa a lui e al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS). Dopo un anno di controversie, hanno finalmente ottenuto una dichiarazione scritta dall’HHS che non cita neanche un singolo studio, ma ci assicura che i placebo inerti non sono necessari per dimostrare la sicurezza dei vaccini infantili.

Naturalmente, non c’è motivo per cui Vargas dovrebbe fidarsi di Kennedy se non ha visitato il sito web della Children’s Health Defense, dove è disponibile la lettera dell’HHS.

Ma a che punto avrebbe dovuto fermarsi e interrogarsi onestamente su ciò che sapeva davvero e non solo su ciò che pensava di sapere?

In questo caso, il siparietto si è verificato non perché Vargas avesse torto, ma perché era così sicura di avere ragione.

Vale anche la pena di considerare cosa era in gioco per lei, personalmente. Era pronta ad affrontare la possibilità che i vaccini che abbiamo iniettato nei nostri corpi e nei corpi dei nostri figli non sono mai stati testati contro un placebo?

Le sue risposte argomentate alle opinioni di Kennedy, da lui difese con diverse citazioni chiave che gli venivano in mente, riflettono i reali impedimenti del pubblico a vedere la realtà per quella che è. Cosa significherebbe se Kennedy avesse ragione fin dall’inizio?

Come giornalista veterana di NewsNation e in precedenza di Fox e A&E Networks, Vargas avrebbe dovuto prepararsi. Kennedy aveva già detto chiaramente di essere disposto a cambiare idea. “Mostratemi dove è che sbaglio”.

Kennedy chiede a Vargas di citare un singolo studio su un vaccino controllato con placebo prima dell’autorizzazione. Vargas non ne è stata in grado perché nessuno può farlo. Non ce ne sono.

Kennedy ha sottolineato il vero problema: “Abbiamo un’agenzia federale corrotta [FDA] che mente all’AMA e a tutte quelle agenzie e a tutti quei medici. Ma queste agenzie sono controllate dall’industria farmaceutica. Questo è il problema”.

Senza alcuno studio da citare o alcun modo per confutare le accuse schiaccianti di Kennedy, Vargas ha scelto di affrontare Kennedy con il fatto che alcuni membri della sua famiglia non sono d’accordo con la sua posizione sui vaccini.

Kennedy: “Perché, la Sua famiglia è d’accordo con tutto quello che dice?”

Vargas: “Decisamente no. Su questo mi ha colto impreparata”.

The Defender pubblica occasionalmente contenuti relativi alla missione no-profit di Children’s Health Defense che riportano il punto di vista del signor Kennedy sulle questioni che CHD e The Defender trattano regolarmente. In conformità con le regole della Commissione elettorale federale, questo contenuto non rappresenta un sostegno per il signor Kennedy, che è in congedo da CHD e sta cercando di ottenere la candidatura democratica alla presidenza degli Stati Uniti.