I bambini sotto i 5 anni probabilmente avrranno bisogno di un regime di tre dosi del vaccino anti COVID, ha detto il dottor Anthony Fauci durante un’intervista giovedì con Blue Star Families, un gruppo no-profit che aiuta le famiglie dei membri delle forze armate.

Fauci ha detto di sperare che la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti autorizzi [il vaccino della] Pfizer-BioNTech per il gruppo di età più giovane il mese prossimo, affermando:

“La mia speranza è che avvenga entro il prossimo mese o giù di lì e non molto più tardi, ma non posso garantirlo.

Non posso sapere cosa deciderà la FDA. Dovrò lasciar fare a loro”.

In seguito ha chiarito in una dichiarazione alla CNBC di non essere coinvolto nel processo di approvazione della FDA, dicendo:

“Non intendevo affatto dare a intendere che l’autorizzazione sarebbe arrivata entro un mese. Volevo dire che non lo sappiamo … Non sono coinvolto in questa decisione”.

Sono in corso due studi clinici separati del vaccino anti COVID Pfizer-BioNTech: uno che riguarda i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni, l’altro che riguarda i bambini tra i 2 e i 4 anni.

“[Due] dosi non hanno indotto un’adeguata risposta immunitaria nei bambini dai 2 ai 4 anni negli studi clinici della Pfizer”, ha riferito la CNBC.

Durante l’intervista di giovedì Fauci ha detto, “[d]osi e regime per i bambini da 6 mesi a 24 mesi hanno funzionato bene, ma si è scoperto che l’altro gruppo da 24 mesi a 4 anni non aveva ancora raggiunto il livello di non inferiorità, quindi gli studi continuano”.

Pfizer ha detto il 17 dicembre 2021 in un comunicato stampa che intende presentare i dati alla FDA durante la prima metà di quest’anno se lo studio basato su tre dosi avrà successo, aggiungendo che la società non ha identificato alcun problema di sicurezza con le dosi di 3 microgrammi somministrate ai bambini che partecipano a entrambe le sperimentazioni.

In confronto, gli adulti ricevono due dosi da 30 microgrammi come parte della serie primaria a due dosi.

All’inizio di questo mese, il 3 gennaio, la FDA ha esteso l’Autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) della Pfizer ad una dose di richiamo del suo vaccino anti COVID per i ragazzi dai 12 ai 15 anni.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità la scorsa settimana ha detto che non ci sono prove che i bambini e i giovani adulti sani abbiano bisogno di richiami dei vaccini anti COVID.

Il vaccino Pfizer-BioNTech è anche l’unico vaccino anti COVID attualmente autorizzato per la somministrazione ai bambini dai 5 agli 11 anni.

La dottoressa Rochelle Walensky, direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), ha dichiarato all’inizio di gennaio che non ci sono prove che la variante Omicron causi malattie più gravi nei bambini, rispetto ai ceppi precedenti del virus, sollevando domande sulla necessità di vaccinare i bambini.

Come precedentemente riportato da The Defender, la spinta ad autorizzare i vaccini anti COVID per i bambini più piccoli potrebbe essere legata al fatto che i produttori di vaccini beneficiano di protezioni legali per i vaccini per l’infanzia.

Secondo la Legge nazionale sui danni dei vaccini per l’infanzia (National Childhood Vaccine Injury Act) del 1986, quando il Comitato consultivo per le pratiche d’immunizzazione del CDC inserisce un vaccino nel programma obbligatorio dei vaccini per l’infanzia, i produttori di vaccini sono esentati dalla responsabilità per le richieste di risarcimento per lesioni.

Tuttavia, finché il suo vaccino anti COVID per i bambini rimane sotto EUA, la Pfizer godrà anche delle protezioni di responsabilità fornite sotto la Legge per la preparazione alle emergenze (Public Readiness and Emergency Preparedness Act) – così in entrambi i casi, il produttore di vaccini non sarà ritenuto responsabile se il suo prodotto dovesse nuocere ai bambini piccoli.

Mentre gli Stati Uniti spingono i vaccini anti COVID per i bambini a partire dai 6 mesi, le autorità sanitarie pubbliche svedesi questa settimana hanno annunciato che non raccomanderanno i vaccini per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.

Britta Bjorkholm, un funzionario dell’Agenzia della Salute svedese, ha dichiarato: “Con le conoscenze che abbiamo oggi, con un basso rischio di malattie gravi per i bambini, non vediamo alcun chiaro beneficio nel vaccinarli”.

La Norvegia ha scelto di rendere i vaccini anti COVID facoltativi per i bambini dai 5 agli 11 anni.

L’Istituto norvegese di salute pubblica ha dichiarato che il rischio di malattia grave nei bambini rappresentato dal COVID è piccolo, e che di conseguenza, la necessità per i bambini di ricevere un vaccino anti COVID è limitata.

L’annuncio della Norvegia, a sua volta, ha spinto la Società Pediatrica Danese a chiedere che l’Autorità Sanitaria della Danimarca riveda la sua decisione di raccomandare la vaccinazione anti COVID-19 per i bambini in Danimarca.