La Colorado State University (CSU) sta procedendo con piani controversi per la costruzione di una nuova struttura di ricerca per lo studio delle malattie dei pipistrelli, con finanziamenti dei National Institutes of Health (NIH, Istituti nazionali della salute). Il completamento dei lavori è previsto per il 2024 o il 2025.

I funzionari dell’Università e i promotori della nuova struttura sostengono che il laboratorio è necessario per migliorare le capacità di ricerca sulle malattie emergenti e sui virus derivanti dal trasferimento zoonotico (da animale a uomo).

Sebbene la CSU neghi che nel laboratorio si svolgeranno ricerche di tipo gain-of-function (guadagno di funzione), alcuni ricercatori collegati alla nuova struttura sono stati precedentemente associati a soggetti coinvolti in questo tipo di ricerca, compresi gli esperimenti condotti a Wuhan, in Cina.

Il Prof. Francis Boyle, esperto di armi biologiche e professore di diritto internazionale presso l’Università dell’Illinois, è preoccupato per l’impianto.

Boyle ha dichiarato a The Defender:

“È noto che la Colorado State University ha una lunga e continua storia di specializzazione nell’uso di insetti come arma, fornendoli di agenti da guerra biologica per la somministrazione agli esseri umani.

“Questo nuovo laboratorio aumenterà enormemente le capacità di produzione di armi d’attacco biologico della CSU, in grave violazione della Convenzione sulle armi biologiche del 1972 e della mia Legge anti-terrorismo sulle armi biologiche del 1989 che prevede l’ergastolo”.

I residenti della zona, tra cui un gruppo di base locale, e gli esperti di armi biologiche, hanno anche sollevato preoccupazioni per le ricerche potenzialmente rischiose, con virus mortali, che verranno condotte presso la struttura e il rischio di una fuoriuscita dal laboratorio simile a quella che si è probabilmente verificata presso l’Istituto di virologia di Wuhan in Cina, portando, si presume, alla fuoriuscita del virus SARS-CoV-2.

Christine Bowman è a capo di un gruppo di cittadini locali che hanno formato la Covid Bat Research Moratorium of Colorado (CBRMC, Moratoria del Colorado della ricerca sui coronavirus dei pipistrelli ), un’iniziativa di base che si oppone alla nuova struttura. Il gruppo ha avviato iniziative come una campagna di cartellonistica per sensibilizzare la popolazione locale.

In un’intervista a The Defender, Bowman ha detto di essere stata “ostacolata” da funzionari statali e locali e dalla CSU.

“Abbiamo bisogno di risposte sul modo in cui il virus della COVID-19 è stato modificato per trasferirsi da uomo a uomo prima che possa sentirmi rassicurata sull’allevamento di pipistrelli malati da studiare nel mio vicinato”, ha detto Bowman.

“Ora che sappiamo che la pandemia COVID è probabilmente partita da un incidente di laboratorio a Wuhan, in Cina, ci chiediamo se sia sicuro continuare a fare questo tipo di ricerca”, ha aggiunto.

La CSU riceve “decine di milioni di dollari” in sovvenzioni NIH per la ricerca ogni anno

Secondo The Coloradoan, la Chiropteran Research Facility (Struttura per la ricerca sui chirotteri), come verrà chiamata la nuova struttura, “servirà da struttura per la riproduzione per allevare e ospitare pipistrelli di varie specie che possano essere utilizzati come modelli di ricerca in studi su un’ampia gamma di virus umani che si ritiene abbiano avuto origine dai pipistrelli”.

Il laboratorio sarà costruito all’estremità meridionale del Foothills Campus della CSU, vicino a Fort Collins, al numero 3105 di Rampart Road, all’interno del Justin Harper Research Complex e accanto all’attuale Center for Vector-Borne Infectious Diseases (CVID, Centro per le malattie infettive trasmesse da vettori) dell’università. Consisterà in un vivarium per pipistrelli indipendente di 14.000 metri quadrati.

Secondo la CSU, l’università “è leader mondiale nella ricerca sulle infezioni zoonotiche“. Gli scienziati dell’Università studiano i pipistrelli e altri vettori che trasmettono la febbre dengue, il virus Zika e il virus del Nilo occidentale da oltre 30 anni”.

L’inizio dei lavori è previsto per quest’estate. Secondo il Coloradoan, la struttura dovrebbe essere inaugurata nell’autunno del 2024, mentre la CSU ha dichiarato che sarà completata entro il 2025.

Il CVID, precedentemente noto come Arthropod-born and Infectious Diseases Laboratory (Laboratorio per le malattie nate negli artropodi e le malattie infettive), è stato fondato nel 1984. Secondo The Coloradoan, “attualmente ospita le uniche colonie di riproduzione in cattività di due specie di pipistrelli utilizzate nella ricerca”.

Il sito web del CVID descrive la struttura come “un centro di ricerca e formazione multidisciplinare di lunga data” i cui ricercatori “sono riusciti a definire i meccanismi di persistenza e trasmissione degli agenti patogeni e a sviluppare nuove strategie di sorveglianza, controllo e prevenzione per le malattie zoonotiche emergenti e trasmesse da vettori”.

“Le strutture di livello mondiale, tra cui i laboratori BSL-3 [biosafety level 3] e i grandi complessi insettari, forniscono un ambiente scientifico eccezionale per i ricercatori interni ed esterni della CSU che desiderano manipolare agenti patogeni in ospiti vertebrati e artropodi vettori”, si legge sul sito web del CVID.

Il laboratorio BSL3 in questione è il Regional Biocontainment Laboratory (Laboratorio regionale di biocontenimento) della CSU, che opera con il supporto del National Institute for Allergy and Infectious Diseases (NIAID, Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive) e fa parte dell’Infectious Disease Research Center (Centro di ricerca delle malattie infettive) dell’università, che si estende su una superficie di 120.000 metri quadrati. Ospita pipistrelli e campioni di numerosi batteri e virus mortali.

Nell’ottobre 2021, l’NIH ha concesso una sovvenzione di 6,7 milioni di dollari al dipartimento di microbiologia, immunologia e patologia della CSU presso il College of Veterinary Medicine and Biomedical Sciences per la costruzione del nuovo vivarium per pipistrelli.

Alan Rudolph, vicepresidente della CSU per la ricerca, ha dichiarato al Coloradoan che l’università fornirà i fondi rimanenti per la costruzione della struttura, il cui costo dovrebbe aggirarsi tra gli 8 e i 9 milioni di dollari.

Rudolph ha detto che la CSU riceve ogni anno “decine di milioni di dollari” in sovvenzioni per la ricerca dall’NIH.

Nella nuova struttura saranno ospitati agenti “altamente patogeni”

Il CVID conduce già ricerche su virus legati a “chikungunya, dengue, malaria, febbre della Rift Valley, virus Zika, COVID-19, MERS, influenza [e] malattia da hantavirus“. La nuova struttura amplierà queste capacità.

Secondo il verbale del 3 febbraio 2022 della riunione del Consiglio dei Governatori della CSU, la nuova struttura è giustificata dalla capacità che avrà di studiare “i virus zoonotici emergenti che hanno origine nei pipistrelli e causano un’elevata mortalità negli esseri umani”: SARS-CoV, MERS-CoV e SARS-CoV-2, il virus dell’Ebola, il virus di Marburg, il virus Nipah e il virus Hendra“.

Non è chiaro quale sia il livello di biosicurezza in cui opererà la nuova struttura, ma Bowman ha dichiarato a The Defender:

“Da quello che ho capito, questa struttura è destinata ad essere una BSL2. Ma cosa impedisce che in futuro la struttura cresca senza approvazione o senza informarne il pubblico? Che garanzia hanno i residenti di Fort Collins che il laboratorio non passi da BSL2 a BSL4, dove verranno studiati virus ancora più pericolosi?”

La CSU sostiene di ” non avere in programma di condurre ricerche gain-of function che destano preoccupazione”.

“Chi decide quali criteri utilizzare per definire la “preoccupazione”?” ha chiesto Bowman.

Rebecca Moritz, direttrice della CSU per la sicurezza biologica, ha dichiarato: “Questa sarà l’unica struttura del genere negli Stati Uniti” e darà agli studenti “l’opportunità di imparare direttamente dai ricercatori che conducono queste ricerche nelle loro classi”.

Ha aggiunto:

“I ricercatori della CSU studiano e lavorano in sicurezza con i pipistrelli e altri vettori da oltre 30 anni. … A causa del riscaldamento globale e della crescita demografica, l’uomo e gli animali entrano in contatto più frequentemente e in modi mai visti prima. Ciò potrebbe comportare un aumento del numero di focolai ed eventualmente delle pandemie.

“Lo scopo principale di questa struttura sarà quello di ospitare colonie di riproduzione di pipistrelli per i ricercatori della CSU e per quelli di tutto il mondo e degli Stati Uniti. Questa struttura consentirà di espandere l’attuale lavoro della CSU, compresi i progetti incentrati sul ruolo che i pipistrelli svolgono nella trasmissione delle malattie e nello sviluppo di vaccini e terapie”.

“Il personale che lavorerà in questa struttura sarà altamente addestrato e dovrà aderire a rigorose pratiche di biosicurezza”, ha dichiarato Moritz.

Moritz ha parlato pubblicamente del suo coinvolgimento nella ricerca gain-of function, anche in occasione del Gain of Function Symposium del 2014. All’epoca, Moritz faceva parte della Biosecurity Task Force della University of Wisconsin-Madison.

Bowman ha detto che alla CSU vengono già condotti esperimenti di gain-of-function e che l’università è aperta al riguardo.

“Siamo a conoscenza del fatto che la CSU sta conducendo ricerche gain-of-function su piante e zanzare solo perché è menzionato nel link che inviano a chiunque invii loro un’e-mail o faccia domande sulla loro ricerca”.

Rudolph ha dichiarato a The Coloradoan: “La ricerca sui pipistrelli non è nuova per il nostro campus; le strutture di ricerca sui pipistrelli non sono nuove per il nostro campus. Si tratta di un’espansione del lavoro esistente in strutture già esistenti che hanno già avuto un grande impatto”.

Queste ricerche “ci hanno aiutato a sviluppare vaccini, a sviluppare diagnosi per determinare meglio chi si ammala, perché si ammala, quando si ammala, e vaccini che aiutano a curare queste persone quando si ammalano”, ha aggiunto.

Alcuni dei virus per i quali si farà ricerca nella nuova struttura, tra cui Hendra e Nipah, sono considerati “agenti altamente patogeni BSL-4“, classificati “nella stessa categoria di biosicurezza dell’Ebola“.

Il virus Nipah, ad esempio, ha un alto tasso di mortalità umana che oscilla tra il 40 e il 75%. Provoca una malattia rapidamente progressiva, che comprende un’infezione respiratoria acuta e un’encefalite che può portare al coma o alla morte”.

All’inizio di questo mese, l’NIH ha ripristinato una controversa sovvenzione federale, originariamente rilasciata nel 2014 sotto l’allora direttore del NIAID Anthony Fauci (il NIAID opera sotto l’NIH), a EcoHealth Alliance per studiare il rischio di diffusione di coronavirus dei pipistrelli.

Si trattava di ricerche gain-of-function per la manipolazione genetica dei coronavirus al fine di renderli più infettivi per gli esseri umani. Una parte dei fondi NIH è andata all’Istituto di virologia di Wuhan, che ha collaborato con EcoHealth Alliance a questa ricerca.

EcoHealth è un’organizzazione no-profit con sede a New York che dichiara di avere come missione lo sviluppo di “soluzioni basate sulla scienza per prevenire le pandemie e promuovere la conservazione”.

I documenti rivelati da U.S. Right to Know (USRTK) indicano che alcuni ricercatori della CSU avevano precedentemente collaborato con la EcoHealth Alliance.

Attivisti locali “ostacolati” da università, Stato e funzionari locali

Secondo The Coloradoan, il pianificatore del campus della CSU, Gargi Duttgupta, avrebbe dichiarato alle autorità locali che la nuova struttura sarà edificata a circa 316 piedi [96 metri] a nord della recinzione che segna il confine del campus con le comunità residenziali adiacenti.

Questo potrebbe essere troppo vicino per alcuni residenti della zona, che hanno cercato di confrontarsi con la CSU e con le autorità di pianificazione locali per esprimere la loro opposizione alla nuova struttura e per ottenere ulteriori informazioni sulla sua costruzione.

La loro opposizione ha portato alla creazione della CBRMC, “un’organizzazione di base apartitica gestita con un budget di 0 dollari da un gruppo di cittadini preoccupati provenienti da tutto lo spettro politico”.

La CBRMC afferma che la sua missione è quella di porre una moratoria sulla costruzione della nuova struttura “fino a quando non sapremo cosa è successo con la possibile fuoriuscita dal laboratorio per pipistrelli COVID e la ricerca gain-of-function a Wuhan, in Cina”.

Alcuni membri della CBRMC sono intervenuti alla riunione del 21 dicembre 2022 della Commissione di pianificazione della contea di Larimer, esprimendo il timore di una potenziale fuoriuscita dalla nuova struttura, facendo paragoni con la sospetta fuoriuscita dal laboratorio di Wuhan.

Ma la commissione urbanistica ha approvato il progetto all’unanimità. Lesli Ellis, direttrice dello sviluppo comunitario della contea di Larimer, ha dichiarato a The Coloradoan che non sono necessarie altre approvazioni prima di dare inizio alla costruzione.

Secondo The Coloradoan, “i funzionari della CSU insistono sul fatto che la nuova struttura non è altro che un’estensione del lavoro svolto nel Campus di Foothills per più di 30 anni dall’università e da altri, tra cui i Centri statunitensi per il controllo delle malattie e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti”.

Il CSU Foothills Campus ospita laboratori gestiti dal National Wildlife Research Center (Centro nazionale di ricerca sugli animali selvatici) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e dal Rocky Mountain Prevention Research Center (Cerco di ricerca preventiva di Rocky Mountain), descritto come il “secondo laboratorio del CDC per grandezza al di fuori di Atlanta”.

“Saranno applicati rigorosi protocolli di sicurezza per evitare la fuga di un virus o di un pipistrello infetto”, ha riferito The Coloradoan.

Rudolph ha dichiarato al Coloradoan che la struttura avrà bisogno solo di decine o centinaia – non migliaia – di pipistrelli, che saranno acquistati dal governo americano, “messi in quarantena fuori dagli Stati Uniti e ritenuti sicuri e non malati prima di arrivare da noi”.

La CSU “non ha un buon curriculum” in materia di sicurezza

Una “Q&A sul perché i laboratori della CSU sono sicuri” dell’11 gennaio nega che presso l’istituto si svolgano ricerche illegali su armi biologiche e cita Moritz, che ha dichiarato: “Facciamo tutto il possibile per ridurre i rischi della nostra ricerca”. Tuttavia, Moritz ha riconosciuto che “non esiste un rischio zero nella ricerca”.

Bowman ha detto che solo la CSU supervisionerà la sicurezza della nuova struttura e ha messo in dubbio i trascorsi del laboratorio in termini di sicurezza.

Bowman ha dichiarato a The Defender:

“Dopo aver lasciato fuoriuscire la malattia da deperimento cronico ([CWD] acronimo di chronic wasting disease) dai loro laboratori alla CSU, centinaia di migliaia di cervi sono stati uccisi dalla malattia. Non hanno un buon curriculum nel garantire la sicurezza o il contenimento delle malattie.

“Personalmente non ho i dati per questa affermazione, ma ho sentito molte persone citarla come un dato di fatto e nessuno alla CSU sta confutando l’affermazione”.

La CWD, “una malattia neurologica contagiosa che colpisce i membri della famiglia dei cervi, causando un comportamento irregolare e una perdita di peso che alla fine porta alla morte”, è stata identificata nel 1967. Viene descritta come “una misteriosa malattia legata a Fort Collins“. Il governo federale ha dichiarato lo stato di emergenza per la CWD nel 2001.

Il Coloradoan ha riferito che la CWD “è stata messa in relazione con la scrapie negli ovini e nei caprini, con il morbo della mucca pazza nei bovini e con la variante fatale della malattia di Creutzfeldt-Jakob negli esseri umani”.

Come riporta l’emittente KUNC, affiliata alla NPR [National Public Radio] del Colorado settentrionale, “la malattia da deperimento cronico non è una malattia infettiva di tipo tradizionale. Non è batterica, né virale e nemmeno fungina. È causata da qualcosa che tutti noi abbiamo all’interno del nostro corpo, qualcosa chiamato prioni”.

La CSU ospita il Prion Research Center (Centro di ricerca sui prioni), che “studia la biochimica, la genetica e la patogenesi dei prioni, l’agente causale di malattie incurabili e spesso fatali nell’uomo e negli animali”, tra cui l’encefalopatia spongiforme bovina, la malattia di Creutzfeldt-Jakob classica, la variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob, la CWD e la scrapie.

Secondo il Prion Research Center, “prove sempre più evidenti collegano il meccanismo dei prioni alle proteine coinvolte nella patogenesi di altre comuni malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson, e costituiscono un’area emergente degli studi del centro”.

Nel 2019, la CSU ha riferito che gli scienziati del Prion Research Center “hanno sviluppato un nuovo approccio mirato ai geni” per studiare la CWS nei topi. Descritta come una “vera e propria svolta”, gli scienziati hanno “sostituito il gene che codifica la proteina prionica nel topo con una replica esatta del codice del cervo o dell’alce”.

I ricercatori che hanno parlato con The Coloradoan hanno detto che, sebbene non sia chiaro se la CWD abbia avuto origine a Fort Collins, si ipotizza che abbia attraversato le specie e si sia diffusa lì.

Una mappa dello U.S. Geological Survey mostra un cluster significativo di CWD vicino a Fort Collins e che i casi identificati altrove sono stati collegati alla regione.

In un articolo del 2021, “Text mining to identify the origin of chronic wasting disease” (Ricerca nei testi per identificare l’origine della malattia da deperimento cronico), pubblicato sulla rivista Issues in Information Systems, si legge:

“Per i 16 cluster  di [CWD] nei primi 40 anni, il processo di text mining ha generato prove a sostegno della riconduzione a Fort Collins per i primi sei cluster, altri cinque cluster potevano essere ricondotti a un’area infetta collegata a Fort Collins e in 5 cluster le prove supportavano una spiegazione per ricondurre la malattia a un’area collegata a Fort Collins.

“Le prove non escludono definitivamente altre teorie sull’origine della malattia. Come minimo, Fort Collins è stato un catalizzatore primario nella distribuzione diffusa della malattia”.

Come nel caso della COVID-19, le agenzie governative possono essere riluttanti a riconoscere la potenziale colpevolezza per il rilascio di una malattia devastante”, aggiungendo che “Ignorare la probabile origine di questa malattia assolve la gestione lassista degli animali in cattività che è stata la forza trainante di questo disastro biologico”.

Attivisti locali ricevono messaggi contrastanti dai funzionari della CSU

Gli attivisti locali sono preoccupati per la mancanza di comunicazione tra i funzionari della CSU, le autorità locali e la comunità e per le dichiarazioni contraddittorie ricevute dalla CSU.

Secondo la CBRMC, la CSU “avrebbe dato ai cittadini un breve preavviso il 30 novembre 2022” sull’udienza pubblica, che si è “tenuta nella scomoda data del 21 dicembre 2022, a ridosso delle vacanze”.

Da allora, la CSU “non ha condotto alcun incontro informativo con il pubblico in merito al laboratorio di ricerca proposto”, afferma la CBRMC sul suo sito web.

Bowman ha detto che durante la riunione è stata distribuita una scheda informativa sulla struttura, in cui si afferma che “i virus SARS-CoV, SARS-CoV-2, MERS-CoV, Ebola, Marburg, Nipah e Hedra” saranno studiati nel laboratorio, confermando le informazioni incluse nel rapporto del Consiglio dei governatori della CSU del febbraio 2022.

Tuttavia, secondo Bowman, Moritz ha dichiarato all’udienza pubblica: “In questa struttura non potremo studiare i virus MERS, SARS-CoV-2 [o] Ebola”.

“Allora, che cos’è, propongono di studiare queste malattie nei nostri giardini sì o no?” Ha chiesto Bowman.

Bowman ha notato che lo stesso foglio informativo contiene “una foto sulla copertina con in bella mostra una mano senza guanto che tiene un pipistrello”. Ha osservato:

“Quando si pubblicizza la forza della propria capacità di fare ricerche pericolose sui pipistrelli mettendo al primo posto la sicurezza, forse non si dovrebbe inserire una foto di un modo irresponsabile di maneggiare un pipistrello.

“Non potrebbe essere proprio questo uno dei modi in cui le malattie dei pipistrelli si trasmettono all’uomo? e non sta dimostrando la nostra tesi che pipistrelli ed esseri umani non dovrebbero mescolarsi, specialmente in un ambiente di laboratorio?”

Un’e-mail del 5 aprile inviata da Greg Harrison, vicepresidente associato della CSU per le comunicazioni strategiche, a Bowman, diceva: “Al momento non abbiamo in programma alcun incontro pubblico sulla struttura”.

Questo nonostante un’e-mail inviata da Moritz a Bowman il 24 gennaio, in cui diceva che la CSU stava “lavorando a un processo di coinvolgimento del pubblico questa primavera per discutere del progetto e della sicurezza del laboratorio, oltre che del nostro impegno per il benessere delle persone in Colorado e nel mondo”.

Entrambe le e-mail sono pubblicate nel gruppo Facebook della CBRMC. Nello stesso gruppo, Bowman ha fatto riferimento a un incontro del 15 marzo con il senatore John Hickenlooper (Dem.-Colorado) in cui sarebbe stato sollevato il problema. Secondo Bowman, “il sen. Hickenlooper ha scelto di non rispondere a [domande] in merito alla preoccupazione per il laboratorio con pipistrelli da COVID della CSU”.

Bowman ha detto che questo non è l’unico caso in cui dei funzionari eletti hanno ignorato le preoccupazioni dei residenti locali. Ha dichiarato a The Defender:

“La comunità ha inviato queste informazioni ai nostri funzionari eletti, che hanno fatto ostruzionismo. Non ho ricevuto alcuna risposta dal senatore Hickenlooper.

“La risposta che ho ricevuto dal senatore Michael Bennet [Dem.-Colorado] parlava di diversità, equità e inclusione e non affrontava affatto il tema della ricerca sui pipistrelli. Il sindaco di Fort Collins [Jeni Arndt] dice che non è di sua competenza e si è disinteressata”.

Bowman ha affermato che i residenti locali meritano delle risposte. Ha dichiarato a The Defender:

“Credo che i residenti di questa contea, di questo Stato e di questo Paese [noi tutti] meritiamo risposte alle nostre domande su qualsiasi potenziale pericolo per il pubblico derivante da questo tipo di ricerca, considerando il caos e la distruzione che il virus della COVID ha scatenato sull’umanità.

“Non vogliamo che si ripeta, e credo che dovremmo avere la possibilità di dire la nostra su ciò che accade nella nostra zona. Il fatto che la CSU stia facendo ostruzionismo ai suoi vicini la dice lunga”.

Collaborazione tra scienziati della CSU, NIH, EcoHealth Alliance sui virus dei pipistrelli

I documenti ottenuti dall’USRTK in seguito a diverse richieste in base al Freedom of Information Act (Legge per la libertà di informazione) indicano che i piani per la nuova struttura risalgono a prima della ricezione della sovvenzione NIH nel 2021, mentre alcune figure chiave coinvolte nel laboratorio sono collegate alla EcoHealth Alliance e a precedenti ricerche riguardanti il SARS-CoV-2.

Secondo l’USRTK, i documenti rivelano che nel febbraio 2017 il personale del Programma di impegno biologico cooperativo del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti “ha annunciato una nuova Alleanza globale sui pipistrelli“, che “costruirà e sfrutterà le capacità nazionali e regionali per generare una migliore comprensione dei pipistrelli e della loro ecologia nel contesto degli agenti patogeni che destano preoccupazione per la sicurezza”.

Questa nuova alleanza è nata dalla collaborazione tra CSU, EcoHealth Alliance e i Rocky Mountain Laboratories dell’NIH con l’obiettivo di costruire una struttura di ricerca sui pipistrelli presso la CSU.

I documenti dell’USRTK rivelano che questa alleanza originaria è cresciuta in un gruppo che è diventato noto come Bat One Health Research Network (Rete di ricerca di One Health sui pipistrelli), i cui scienziati, tra cui i ricercatori della CSU e dei Rocky Mountain Laboratories, stavano sviluppando vaccini “vettoriali scalabili” e “autodisseminanti” da diffondere in modo contagioso tra i pipistrelli.

Questi vaccini mirano a prevenire “l’emergere e il diffondersi” di potenziali virus pandemici dai pipistrelli all’uomo. Tuttavia, almeno dal 2020, sono state sollevate preoccupazioni sulle conseguenze indesiderate del rilascio in natura di “vaccini” geneticamente modificati che si diffondono da soli.

Bat One Health si richiama anche a “One Health [Una salute]“, concetto che pretende di servire da “approccio integrato e unificante che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi”, ma che secondo alcuni esperti svilisce la salute umana ponendola al livello degli animali e mira a sorvegliare e controllare tutta la vita sulla Terra.

In particolare, il termine “One Health” sarebbe stato coniato per la prima volta dall’EcoHealth Alliance, che oggi è un forte sostenitore di questo concetto.

Una email del 30 marzo 2020, e-mail ottenuta da USRTK, inviata dal Dr. Tony Schountz,, professore associato presso il Dipartimento di Microbiologia, Immunologia e Patologia della CSU, a Jonathan Epstein, vicepresidente per la Scienza e la divulgazione di EcoHealth Alliance, riguarda l’importazione di pipistrelli e ratti infettati da pericolosi agenti patogeni come il virus Lassa.

In un’altra serie di e-mail del 2018, Schountz ha comunicato con scienziati dell’Istituto di virologia di Wuhan. In un’e-mail del 30 ottobre 2018, Schountz proponeva una “associazione libera” tra la CSU e il laboratorio di Wuhan, che prevedeva una “collaborazione su progetti rilevanti” riguardanti i virus trasmessi dai pipistrelli e gli arbovirus.

A indicazione del collegamento tra la ricerca prevista nella nuova struttura e la COVID-19, la dott.ssa Rebekah Kading, professoressa presso il Dipartimento di Microbiologia, Immunologia e Patologia della CSU, ha detto: “Questa struttura viene proprio al momento giusto considerando l’attuale pandemia di COVID-19, poiché alcuni gruppi di pipistrelli hanno un’associazione evolutiva con i coronavirus”.

Secondo la CSU, l’università stessa ha una partnership con Zoetis, che viene descritta come “l’azienda leader mondiale nel settore della salute animale”, “per la costruzione nel 2020 di un laboratorio di ricerca incubatore nel Research Innovation Center del campus di Foothills”.

Zoetis inizialmente si chiamava Pfizer Animal Health, prima di separarsi dalla Pfizer nel giugno 2013.

Big Pharma e l’NIH sono interessati allo sviluppo di vaccini legati ai virus da ricercare nella nuova struttura della CSU

Big Pharma ha mostrato interesse per lo sviluppo di vaccini a mRNA che hanno come bersaglio molti degli stessi agenti patogeni mortali che verranno studiati nella nuova struttura della CSU.

Ad esempio, nel luglio 2022, Moderna ha annunciato l’avvio della sperimentazione clinica di Fase 1 del candidato vaccino a mRNA-1215, “progettato per combattere il virus Nipah“. Il vaccino è stato sviluppato in collaborazione con il Centro di Ricerca sui Vaccini del NIAID.

In una dichiarazione dell’NIH, Fauci ha affermato che “il virus Nipah rappresenta una notevole minaccia pandemica perché muta con relativa facilità, causa la malattia in un’ampia gamma di mammiferi, può trasmettersi da persona a persona e uccide una grande percentuale delle persone che infetta”, aggiungendo che “la necessità di un vaccino preventivo contro il virus Nipah è significativa”.

Gli sforzi per sviluppare un vaccino contro il virus Nipah risalgono almeno al gennaio 2017, quando CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations [Coalizione per le innovazioni nella preparazione alle epidemie]) ha pubblicato un invito a presentare proposte per lo sviluppo di vaccini per i virus Nipah e Lassa e per MERS, subito dopo il suo lancio ufficiale alla riunione di quell’anno del World Economic Forum.

I ricercatori di EcoHealth Alliance da tempo mostrano interesse per virus come il Nipah. Un articolo del 2006 della rivista Current Infectious Disease Reports, intitolato “Nipah virus: impact, origins, and causes of emergence” (Il virus Nipah: impatto, origini e cause della comparsa), aveva tra gli autori Epstein.

All’epoca, Epstein era affiliato al Consortium for Conservation Medicine, che in seguito si è fuso con il Wildlife Trust per diventare EcoHealth Alliance.

A questa storia ha contribuito US Freedom Flyers, un’organizzazione che si oppone all’obbligo di vaccinazione per i dipendenti dell’aviazione americana e che ha sostenuto le cause legali contro tali politiche.