A fine Ottobre inizio Novembre, nel proprio esclusivo interesse i membri dei due comitati consultivi della U.S. Food and Drug Administration (FDA) e dei CDC Centers for Disease Control and Prevention senza nessuna remora hanno promosso i vaccini sperimentali COVID per i bambini a partire da soli 5 anni di età.

Ignorando il tasso di sopravvivenza al COVIDdel 99.995%al di sotto dei 17 anni, i 31 “esperti” servi di big pharma sono inoltre parsi del tutto incuranti della quantità di dati allarmanti sui vaccini COVID come disabilità e fatalità già in atto nella fascia di età 12–17 — tragedie che si potevano evitare riconosciute in contemporanea in una tavola rotonda convocata dal senatore americano Ron Johnson (R-Wis.).

Come si poteva immaginare, i dati sugli eventi avversi e le testimonianze degli operatori sanitari di emergenza hanno iniziato a riversarsi a fiumi quasi immediatamente dopo il via libera di FDA-CDC all’esporre i bambini dai 5 agli 11 anni allo stesso tipo di “terrificanti” reazioni avverse ai vaccini degli adolescenti — inclusi trombosi, infarto e altri problemi cerebrali e cardiaci prima quasi sconosciuti nei giovanissimi.

Nella fase che ha portato all’autorizzazione per uso emergenziale da parte della FDA di sieri sperimentali COVID per i bambini, i politici degli Stati e i distretti scolastici municipali hanno anche iniziato a oliare gli ingranaggi per rendere obbligatori i sieri COVID per poter frequentare in presenza la scuola.

A oggi il numero di Stati e sistemi scolastici che hanno annunciato o adottato misure coercitive, dalla materna alla primaria o dalle medie alla scuola superiore è ancora limitato. In ogni caso, il peso simbolico di questi “zelanti precursori” è significativo.

Si parla di Stati quali California e Louisiana (e presto New York); grandi città come Washington, D.C. (e probabilmente New York City); oltre a grandi distretti scolastici come quello di Oakland, California e Los Angeles.

Inoltre, i distretti scolastici di New York City e Washington, D.C. quasi tutti i distretti scolastici in California, Hawaii e Maryland, richiedono agli studenti che fanno sport e altre attività extracurriculari di farsi inoculare.

In ciò che sembra una buona notizia, la National Academy for State Health Policy (NASHP) [Accademia Nazionale per le politiche sanitarie statali] ha confermato che 17 Stati — Alabama, Arizona, Arkansas, Florida, Georgia, Idaho, Indiana, Kansas, Montana, New Hampshire, Ohio, Oklahoma, South Carolina, South Dakota, Tennessee, Texas e Utah — hanno promulgato leggi o ordini esecutivi che vietano l’obbligo vaccinale COVID-19 per gli studenti.

Comunque, la maggior parte dei divieti è limitata a certe circostanze, alcuni si applicano solo agli studi universitari e altri solo ai vaccini autorizzati per uso emergenziale — quindi i divieti potrebbero non essere applicati a vaccini COVID che abbiano in futuro piena approvazione da parte della FDA per i bambini.

I più pericolosi di sempre

E’ da decenni, che i vaccini hanno effetti disastrosi sulla salute dei bambini. Ad esempio, si prenda in considerazione:

Il fatto che osservatori a conoscenza dei dati post-vaccino COVID li dichiarino come “i vaccini più pericolosi della storia umana,” significa dunque qualcosa.

Il Dr. Joseph Mercola ha avvertito del fatto che gli inoculi COVID stanno preparando il terreno nei bambini per “problemi di salute potenzialmente per tutta la vita,” inclusi gravi problemi cardiaci dovuti alla miocardite. Come ha scritto a inizio Gennaio:

“Le recenti pressioni a inoculare nei bambini un esperimento genetico è forse uno dei reati della sanità pubblica più gravi perpetrati su di una parte della popolazione che non può decidere per se’, non ha una voce di difesa legale e dipende dagli adulti per essere protetta.”

La California è ‘leader’

La California ha passato gli ultimi sei anni eliminando sistematicamente le esenzioni vaccinali basate sulle convinzioni personali e rifiutando leesenzioni mediche.

Non pago di un tale assalto alla libera scelta sulla salute, il governatore Gavin Newsom ha annunciato a inizio Ottobre — quasi a leggere il pensiero, con settimane di anticipo, dei membri del comitato di FDA e CDC che hanno poi messo il sigillo finale all’obbligo vaccinale COVID per i bambini dai 5 agli 11 anni — che il suo Stato avrebbe imposto l’obbligo dai 5 ai 12 anni sia nelle scuole pubbliche che private, rendendo di fatto la California il primo Stato ha istituire l’obbligo vaccinale COVID-19 per la frequenza scolastica in presenza.

L’obbligo si basa sulla “piena autorizzazione all’uso sui bambini da parte della FDA,” che lo Stato si aspetta per Luglio 2022.

Nel tentativo di normalizzare la sua imposizione vaccinale COVID, Newsom l’ha paragonata all’attuale richiesta di vaccinazione per morbillo, parotite, rosolia (MPR) per frequentare la scuola.

Ad ogni buon conto, alla luce della marcata e statisticamente rilevante relazione tra i vaccini MPR e l’autismo — e data la condizione di Stato con la più alta prevalenza di autismo — che caratterizza la California, il paragone di Newsom non è per nulla rassicurante.

La Louisiana ignora

A metà Dicembre, il governatore della Louisiana John Bel Edwards ha aggiunto i vaccini COVID alla lista di vaccini richiesti per la frequenza scolastica, ribaltando il voto bipartisan contro l’obbligo della Commissione parlamentare di Stato per la Salute e il Welfare.

La pressione all’obbligo ha avuto origine dal Dipartimento di Sanità della Louisiana. La Commissione parlamentare per la sanità ha poi votato 13 a 2 rigettando la raccomandazione del dipartimento, dichiarando che la vaccinazione contro il COVID “dovrebbe essere una decisione dei genitori,” una veduta di buon senso condivisa da legislatori e genitori in tutta la nazione.

Invece, il governatore ha posto il veto al voto della commissione — e alla volontà dei cittadini che hanno assistito all’assemblea per protestare contro l’obbligo — trattando con noncuranza le loro obiezioni come “retorica surriscaldata.”

Il governatore e i dirigenti della sanità della Louisiana hanno anche ignorato le osservazioni pervenute all’audizione della commissione di sanità dell’infermiera di lungo corso, dalla Louisiana, Collette Martin, R.N. Martin ha fornito testimonianza sulle gravi reazioni avverse nei bambini e delle ampie sottosegnalazioni. Ella ha dichiarato alla commissione:

“Non solo stiamo vedendo reazioni acute gravi con questo vaccino, ma non abbiamo nemmeno idea di quali possano essere le reazioni a lungo termine. Cancro, malattie [disorders] autoimmuni, infertilità. Non lo sappiamo.”

L’obbligo in Louisiana, che entrerà in vigore nell’autunno del 2022, attualmente vale per gli studenti dai 16 anni in su, “ma potrebbe allargarsi con l’approvazione totale dei vaccini” da parte della FDA.

I distretti scolastici (cercano di) imporre

A inizio Gennaio, l’addetta stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha dichiarato che le decisioni sull’obbligo vaccinale scolastico “spettano ai distretti scolastici locali.”

In ogni caso, il Dipartimento dell’Istruzione americano ha già lavorato con le scuole, ha detto la Psaki, “per fornire risorse, connettere i dirigenti scolastici ai fornitori di test e per creare ambulatori vaccinali….”

Lo scorso Settembre, il segretario alla sanità del Maryland ha ipocritamente fatto commenti simili, raccontando alla stampa che lo Stato preferisce “non imporsi intenzionalmente con la forza” o essere “interventista” ma che invece incoraggia le scuole “a prendere la leadership nelle rispettive giurisdizioni.”

In California, i membri del consiglio d’istituto in diversi grandi distretti scolastici si sono mostrati, già a Settembre, disposti a “prendere la leadership” nell’imporre l’obbligo per la frequenza in presenza.

I programmi dei consigli d’istituto di Los Angeles (il secondo distretto più grande della nazione), Oakland e San Diego sono stati depotenziati, comunque, dal grande numero di studenti non vaccinati e altre problematiche a quanto pare impreviste.

Il distretto scolastico di Los Angeles, ad esempio, ha spostato la sua scadenza iniziale dal 10 Gennaio all’autunno 2022, perché decine di migliaia di studenti non iniettati avrebbero “scelto in massa il programma di studio indipendente del distretto.”

Gli studenti di L.A. dai 12 anni in su pare debbano caricare la prova di vaccinazione in un sistema di “Pass giornaliero”. Il distretto di L.A. chiede già agli studenti di sottoporsi a test settimanali (indipendentemente dallo stato vaccinale) e li sottopone anche ad altre misure come “controlli sanitari quotidiani,” mascherine, tracciamento dei contatti e isolamento dei casi.

Tre su dieci studenti non si sono presentati il primo giorno di scuola dopo le vacanze invernali, “perché positivi al test del coronavirus.”

Il distretto scolastico di Oakland non metterà in vigore l’obbligo fino al 31 Gennaio, un mese dopo la data originariamente pianificata. Quando il consiglio d’istituto ha votato (5 a 1) in favore dell’obbligo ai sieri COVID per la frequenza scolastica in presenza per gli studenti dai 12 anni in su, pare non abbia fatto un buon affare con quasi due/quinti degli studenti in quella fascia d’età (il 38%) che non si sono vaccinati.

Con un solitario voto “no”, il membro del consiglio d’istituto di Oakland Mike Hutchinson ha dichiarato, “Non credo che sia giusto prendere decisioni a mezzanotte in una riunione poco pubblicizzata, parlando di obblighi vaccinali quando non si vede cosa vi sia di sbagliato nel prendere tutto il tempo necessario a deliberare per essere sicuri di fare la scelta giusta.”

In Decembre, comunque, Hutchinson diede a intendere che gli sarebbe stato bene demandare la decisione sull’obbligo a livello Statale.

A fine Dicembre a San Diego, un giudice ha annullato l’obbligo vaccinale COVID del distretto scolastico per gli studenti dai 16 anni in su, motivandolo con il fatto che la legge statale non ha dato ai distretti scolastici potere decisionale per istituire obblighi vaccinali sulla frequenza scolastica.

Non certo timidi

Una pediatra di Oakland approfittando del voto a favore dell’obbligo vaccinale COVID al consiglio d’istituto della scuola della sua città argomentava lo scorso autunno con: “Non è tempo di essere timidi.”

Comunque, con le evidenze accumulatesi sui rischi spropositati degli inoculi per i bambini, sembra sempre più chiaro che un buon numero di cosiddetti funzionari pubblici non hanno certo problemi di timidezza, essendosi mostrati perfettamente disposti a danneggiare — e uccidere — i bambini.

Per l’ex dirigente Pfizer Dr. Mike Yeadon, il quale ha argomentato per mesi che le iniezioni COVID “sono intenzionalmente tossiche” e che “avrebbero danneggiato comunque le persone,” sembra palese che “si stiano commettendo atti criminali.”

Ora è il tempo di respingere il crimine e la coercizione — inclusa quella dell’obbligo ai vaccini COVID e ai “passaporti vaccinali” — in tutti i modi possibili. Ne va della vita dei nostri figli così come la nostra stessa vita.