I produttori di vaccini anti COVID-19, tra cui Pfizer, BioNTech e Moderna, hanno fatto pressione su Twitter e altre piattaforme di social media perché stabilissero regole di moderazione al fine di segnalare la presunta “disinformazione” intorno alla COVID-19, secondo quanto riportato da Lee Fang, che ha riferito sugli ultimi “Twitter files“.

Pubblicati il 16 gennaio su Twitter e su The Intercept dal giornalista investigativo Lee Fang, i documenti hanno rivelato gli sforzi di gruppi di pressione, organizzazioni non profit e del governo tedesco per influenzare le politiche di moderazione dei contenuti di Twitter al fine di limitare in modo più aggressivo la presunta “disinformazione” sulla COVID-19.

L’attività di lobbying si è concentrata anche sulla limitazione dei post sui social media che esortavano le aziende farmaceutiche a rinunciare ai diritti di proprietà intellettuale sui vaccini e sulle terapie COVID-19 per facilitare lo sviluppo di equivalenti generici a basso costo, che sarebbero potenzialmente costati a queste aziende miliardi di dollari di profitti.

Nel pubblicare questa puntata dei “Twitter files”, Fang ha fatto notare che “gli è stato dato un certo accesso alle e-mail di Twitter” e che le ricerche di questi documenti “sono state effettuate da un avvocato di Twitter”, il che ha potenzialmente limitato le informazioni a sua disposizione.

Big Pharma “ha fatto pressione sui social media per plasmare i contenuti delle politiche vaccinali”.

Secondo Fang, “l’industria farmaceutica ha fatto pressione sui social media per plasmare i contenuti delle politiche vaccinali”.

Un esempio è arrivato da BIO (acronimo di Biotechnology Innovation Organization), descritto da Fang come “il gruppo di lobbying di Pfizer e Moderna“. Fang ha scritto che BIO “ha finanziato completamente una speciale campagna di moderazione dei contenuti progettata da un appaltatore chiamato Public Good Projects [PGP], che ha lavorato [con] Twitter per stabilire regole di moderazione dei contenuti intorno alla ‘disinformazione’ COVID”.

BIO, con sede a Washington, gestisce siti web come “COVID Vaccine Facts” (Fatti sui vaccini anti COVID) e sostiene di promuovere la “ricerca e lo sviluppo di prodotti innovativi di biotecnologia sanitaria, agricola, industriale e ambientale”.

PGP si descrive come “un’organizzazione no-profit per la salute pubblica specializzata in programmi di monitoraggio dei media su larga scala, interventi di cambiamento sociale e comportamentale e iniziative intersettoriali” che “è guidata da esperti di salute pubblica, marketing, giornalismo, media e affari” che “creano progetti audaci per la salute”.

Il Dottor Joe Smyser, CEO di PGP, ha precedentemente completato uno studio post-dottorato presso i Centers for Disease Control and Prevention (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) e un tirocinio presso la Food and Drug Administration (Agenzia federale per gli alimenti e i farmaci) statunitense.

Altri membri del consiglio di amministrazione di PGP hanno ricoperto in precedenza posizioni di leadership per il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, Discovery Channel, Levi Strauss & Co., Merck, Morgan Stanley, Pepsi-Cola, Sesame Workshop (produttori di Sesame Street), The Advertising Council, TikTok, Tumblr, l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, le Forze armate degli Stati Uniti e l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Tra i “partner recenti” di PGP figurano Google, la Rockefeller Foundation, l’UNICEF e lo Yale Institute for Global Health. Come riportato in precedenza da The Defender, la Rockefeller Foundation ha collaborato con organizzazioni no-profit per finanziare ricerche di psicologia comportamentale volte a “spingere” un maggior numero di persone a sottoporsi alla vaccinazione anti COVID-19.

Secondo i moduli fiscali pubblicati da Fang, BIO ha finanziato la campagna “nudge”, intitolata “Stronger” (Più forti), per un importo di 1,275 milioni di dollari. La campagna “Stronger” “ha aiutato Twitter a creare bot di moderazione dei contenuti, a selezionare quali account di salute pubblica avessero ottenuto la verifica [e] ha aiutato l’arruolamento di volontari per la rimozione dei contenuti”, ha scritto Fang su Twitter.

Fang ha scritto che PGP “comunicava regolarmente con Twitter sulla regolamentazione dei contenuti relativi alla pandemia” e ha contribuito a “sviluppare bot per censurare la disinformazione sui vaccini”. PGP a volte ha anche “inviato richieste dirette a Twitter con elenchi di account da censurare e verificare”.

Il finanziamento di BIO ha anche aiutato la campagna “Stronger” a sviluppare “strumenti per il pubblico per segnalare i contenuti su Twitter, Instagram e Facebook per la moderazione”, secondo Fang.

Parte della “regolare corrispondenza” tra PGP e Twitter “per tutto il 2021 e il 2022” è stata indirizzata a Todd O’Boyle, ex senior manager di Twitter per le politiche pubbliche. O’Boyle “serviva da punto di contatto con l’amministrazione Biden”, ha riferito Fang.

Mentre Fang ha affermato che alcuni dei tweet su cui si è concentrata la campagna “Stronger” erano, secondo le sue parole, “disinformazione davvero poco credibilie, come l’affermazione che i vaccini includono dei microchip”, molti altri tweet “erano più su argomenti di zona grigia, come i passaporti vaccinali [e] “le vaccinazioni obbligatorie” e le “politiche che costringono alla vaccinazione“.

Fang ha scritto su The Intercept che uno dei tweet che è stato segnalato affermava:

“Se una persona vaccinata e una non vaccinata hanno all’incirca la stessa capacità di trasportare, diffondere e trasmettere il virus, in particolare nella sua forma Delta, che differenza fa per la diffusione del virus l’attuazione di un passaporto vaccinale?”

Secondo Fang, questa campagna ha inviato “e-mail dirette e regolari” a Twitter, “con elenchi di tweet da togliere [sic] e altri da verificare”. Ha aggiunto che molte di queste richieste “si concentravano su @zerohedge, che è stato sospeso”.

Una schermata di un’e-mail del 24 febbraio 2022 inviata da PGP a O’Boyle e presumibilmente ad altri dipendenti di Twitter conteneva “il rapporto sulla disinformazione di questa settimana” e “la nostra richiesta di verifica del blocco [di tweet]”.

Smyser, nelle osservazioni fornite a Fang, ha descritto la campagna “Stronger” come uno sforzo in buona fede per combattere la disinformazione, descrivendo il suo lavoro in questi termini: “come fanno le persone a capire dove andare per vaccinarsi? E come incoraggiarle a vaccinarsi?”

Fang ha osservato che la campagna “Stronger” non si applicava alle aziende farmaceutiche, come quando “esageravano selvaggiamente i rischi della creazione di vaccini anti COVID generici a basso costo” – un altro punto focale del lancio dei “Twitter files” di Fang.

“Le regole si applicavano solo a chi criticava l’industria”, ha scritto Fang.

Fang ha osservato che gli sforzi di lobbying da parte dei produttori di vaccini anti COVID-19 contro la produzione di equivalenti generici a basso costo hanno permesso a queste aziende di ottenere enormi entrate, in quanto “hanno visto la crisi come un’opportunità di profitto senza precedenti“.

Secondo Fang:

“L’assalto, ampiamente riuscito, contro la creazione di vaccini generici ha portato a un’esplosione senza precedenti dei profitti per pochi e selezionati interessi biofarmaceutici. Nel solo 2021, Pfizer e BioNTech hanno generato l’incredibile cifra di 37 miliardi di dollari di ricavi dal loro vaccino a mRNA condiviso, rendendolo uno dei prodotti farmaceutici più redditizi di tutti i tempi.

“Moderna, che ha guadagnato 17,7 miliardi di dollari dalle vendite di vaccini nel 2021, ha recentemente annunciato il suo piano per aumentare il prezzo del suo vaccino anti COVID di circa il 400%”.

Nell’ambito di queste attività di lobbying, BIO ha contattato la neoeletta amministrazione Biden per chiedere sanzioni statunitensi contro “qualsiasi Paese che tenti di violare i diritti di brevetto e creare farmaci o vaccini anti COVID generici a basso costo“.

BioNTech, un’azienda farmaceutica tedesca che ha sviluppato uno dei vaccini anti COVID-19 insieme a Pfizer, “ha contattato Twitter per chiedere che Twitter censurasse direttamente gli utenti che twittavano per chiedere vaccini generici a basso costo”, ha scritto Fang, che ha aggiunto che questa richiesta “è stata sostenuta anche dal governo tedesco“.

Fang ha condiviso una schermata di un’e-mail del 13 dicembre 2020 di Nina Morschhaeuser, responsabile di Public Policy, Government and Philanthropy per Twitter Germany, che afferma di essere stata contattata da BioNTech con un avvertimento su un’imminente “campagna che prende di mira le aziende farmaceutiche che sviluppano vaccini anti COVID-19”.

BioNTech ha chiesto a Twitter di “nascondere” tali tweet per un periodo di due giorni, ha scritto Fang, e di monitorare tali account, compresi i presunti “account falsi” che Fang ha rivelato appartenere a “persone reali”, tra cui un “muratore in pensione di 74 anni del Regno Unito”.

Un sito web affiliato alla CDU/CSU, alleanza tra l’Unione cristiano-democratica e l’Unione cristiano-sociale tedesca, ha promosso gli interventi di Morschhaeuser. L’ex cancelliere tedesco Angela Merkel, membro della CDU, ha imposto alcune delle restrizioni più severe d’Europa in relazione alla COVID-19.

Il rilascio dei “Fauci Files” è ancora in sospeso, mentre viene avviata un’indagine della Camera sull’interferenza federale

Sebbene, in un tweet del 2 gennaio, il proprietario e CEO di Twitter Elon Musk abbia affermato che la pubblicazione dei “Fauci Files”, come parte del rilascio dei “Twitter files”, sarebbe avvenuta “più tardi questa settimana”, al momento in cui scriviamo i Fauci Files non sono ancora stati resi pubblici.

Rispondendo a Musk in un’apparizione dell’8 gennaio su “The Takeout” della CBS, il dottor Anthony Fauci ha detto: “Non ho idea di cosa stia parlando [Musk]”. Voglio dire, c’è in giro molta disinformazione, complottismo e informazioni errate. Non ho niente da dirgli. Non capisco cosa stia facendo. È solo una cosa spiacevole”.

Altri “Twitter files” rilasciati la scorsa settimana riguardavano ulteriori richieste di censura da parte del rappresentante Adam Schiff (Dem.-Calif.), tra cui la richiesta di rimozione di un video parodistico di Joe Biden retwittato dall’allora presidente Donald Trump, e “bugie del Russiagate“, rivelando le pressioni esercitate su Twitter da importanti funzionari del Partito Democratico per collegare i tweet sotto l’hashtag “#ReleaseTheMemo” ai “bot russi”.

Il 10 gennaio, la Camera dei Rappresentanti, controllata dai repubblicani, ha votato 221-211 per creare un nuovo Comitato ristretto sulla “Weaponization of the Federal Government” (trasformazione del governo in arma da guerra), rispondendo in parte ad altri precedenti “Twitter files” che hanno rivelato pressioni su Twitter da parte di agenzie federali per censurare o rimuovere specifici utenti della piattaforma.

Il rappresentante Jim Jordan (Rep.-Ohio), che sarà a capo della commissione, ha dichiarato l’8 gennaio a “Fox News Sunday“:

“Abbiamo il dovere di entrare in queste agenzie e vedere come sono state usate (come armi da guerra) per andare contro le stesse persone che dovrebbero rappresentare, come hanno violato le libertà del popolo americano garantite dal Primo Emendamento. E noi lo faremo.

“Lo faremo in modo coerente con la Costituzione. Ma lo faremo con forza. Lo faremo in modo aggressivo. Perché questo è il nostro lavoro”.

Separatamente dai “Twitter files”, Revolver News ha rivelato, il 6 gennaio, i dettagli di una “mini-rete” di falsi “medici” creati all’inizio della pandemia per “fomentare la paura per la COVID-19”, affermando di aver perso i propri cari a causa della COVID-19.