“Quando si esamina come i sistemi vengono corrotti [e] controllati e come la vita di tutti i giorni venga influenzata, di solito è importante guardare dove si accentra e come opera il potere “, ha detto il comico e commentatore Russell Brand.

Intervenendo sulla scarsità di latte in polvere per bambini negli Stati Uniti, Brand ha affermato di ritenere che alla base della crisi ci sia la corruzione delle strutture di potere.

Definendo la scarsità una “f***a disgrazia”, Brand ha accusato la Abbott Laboratories – società madre dell’azienda produttrice di latte artificiale Abbott Nutrition, che domina il mercato del latte per bambini – di aver anteposto i profitti alle persone.

Le strutture di potere ostacolano il libero mercato

Alla base della scarsità di latte artificiale non ci sono “gli aumenti dei prezzi di Putin” o i bambini immigrati che “rubano il nostro latte artificiale”, ha detto Brand, ma piuttosto le potenti aziende che hanno messo all’angolo il mercato del latte artificiale.

Putin sta “facendo salire i prezzi”, ha chiesto retoricamente Brand, “o questi prezzi vengono aumentati a causa del potere finanziario accentrato e delle forze di monopolizzazione in crescita ormai da molti anni?”

Il capitalismo del libero mercato ha fallito, almeno quando si tratta di prodotti regolamentati:

“Il mito che ci viene venduto sul capitalismo del libero mercato è [che crea] una varietà di scelta, ogni piccolo e coraggioso emergente può produrre il proprio latte artificiale… se il latte artificiale è abbastanza buono.

“Beh, non è vero, no? Perché ciò che tende a succedere è che il potere accentrato è in grado di organizzarsi in modo efficiente e di monopolizzare all’infinito. Una volta che un mercato è messo all’angolo o controllato, può essere manipolato – e i prezzi possono essere aumentati e gestiti”.

Inoltre, secondo Brand, la Food and Drug Administration (FDA, Agenzia federale per gli alimenti e i farmaci) statunitense e le aziende produttrici di latte artificiale “collaborano, cooperano [e] comunicano in modi che non sembrano il tipo di relazione che dovrebbe esistere tra un ente regolatore e la cosa che viene regolata”.

Abbott Nutrition, il ramo alimentare della società di dispositivi medici e sanitari Abbott Laboratories, domina il mercato degli alimenti per lattanti. Secondo un rapporto del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti del 2011, che contiene gli ultimi dati disponibili, le vendite dell’azienda rappresentavano circa il 43% del mercato del latte artificiale, che un decennio fa ammontava a 45,4 miliardi di dollari.

La Abbott ha utilizzato gli enormi profitti accumulati tra il 2019 e il 2021 per arricchire gli azionisti a fronte di un’epidemia di batteri che ha ucciso due bambini e ha causato la chiusura temporanea del suo stabilimento di Sturgis, nel Michigan, secondo i documenti finanziari e le testimonianze degli informatori rivelati recentemente da The Guardian.

Il 16 maggio, la Casa Bianca ha annunciato un accordo per la riapertura dell’impianto di produzione di latte artificiale della Abbott Nutrition in Michigan, nel tentativo di alleviare i diffusi problemi di approviggionamento.

Martedì l’Associated Press ha riportato che i rappresentanti della Abbott Nutrition prevedono di riaprire l’impianto il 4 giugno e di iniziare a spedire le nuove confezioni di latte ai negozi circa tre settimane dopo.

Tuttavia, la mossa non affronta il problema di fondo di un settore dominato da tre sole aziende: Abbott, Mead Johnson e Gerber.

Sempre martedì, la Federal Trade Commission (FTC) ha annunciato che avrebbe avviato un’indagine sulla scarsità di latte artificiale, “per far luce sui fattori che hanno portato alla concentrazione del mercato del latte artificiale e sulla fragilità delle catene di approvvigionamento di questi prodotti cruciali”.

Un altro obiettivo dell’indagine è di esaminare “la natura e la prevalenza di qualsiasi pratica commerciale ingannevole, fraudolenta o altrimenti sleale volta ad approfittare delle famiglie durante questa scarsità”, ha dichiarato la FTC nel suo annuncio.

La settimana scorsa la deputata Rosa DeLauro (D-Conn.) ha dichiarato che la Abbott Nutrition “ha anteposto i profitti e la produzione alle persone e, a causa di una vergognosa mancanza di supervisione, sta facendo sì che genitori e assistenti abbiano difficoltà a nutrire i loro bambini”.

Il pagamento della Abbott per il Depakote ha rivelato uno sfruttamento

Brand ha sottolineato che nel 2012 la Abbott Laboratories ha pagato più di 1,5 miliardi di dollari per porre fine ad un procedimento penale e civile relativo alla promozione di usi off-label del suo farmaco Depakote.

Si tratta del secondo pagamento di questo tipo in ordine di grandezza da parte di un’azienda farmaceutica.

La Pharmaceutical Integrity Coalition ha definito la commercializzazione fraudolenta uno “schema freddamente calcolato per sfruttare [le persone affette da demenza] a fini di lucro”.

La coalizione ha anche riferito che nel periodo 2001-2006 la Abbott ha incoraggiato l’uso illegale e off-label del Depakote per il trattamento della schizofrenia, nonostante i risultati clinici non mostrassero alcuna efficacia per l’uso del Depakote per questa indicazione:

“La Abbott ha aspettato quasi due anni per informare la sua divisione delle vendite e altri due anni per pubblicare i risultati [delle sperimentazioni cliniche]. Invece, l’azienda ha continuato a promuovere l’uso off-label del Depakote per il trattamento della schizofrenia”.

“Abbott Laboratories è la nona azienda farmaceutica del mondo per grandezza, con un patrimonio netto di 192 miliardi di dollari”, ha dichiarato Brand, citando Macrotrends.

“Come fa la Abbott a farla franca con questa negligenza?”

È quasi come se il governo – su cui la Abbott esercita un’intensa attività di lobbying – pensasse che i profitti delle aziende come la Abbott siano più importanti delle persone schizofreniche, delle persone affette da demenza e dei lattanti.

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