Sono iniziate oggi le discussioni finali dell’indagine sulla morte di un uomo di 26 anni deceduto lo scorso anno a causa di “devastanti” coaguli di sangue nel cervello comparsi 13 giorni dopo la somministrazione del vaccino COVID-19 di AstraZeneca.

La famiglia di Jack Hurn spera che l’inchiesta fornirà delle risposte in merito alle circostanze della sua morte, tra cui il motivo per cui gli operatori sanitari hanno rifiutato la richiesta di un vaccino Pfizer invece di quello di AstraZeneca, che è associato a coaguli di sangue nei soggetti di età inferiore ai 30 anni.

Durante l’udienza di oggi, la fidanzata di Hurn, Alex Jones, ha detto agli inquirenti che i funzionari sanitari non avevano avvertito né lei né il suo ragazzo sui rischi del vaccino.

Jones era con Hurn quando gli è stata somministrata la prima dose del vaccino il 29 maggio 2021, presso un centro vaccinale di Dudley, in Inghilterra. Anche a lei hanno somministrato il vaccino, ma non ha riportato reazioni avverse.

I medici legali in Inghilterra e Galles sono tenuti a condurre un’inchiesta in tutti i casi in cui si verificano decessi improvvisi, inspiegabili o che potrebbero essere il risultato o di un errore medico o di negligenza medica.

La famiglia di Hurn ha incaricato Michael Portman-Hann, un avvocato associato presso the Midlands law firm of FBC Manby Bowdler e uno specialista in negligenza medica, di rappresentarli nel caso in cui decidano di intraprendere un’azione legale.

Un portavoce dello studio legale Portman-Hann ha riferito al Daily Mail: “La famiglia sta valutando se chiedere un risarcimento per negligenza in atti clinici, ma aspetta i risultati dell’inchiesta per decidere i passi successivi”.

L’udienza finale dovrebbe durare tre giorni.

Hurn ha iniziato a soffrire di mal di testa poco dopo la somministrazione del vaccino, ha dichiarato Portman-Hann. Quando i mal di testa sono diventati più forti, Hurn è stato ricoverato all’Alexandra Hospital di Redditch, in Inghilterra, dove una TAC al cervello ha rivelato un trombo.

“Per la famiglia di Jack è stato molto difficile ottenere informazioni aggiornate dal personale dell’ospedale per diversi giorni”, ha dichiarato Portman-Hann. “Sostengono che c’era confusione sul fatto che Jack avesse effettivamente avuto un ictus mentre si trovava a Redditch e non si potevano ottenere risposte chiare sulle sue condizioni”.

Hurn è stato trasferito all’ospedale Queen Elizabeth di Birmingham, dove l’ecografie hanno rivelato una ‘catastrofica’ emoraggia cerebrale che ha contribuito direttamente alla sua morte.

A detta di Portman-Hann, prima della somministrazione del vaccino, Hurn e Jones avevano espresso la loro preoccupazione a riguardo del vaccino di AstraZeneca e avevano richiesto un’alternativa.

Secondo Portman-Hann, il personale del centro vaccinale avrebbe detto loro che il vaccino Pfizer non era disponibile e garantito loro che il vaccino AstraZeneca era sicuro.

Il 7 aprile 2021, le autorità regolatorie europee hanno annunciato di aver trovato un “possibile legame” tra il vaccino di AstraZeneca e i “molto rari” coaguli di sangue, ma hanno concluso che i benefici del vaccino siano ancora superiori ai rischi.

L’annuncio è arrivato dopo che l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA, European Medicine Agency) ha revisionato 62 casi segnalati di trombosi del seno venoso cerebrale e 24 casi di trombosi della vena splancnica nel database di farmacovigilanza dell’UE (EudraVigilance) al 22 marzo 2021. Diciotto casi sono stati fatali.

L’EMA e la Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA, Agenzia di Regolamentazione dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari del Regno Unito) non hanno inizialmente raccomandato alcuna restrizione di età per il vaccino, anche se la MHRA ha avvertito di una “incidenza leggermente più elevata nelle fasce di età più giovani”.

Le autorità di regolamentazione del MHRA hanno consigliato che “l’evoluzione delle evidenze scientifiche devono essere prese in considerazione quando si considera l’uso del vaccino”.

Il Joint Committee on Vaccination and Immunisation (JCVI, Comitato Collettivo per la Vaccinazione e l’Immunizzazione) del Regno Unito, il 7 aprile 2021, ha nuovamente riconosciuto le segnalazioni di un evento avverso “estremamente raro” di concomitante trombosi (coaguli di sangue) e trombocitopenia (bassa conta piastrinica) in seguito alla vaccinazione con la prima dose del vaccino COVID-19 di AstraZeneca.

Il JCVI ha dichiarato: “I dati disponibili suggeriscono una tendenza all’aumento dell’incidenza di questo evento avverso con il diminuire dell’età, con un’incidenza leggermente più alta riportata nei gruppi di adulti più giovani”.

Queste preoccupazioni hanno portato Jonathan Van-Tam, l’allora vice direttore sanitario inglese, a raccomandare che ai soggetti di età inferiore ai 30 anni del Regno Unito venga offerta un’alternativa al vaccino di AstraZeneca, a condizione che fosse disponibile e che non causasse un ritardo sostanziale.

Il 7 maggio 2021, il JCVI ha aggiornato le sue linee guida sconsigliando il vaccino di AstraZeneca ai soggetti di età inferiore ai 40 anni.

Nonostante questi avvertimenti e raccomandazioni ben pubblicizzati, il personale del centro vaccinale ha ignorato le preoccupazioni di Hurn e ha somministrato il vaccino AstraZeneca a Hurn e alla sua fidanzata Alex Jones.

In seguito agli avvertimenti del 7 aprile 2021 da parte dei funzionari della sanità pubblica del Regno Unito e dell’Unione Europea, il gruppo di esperti di ematologia del Regno Unito per la diagnosi e la gestione della trombosi e della trombocitopenia indotte da vaccino (VITT) ha formulato diverse raccomandazioni per il trattamento dei soggetti che hanno sviluppato questa condizione.

Le raccomandazioni includevano l’uso urgente di immunoglobuline per via endovenosa evitando le trasfusioni di piastrine e che le terapie anticoagulanti fossero esclusivamente non a base di eparina.

Gli operatori sanitari sono tenuti a segnalare i casi probabili di VITT al gruppo di esperti e a Public Health England.

“Viste le preoccupazioni della famiglia sui consigli dati durante la visita alla clinica vaccinale e ciò che è accaduto nel periodo tra il ricovero di Jack in ospedale e la sua morte, li stiamo sostenendo per trovare risposte che speriamo l’inchiesta aiuterà a fornire”, ha spiegato Portman-Hann.

A seguito dell’inchiesta, il medico legale può redigere una relazione se le prove suggeriscono che potrebbero verificarsi ulteriori decessi evitabili e, a parere del medico legale, dovrebbero essere intraprese azioni preventive.

Il medico legale invierà la relazione alla persona o all’autorità che ha il potere di adottare le misure appropriate per ridurre il rischio. La risposta dovrà pervenire entro 56 giorni.

Il rapporto del medico legale verrà pubblicato online, in modo che i cittadini possano accedervi.

L’inchiesta si svolge in pubblico ed è un processo formale. A differenza di un processo penale, non ci sono accusa e difesa. Tuttavia, i risultati dell’inchiesta possono portare a cause per negligenza.

Hurn si era laureato all’Università di Coventry, dove era uno studente modello nel campo del design automobilistico. Lui e Jones avevano da poco acquistato una casa e lui aveva intenzione di chiederle di sposarlo la scorsa estate.

“I genitori di Jack, Tracey e Peter, sua sorella Abby, Alex ed entrambe le loro famiglie sono completamente devastati e stanno ancora cercando di capire cosa sia successo”, ha dichiarato Portman-Hann.

The Defender ha riportato altri decessi legati al vaccino AstraZeneca tra cui: Kim Lockwood, una madre di 34 anni del South Yorkshire, morta nel marzo 2021 per un’emorragia cerebrale nove giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca e Tom Dudley, 31 anni, padre di due figli, morto il 14 maggio 2021 per un’emorragia cerebrale indotta dal vaccino dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca il 27 aprile 2021.

Nell’agosto 2021, un medico legale ha concluso che Lisa Shaw, 44 anni, è deceduta a causa della VITT circa tre settimane dopo la somministrazione della prima dose del vaccino di AstraZeneca.

Il vaccino COVID-19 di AstraZeneca è stato sviluppato congiuntamente dall’Istituto Jenner e dall’Oxford Vaccine Group dell’Università di Oxford nel Regno Unito.

Poiché il vaccino è prodotto nel Regno Unito, è meno costoso e più facile da conservare e trasportare rispetto ai vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna ed è autorizzato nell’UE e nel Regno Unito, è il più ampiamente disponibile.

Nel Regno Unito, i pazienti non possono generalmente scegliere quale vaccino COVID-19 gli verrà somministrato.

Il vaccino COVID-19 di AstraZeneca non è autorizzato per l’uso negli Stati Uniti.

Alcuni studi collegano AstraZeneca e tutti e tre i vaccini COVID-19 autorizzati negli Stati Uniti a disturbi della coagulazione del sangue.