Il comitato consultivo per i vaccini della Food and Drug Administration (FDA) statunitense si è riunito questa settimana per discutere la proposta di modificare l’Autorizzazione per Uso di Emergenza (EUA) dei vaccini a mRNA COVID-19 di Moderna e di Pfizer-BioNTech.

Moderna ha chiesto che la sua EUA includa la somministrazione di una serie primaria del vaccino a neonati, bambini e adolescenti di età compresa tra i 6 mesi e i 17 anni.

Pfizer-BioNTech ha chiesto che la sua EUA includa la somministrazione di una serie primaria a neonati e bambini di età compresa tra i 6 mesi ai 4 anni.

Le vaccinazioni e/o le dosi di richiamo in queste fasce d’età non sono necessarie.

Tuttavia, sulla base della lunga storia del Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee (VRBPAC, Comitato Consultivo sui Vaccini e i Prodotti Batteriologici Correlati) di ignorare gli aspetti fondamentali dell’immunologia, della sicurezza dei farmaci e dell’epidemiologia — così com’è avvenuto appena la settimana scorsa con l’approvazione del Vaccino Novavax COVID-19 — era dato per scontato che la commissione avrebbe approvato queste proposte nonostante il rischio significativo per la salute dei bambini e la considerevole scarsa efficacia.

In effetti, la Casa Bianca era così fiduciosa che la commissione della FDA avrebbe autorizzato i vaccini, che settimane fa i funzionari sanitari hanno annunciato il piano di inizio della somministrare dei vaccini ai bambini già dal 21 giugno.

È interessante notare che, mentre si reclamizza la “sicurezza e l’efficacia” dei vaccini per i bambini, tutti i dipendenti della FDA stanno sostenendo la modalità delle riunioni a distanza, apparentemente usando la pandemia del COVID-19 come scusa — non è più che un po’ ironico?

I dati epidemiologi non supportano le vaccinazioni COVID per quanto riguarda i neonati, bambini e adolescenti

I dati epidemiologici dimostrano che i neonati, i bambini e gli adolescenti non hanno mai avuto bisogno dei vaccini COVID-19 e che certamente non ne hanno bisogno ora.

Secondo il Joint Committee on Vaccination and Immunisation (JCVI,), è necessario somministrare 4 milioni di dosi di vaccino a bambini dai 5 agli 11 anni d’età per prevenire un singolo ricovero in terapia intensiva.

Ipotizzando due dosi per bambino, ciò significa che 2 milioni di bambini devono rischiare gravi effetti collaterali per evitare un singolo bambino dal richiedere cure intensive per via del COVID-19.

Secondo il JCVI:

“La vaccinazione dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che non rientrano in un gruppo di rischio clinico eviterebbe un numero relativamente piccolo di ospedalizzazioni o di ricoveri in terapia intensiva”.

“Per una variante come Omicron, ci vorrebbero circa quattro milioni di dosi di vaccino somministrate a due milioni di bambini per prevenire un solo ricovero in terapia intensiva. Per le malattie meno gravi, 58.000 dosi di vaccinazioni infantili eviterebbero un singolo ricovero in ospedale.

“I bambini ricoverati di recente in ospedale con il COVID hanno avuto una durata media di degenza di 1-2 giorni. L’ondata di Omicron non ha visto più bambini in ospedale rispetto a prima che Omicron colpisse il Regno Unito”.

Nel decidere se approvare le richieste di EUA, ci sono due questioni centrali che il VRBPAC non deve ignorare.

la prima è se la vaccinazione dei bambini sia necessaria o meno.

Non è più l’estate 2020. Non siamo più profondamente coinvolti nella pandemia.

È ormai assodato che i bambini, anche senza vaccinazione, hanno un basso rischio di gravi complicanze da malattia da COVID-19.

L’autorizzazione primaria per i bambini piccoli non coincide con l’autorizzazione d’emergenza del vaccino COVID-19 per gli adulti nel 2020.

Il rischio che il COVID-19 presenta per i bambini è minuscolo. La letteratura medica e i numerosi articoli della stampa laica hanno spiegato da tempo, e senza mezzi termini, che è difficile giustificare la vaccinazione del gruppo di età più giovane, perché le malattie gravi e i ricoveri in bambini non vaccinati sono così rari.

Sapendo questo, viene da chiedersi: Perché mai, ancora oggi, la foto principale sulla homepage della FDA induce i giovani adolescenti e i bambini piccoli a farsi somministrare i vaccini?

I vaccini di cui stiamo parlando sono stati sviluppati per il ceppo originale di COVID-19, responsabile di meno dell’1% dei nuovi casi.

Le mutazioni del virus da COVID-19 sono molto meno gravi e vi è un’ampia disponibilità di terapie preventive, di esposizione precoce e di trattamento precoce, con dati di sicurezza noti, per non parlare delle misure di protezione come l’uso di mascherine e il distanziamento sociale.

La seconda domanda è se i bambini che hanno acquisito naturalmente l’immunità attraverso precedenti infezioni debbano essere vaccinati.

Un recente studio sponsorizzato da Moderna e dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases del dottor Anthony Fauci ha rilevato che l’immunità naturale è superiore all’immunità veicolata da qualsiasi vaccino COVID-19.

I membri del VRBPAC sembrano inoltre aver deliberatamente ignorato l’immunità naturale nel raccomandare le serie primarie di vaccini nei bambini, nonostante un recente studio della Johns Hopkins abbia rilevato che il 99% di tutte le infezioni da COVID-19 ha dato luogo all’espressione di anticorpi dell’immunità naturale che sono persistiti fino a 20 mesi dopo l’infezione.

Poiché non disponiamo di un resoconto completo sulla sicurezza, in particolare dei rischi a lungo termine negli adulti, non è opportuno proporre una vaccinazione di massa nei bambini, soprattutto in quelli che sono già guariti dal COVID-19.

Nel mondo sono state somministrate oltre 12 miliardi di dosi di vaccini COVID-19. Solo negli Stati Uniti, più di 825.000 eventi avversi sono stati segnalati, tutti correlati al vaccino COVID-19.

Secondo uno studio dell’Università di Harvard, si stima che questa cifra rappresenti solo l’1% circa del numero effettivo di eventi avversi da vaccino COVID-19.

In particolare, molti degli eventi avversi cardiovascolari più gravi dovuti alle vaccinazioni e alle dosi di richiamo COVID-19 colpiscono in modo sproporzionato la popolazione più giovane.

Un’altra analisi indipendente rivela che i bambini non vaccinati al di sotto dei 18 anni d’età hanno una probabilità 51 volte maggiore di morire a causa del vaccino rispetto a quella di morire a causa dell’infezione da COVID-19. Un motivo in più per essere cauti prima di Autorizzare il vaccino per Uso in Emergenza [sanitaria] per i bambini.

I vaccini COVID-19 sono inefficaci contro le nuove varianti

Il VRBPAC non deve cadere nell’inganno di “malattia lieve se vaccinati” o “sarebbe stata una malattia grave senza vaccinazione/booster”.

I dati dimostrano che non sono solo le persone alle quali hanno somministrato i “booster” a presentare sintomi lievi del COVID-19. Essenzialmente tutti, indipendentemente dallo stato di vaccinazione COVID-19 — avranno una malattia meno grave. Questo è lo schema tipico delle mutazioni virali.

In altre parole, oltre a un grave rischio per la sicurezza, non esiste alcun beneficio clinico, statistico o epidemiologico della vaccinazione in questo particolare gruppo.

Nonostante i sintomi lievi e l’elevato rischio per la sicurezza del farmaco, il direttore del Center for Biologics Evaluation and Research della FDA ha dichiarato che non avrebbe bloccato l’autorizzazione per l’efficacia, anche se fosse stata inferiore alla soglia del 50% di efficacia nella prevenzione di malattie gravi, come richiesto dalle linee guida ufficiali della FDA.

La FDA ha infranto tutte le normative e le prassi dell’agenzia per autorizzare questo EUA così ciecamente, ignorando tutti gli standard decennali che prevedono decisioni accurate basate sulla sicurezza e sull’efficacia, soprattutto quando si tratta dei nostri bambini.

Lasciando da parte l’argomento bioetico e la questione dell’utilizzo dei nostri figli come cavie, che fine ha fatto l’utilizzo di dati clinici e scientifici concreti come base per prendere decisioni?

Che dire dei medici assunti dalla FDA e di quelli che fanno parte del VRBPAC e del loro sacrosanto voto secolare di “per prima cosa, non nuocere”?

L’abbandono degli standard di efficacia e di sicurezza della FDA, risalenti a decenni fa, fa parte dell’incessante spinta della Casa Bianca “al diavolo i dati” per far somministrare ai nostri figli il vaccino COVID-19, a qualunque costo.

È ora che i membri del comitato consultivo della FDA smettano di ascoltare ciecamente le agenzie federali, la Casa Bianca e le narrazioni dei notiziari mainstream per avere consigli sulla farmacologia clinica e usino invece le loro credenziali, inizino la loro ricerca da zero e conducano una revisione imparziale della sicurezza, dell’efficacia e della sicurezza dei farmaci. dati di immunità acquisiti naturalmente.

In sintesi, non è necessaria una serie primaria di vaccini COVID-19 per i bambini. I giovani hanno un beneficio minore dalla vaccinazione COVID-19, ma sono anche a maggior rischio per la loro sicurezza.

Molti bambini hanno già contratto il COVID-19 e godono dei benefici dell’immunità acquisita naturalmente.

Il VRBPAC dovrebbe basarsi sui fondamenti della scienza clinica ed esaminare e seguire attentamente i dati, non la politica.

I bambini americani non meritano niente di meno.