I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno rilasciato oggi nuovi dati che mostrano un totale di 1.134.984 segnalazioni di eventi avversi, in seguito ai vaccini anti COVID, sono state inviate nel periodo tra il 14 dicembre 2020 e il 18 febbraio 2022 al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Il VAERS è il sistema principale, finanziato dal governo, per la segnalazione degli eventi avversi da vaccino negli Stati Uniti.

I dati includevano un totale di 24.402 segnalazioni di decessi – un aumento di 412 rispetto alla settimana precedente – e 196.203 segnalazioni di gravi danni, inclusi i decessi, durante lo stesso periodo di tempo – in aumento di 4.286 rispetto alla settimana precedente.

Escludendo le “segnalazioni da fonti straniere” al VAERS, 767.083 eventi avversi, compresi 11.104 decessi e 73.088 gravi danni, sono stati riportati negli Stati Uniti tra il 14 dicembre 2020 e il 18 febbraio 2022.

Le segnalazioni provenienti da fonti estere sono segnalazioni che le filiali estere inviano ai produttori di vaccini statunitensi. Secondo le normative della Food and Drug Administration (FDA, Agenzia federale per il Controllo degli Alimenti e dei Medicinali degli Stati Uniti) se un produttore viene informato di una segnalazione proveniente da una fonte estera che descrive una reazione avversa che non solo è grave ma non appare sull’etichettatura del prodotto, il produttore è tenuto a inviare la segnalazione al VAERS.

Dei 11.104 decessi segnalati negli Stati Uniti a partire dal 18 febbraio, il 18% si è verificato entro 24 ore dalla vaccinazione, il 23% entro 48 ore dalla vaccinazione e il 60% si è verificato in persone che hanno avuto un inizio dei sintomi entro 48 ore dalla vaccinazione.

Negli Stati Uniti, al 18 febbraio, sono state somministrate 549 milioni di dosi di vaccino anti COVID, tra cui 323 milioni di dosi della Pfizer, 207 milioni di dosi della Moderna e 18 milioni di dosi della Johnson & Johnson (J&J).

Dati rilasciati dal VAERS dal 18/2/2022

Ogni venerdì, il VAERS pubblica le segnalazioni degli eventi avversi causati dai vaccini a partire da una data specifica. Le segnalazioni inviate al VAERS richiedono ulteriori indagini prima che si possa confermare una relazione causale. Storicamente, è stato dimostrato che il VAERS riporta solo l’1% degli effettivi eventi avversi da vaccino.

I dati VAERS statunitensi dal 14 dicembre 2020 al 18 febbraio 2022 per i bambini dai 5 agli 11 anni mostrano:

La morte più recente riguarda un bambino di 8 anni (VAERS I.D. 2109625) del Mississippi che è morto 7 giorni dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino anti COVID-19 della Pfizer che venne trovato blu e senza vita a casa.

È stato portato all’ospedale con codice RCP (Rianimazione Cardio Polmonare) in corso. Più volte è stata rilevata una pulsazione ma il bambino alla fine è deceduto in terapia intensiva. Il medico che ha compilato la segnalazione ha riferito che il bambino era deceduto a causa di una sindrome infiammatoria multisistemica. Non aveva il virus del COVID-19.

I dati VAERS degli Stati Uniti dal 14 dicembre 2020 al 18 febbraio 2022 per i bambini dai 12 ai 17 anni mostrano:

La morte più recente riguarda una ragazza di 13 anni (VAERS I.D. 2115839) dello stato del Wisconsin la cui salute era già gravemente compromessa e che aveva ricevuto due dosi di vaccino anti COVID-19 della Pfizer. Anche se la causa del decesso non è stata chiarita, sembrerebbe che la ragazza soffrisse di significativi problemi di salute, difficoltà respiratorie e problemi cardiaci.

  • 69 segnalazioni di anafilassi tra ragazzi dai 12 ai 17 anni in cui la reazione è stata pericolosa per la vita, ha richiesto un trattamento o ha portato al decesso – con il 96% dei casi
    attribuiti al vaccino Pfizer.
  • 643 segnalazioni di miocardite e pericardite con 631 casi attribuiti al vaccino della Pfizer.
  • 159 segnalazioni di disturbi della coagulazione del sangue, con tutti i casi attribuiti al vaccino Pfizer.

I dati VAERS statunitensi dal 14 dicembre 2020 al 18 febbraio 2022, per tutti i gruppi di età combinati, mostrano:

Autopsia conferma che 24enne è deceduto per una miocardite causata dal vaccino della Pfizer

Uno studente universitario di 24 anni è morto il 27 ottobre 2021, sei settimane dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino anti COVID della Pfizer.

George Watts, Jr. di New York, aveva bisogno di essere vaccinato per frequentare le lezioni al college. Ha ricevuto la sua prima iniezione Pfizer ad agosto e una seconda dose a settembre.

Dopo la sua seconda dose, Watts si è sentito male, ha iniziato ad avere il viso gonfio e ha sviluppato una tosse. È stato trattato al pronto soccorso con antibiotici per un’infezione sinusale, ma i suoi sintomi hanno continuato a peggiorare.

Watts ha iniziato a tossire sangue, i piedi e le mani gli facevano male e non poteva tollerare la luce. Il padre di Watts stava per riportarlo al pronto soccorso, ma suo figlio è crollato quella mattina ed è morto.

Il padre di Watts ha detto che suo figlio era sano e non aveva condizioni di salute preesistenti.

Un referto dell’autopsia del medico legale della contea di Bradford nello stato della Florida ha confermato che Watts è morto di “miocardite correlata al vaccino anti COVID-19”.

Il medico legale ha fatto sapere che il suo studio medico sta anche lavorando su altri casi nella contea legati ai vaccini anti COVID e ai richiami.

Poiché il caso di Watts non soddisfa la definizione del caso di miocardite del CDC, poiché il ragazzo non aveva avuto “sintomi quali dolore al petto, mancanza di respiro e sensazione di avere un battito cardiaco velocizzato, anomalo o martellante” e non aveva eseguito “test medici per sostenere la diagnosi di miocardite ed escludere altre cause”, il suo caso non è stato incluso nei dati relativi alla sicurezza sui vaccini condivisi dall’agenzia con i comitati consultivi che monitorizzano la sicurezza dei vaccini anti COVID.

La famiglia a fatto richiesta di dovuto risarcimento presso il programma governativo per i danni subiti a causa del vaccino somministrato al figlio.

Una famiglia il cui figlio di 21 anni che ha sviluppato una reazione ritenuta pericolosa per la vita al vaccino anti COVID della Pfizer sta aspettando da sei mesi di sapere se il Countermeasures Injury Compensation Program (CICP, Programma per Risarcimento di Reazioni Avverse causate dai Vaccini) del governo degli Stati Uniti aiuterà a coprire le spese mediche del figlio.

Il programma CICP, che opera sotto la Health Resources and Services Administration (HRSA, Amministrazione delle Risorse e dei Servizi Sanitari) federale, fornisce un risarcimento per gravi danni o decessi causati da alcuni farmaci, dispositivi medici e vaccini, compresi i vaccini anti-COVID.

La famiglia di Kartik Bhakta nell’agosto 2021 ha presentato una domanda di risarcimento per conto del figlio. Finora, la richiesta è stata ignorata.

La scuola di Bhakta, in agosto, ha smesso di coprire le spese mediche di Bhakta, che si stanno accumulando. Il padre di Bhakta ha detto che il calvario è stato un incubo e che nessuno del CICP ha mai dato seguito alla loro richiesta.

La famiglia non può permettersi i suoi futuri interventi chirurgici senza un risarcimento, dato che hanno dovuto lasciare il loro lavoro per prendersi cura del figlio.

400.000 casi trovati nei dati analizzati dalle pratiche di un assicuratore sanitario tedesco

Un assicuratore sanitario tedesco BKK ProVita (BKK) ha riferito questa settimana che un’analisi dei dati raccolti da più di 10 milioni di persone suggerisce che gli effetti collaterali del vaccino anti COVID sono “significativamente” sotto-riportati.

La società ha detto che la sua analisi ha rivelato un “significativo segnale di allarme” e che “non si può escludere il rischio per la vita umana”.

Sulla base dei dati raccolti, BKK ha detto che il numero di effetti collaterali del vaccino è molte volte superiore a quello annunciato ufficialmente dall’Istituto Paul Ehrlich (PEI), l’agenzia sanitaria federale tedesca che controlla la sicurezza dei vaccini e dei biomedicinali.

Il PEI aveva annunciato in un comunicato stampa che c’erano stati 244.576 casi sospetti di effetti collaterali a causa del vaccino segnalati nel 2021 dopo la vaccinazione anti COVID, ma il BKK ha detto che la sua analisi ha rivelato più di 400.000 casi.

Il membro del consiglio di amministrazione del BKK, Andreas Schöfbeck, ha dichiarato a WELT, una pubblicazione di notizie tedesca, “I numeri determinati sono significativi e devono essere urgentemente controllati per la plausibilità”.

Schöfbeck ha scritto una lettera urgente alla PEI e ad altre agenzie richiedendo di ottenere analisi appropriate dei dati da tutte le compagnie di assicurazione sanitaria.

Il CDC aumenta l’intervallo tra le dosi di vaccino anti COVID per alcune persone

Il CDC ha dichiarato nella linee guida al vaccino aggiornata martedì che l’intervallo tra la prima e la seconda dose dei vaccini Pfizer e Moderna anti COVID può essere allungato a otto settimane per alcune persone.

L’ente ha detto che un intervallo allungato per coloro che hanno più di 12 anni può ridurre il rischio di miocardite, un tipo di infiammazione del cuore, in alcune popolazioni.

Mentre il rischio assoluto rimane basso, il rischio relativo di miocardite è più alto per i maschi di età tra i 12 e i 39 anni, e questo rischio potrebbe essere ridotto estendendo l’intervallo tra la prima e la seconda dose”, ha detto il CDC.

L’ente continua a raccomandare un intervallo da tre a quattro settimane per gli immunocompromessi, gli adulti dai 65 anni in su e altri che hanno bisogno di una “protezione rapida” a causa di un aumentato rischio di trasmissione.

Il CDC raccomanda ancora una seconda dose di Pfizer tre settimane dopo la prima dose per i bambini sotto gli 11 anni, poiché ha detto che non esistono dati per quel gruppo di età.

Children’s Health Defense incoraggia chiunque abbia avuto una reazione avversa, a qualsiasi vaccino, a fare una segnalazione seguendo questi tre punti.