I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno rilasciato oggi nuovi dati che mostrano che un totale di 894.145 reazione avverse in seguito ai vaccini contro il COVID-19 sono state segnalate nel periodo tra il 14 dicembre 2020 e il 12 novembre 2021 al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). VAERS è il principale sistema finanziato dal governo dove effettuare una segnalazione di reazione avversa da vaccino negli Stati Uniti.

I dati includevano un totale di 18.853 segnalazioni di avvenuta morte – un aumento di 392 rispetto alla settimana precedente – e 139.126 rapporti di gravi danni, inclusi dei decessi, durante lo stesso periodo di tempo – in aumento di 3.726 rispetto alla settimana precedente.

Escludendo le “segnalazioni provenienti da fonti straniere” al VAERS, 654.413 reazioni avverse, compresi 8.664 decessi e 54.962 gravi danni, sono stati segnalati negli Stati Uniti nel periodo compreso tra il 14 dicembre 2020 e il 12 novembre 2021.

Le segnalazioni provenienti da fonti straniere riguardano segnalazione che i produttori statunitensi hanno ricevuto dalle fonti delle loro succursali estere. Secondo le normative della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, se un produttore viene informato di una segnalazione proveniente da una fonte straniera che descrive una reazione avversa che non solo è grave ma non appare sull’etichettatura del prodotto, il produttore è tenuto a inviare la segnalazione al VAERS.

Degli 8.664 decessi statunitensi segnalati a partire dal 12 novembre, il 10% si è verificato entro le 24 ore dalla somministrazione della vaccinazione, il 15% entro 48 ore dalla somministrazione della vaccinazione e il 26% in persone che hanno riportato l’insorgenza di sintomi correlati alla somministrazione della vaccinazione entro le 48 ore.

Negli Stati Uniti, 436,9 milioni di dosi di vaccino anti-COVID sono state somministrate al 12 novembre. Tra queste sono comprese: 254,5 milioni di dosi della casa farmaceutica Pfizer, 166,3 milioni di dosi della casa farmaceutica Moderna e 16,1 milioni di dosi della casa farmaceutica Johnson & Johnson (J&J).

Ogni Venerdì, il VAERS pubblica le segnalazioni di reazioni avverse avvenute in seguito alle vaccinazioni a partire da una data specifica.

Ogni venerdì, il VAERS pubblica le segnalazioni di reazioni avverse avvenute in seguito alle vaccinazioni a partire da una data specifica. Le segnalazioni inviate al VAERS richiedono ulteriori indagini prima che si possa confermare una relazione causale. Storicamente, è stato dimostrato che il VAERS riporta solo l’1% delle effettive reazioni avverse avvenute in seguito alle vaccinazioni.

I dati statunitensi di questa settimana per i bambini dai 5 agli 11 anni dimostrano:

  • 1.426 reazioni avverse totali, tra cui 9 classificate come gravi e 1 morte segnalata che si è verificata in una ragazza di 11 anni, dello stato della Georgia, vaccinata il 14 settembre, prima dell’autorizzazione del vaccino anti-COVID della Pfizer per il gruppo di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.
  • 444 reazioni avverse sono state segnalate nel gruppo di età dai 5 agli 11 anni dal 1° novembre.
  • Il resto delle segnalazioni inviate alla VAERS riguardante i bambini nel gruppo di età compreso tra i 5 e gli 11 anni si è verificato prima dell’autorizzazione del vaccino anti-COVID della Pfizer, e sono dovute a “prodotto somministrato a paziente di età inappropriata”.

I dati statunitensi di questa settimana per i ragazzi dai 12 ai 17 anni mostrano:

La morte più recente riguarda una ragazza di 16 anni dello stato del Missouri (VAERS I.D. 1823671) che è morta dopo aver ricevuto la somministrazione della seconda dose del vaccino della Pfizer.

Altre morti segnalate includono una ragazza di 17 anni di Washington (VAERS I.D. 1828901) che è morta il 29 ottobre a causa di un problema cardiaco dopo aver ricevuto la somministrazione della seconda dose del vaccino della Pfizer; una ragazza di 12 anni dello stato del Sud Carolina (VAERS I.D. 1784945) che ha avuto un’emorragia 22 giorni dopo la somministrazione del vaccino anti-COVID della Pfizer; e una ragazza di 13 anni dello stato del Maryland (VAERS I.D. 1815096) che è morta per un problema cardiaco 15 giorni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid della Pfizer.

  • 59 segnalazioni di anafilassi tra ragazzi dai 12 ai 17 anni d’età in cui la reazione avversa è risultata pericolosa per la vita, per cui è stato necessario un ricovero ospedaliero o che ha portato al decesso – con il 96% dei casi attribuiti al vaccino della Pfizer.
  • 559 rapporti di miocardite e pericardite (infiammazione del cuore) con 549 casi attribuiti al vaccino della Pfizer.
  • 134 segnalazioni di disturbo della coagulazione del sangue, con la totalità dei casi attribuiti al vaccino della Pfizer.

I dati statunitensi del VAERS di questa settimana per il periodo dal 14 dicembre 2020 al 12 novembre 2021, per tutti i gruppi di età combinati, mostrano:

La FDA e il CDC approvano i booster contro il COVID-19 della Pfizer e della Moderna per tutti gli adulti

La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha autorizzato oggi i booster della Moderna e della Pfizer contro il COVID-19 per tutti gli adulti. L’agenzia federale ha preso la sua decisione senza il contributo del suo comitato consultivo, i cui membri, il 17 settembre, hanno votato favorevoli: 16; contrari: 2 contro la raccomandazione dei booster, citando una mancanza di dati a lungo termine e affermando che i rischi non superano i benefici.

Ore dopo che la FDA ha annunciato la sua decisione, il Comitato consultivo del CDC sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) ha firmato con un’approvazione unanime.

L’ACIP ha detto che i giovani dai 18 ai 49 anni “può darsi che possano” ottenere un booster, ma le persone dai 50 anni in su dovrebbero ottenerlo. Il direttore del CDC, dott. Rochelle Walensky, dovrebbe dare il via libera alle dosi, il che permetterà di somministrare i booster ai cittadini.

Parlando per conto della FDA, il dottor Peter Marks, a capo del Center for Biologics Evaluation and Research (CBER, Centro di Valutazione e Ricerca Biologica) ha dichiarato:

“La FDA ha determinato che i dati attualmente disponibili supportano l’estensione del diritto a una singola dose di booster dei vaccini Moderna e Pfizer-BioNTech COVID-19 agli individui di 18 anni e oltre”.

Il dottor Paul Offit, direttore del Vaccine Education Center al Children’s Hospital (Ospedale Pediatrico) di Filadelfia, e un membro del comitato consultivo della FDA erano in disaccordo su come la FDA fosse arrivata a prendere la decisione.

In una e-mail al The Epoch Times, Offit ha detto: “Penso che sarebbe stato utile per il pubblico partecipare a un dibattito pubblico riguardo la necessità dei booster. Vorrei che avessimo avuto la possibilità di discuterne”.

La FDA ha detto che non ha tenuto un dibattito perché “l’agenzia aveva precedentemente convocato il comitato per ampie discussioni riguardanti l’utilizzo di dosi di booster dei vaccini contro il COVID-19 e, dopo aver esaminato sia le richieste della Pfizer sia quelle della Moderna, [Emergency Use Authorization] la FDA ha concluso che tali richieste non sollevavano questioni che avrebbero beneficiato di un’ulteriore discussione da parte di membri della commissione”.

La Pfizer e la BioNTech hanno chiesto l’autorizzazione la settimana scorsa dopo aver presentato i risultati di uno studio di fase 3 che ha coinvolto più di 10.000 partecipanti.

La casa farmaceutica, Moderna ha ripresentato la sua domanda per la sua dose di booster da 50 microgrammi per adulti solo due giorni fa. La casa farmaceutica ha detto che la FDA ha basato la sua decisione sulla “totalità delle prove scientifiche condivise dalla casa farmaceutica“, compresi i dati che hanno dimostrato che gli anticorpi neutralizzanti erano in diminuzione dopo circa sei mesi.

Una ragazza di 14 anni dello stato del Kentucky ha ricevuto per errore il vaccino della J&J

A una ragazza di 14 anni dello stato del Kentucky è stato erroneamente somministrato il vaccino COVID della J&J, che non è autorizzato per chi ha meno di 18 anni, ha riferito l’International Business Times.

Alla ragazza è stato somministrato il vaccino il 16 ottobre in un drive-in attrezzato per la somministrazione del vaccino in un liceo della città di Covington.

La madre della ragazza, Rolina Mason, ha detto che sua figlia era riluttante a farsi vaccinare e voleva il vaccino J&J perché si trattava di solo una dose. Mason era d’accordo che l’infermiera potesse somministrare il vaccino della J&J, ma non aveva capito che non era autorizzato per l’uso nei giovani.

Mason ha detto che si è fidata dell’infermiera che ha detto loro che andava bene che venisse somministrato a sua figlia.

Il dipartimento della sanità ha contattato la sig.ra Mason una settimana dopo e l’ha informata che sua figlia avrebbe invece dovuto fare il vaccino anti-COVID della Pfizer. La figlia della signora Mason ha riferito di aver avuto eruzioni cutanee dopo l’iniezione.

I vari stati americani ignorando il CDC, hanno iniziato a somministrare i booster contro il COVID a tutti gli adulti prima dell’autorizzazione

I funzionari statali dalla California al Maine hanno incoraggiato e permesso ai residenti adulti di fare i booster del vaccino anti-COVID nonostante le raccomandazioni da parte della FDA e del CDC di riservare i booster per gli anziani e per i gruppi ad alto rischio, ha riportato la CNBC.

Lo stato della California ha anche detto agli erogatori di servizi sanitari di non rifiutare alcun adulto che richiedesse un booster.

Gli stati dell’Arkansas, Colorado, Louisiana, Kansas, Kentucky, Maine, New Mexico, Vermont e West Virginia stanno anche promuovendo la diffusione dei booster per qualsiasi adulto completamente vaccinato e i governatori degli stati del Colorado e del New Mexico hanno firmato ordini esecutivi una settimana prima che la FDA autorizzasse le iniezioni per i cittadini.

Il governatore Jim Justice dello stato del West Virginia ha chiesto a tutti gli adulti nello stato di fare il booster, aggiungendo che i residenti completamente vaccinati sarebbero “molto sciocchi” a non registrarsi per la terza dose.

Lunedì, il governatore dello stato dell’Arkansas, Asa Hutchinson, ha detto durante un briefing che voleva assicurarsi che chiunque sia maggiore di 18 anni fosse idoneo e incoraggiato a fare il booster. Danyelle McNeill, un portavoce del dipartimento della sanità dello stato dell’Arkansas, ha detto alla CNBC in una e-mail che “la grande maggioranza degli adulti nell’ Arkansas” era già considerata ad alto rischio dal CDC prima ancora che Hutchinson pubblicasse la sua raccomandazione.

Lo stato del Kentucky ha approvato i booster per gli adulti completamente vaccinati mercoledì, mentre gli stati del Connecticut, Kansas, Louisiana, Maine, Massachusetts e Vermont hanno ampliato i loro programma per il booster questa settimana prima che la FDA e il CDC firmassero oggi stesso.

Diversi bambini in California si sentono male dopo aver ricevuto dosi sbagliate di vaccino contro il COVID

Almeno due bambini in California si sono sentiti male dopo che una clinica ha somministrato le dosi sbagliate di un vaccino anti-COVID a 14 bambini.

Denise Iserloth ha detto di aver portato i suoi due figli, di 8 e 11 anni, in una clinica dove hanno ricevuto 20 microgrammi di dosaggio invece dei 10 microgrammi raccomandati.

La clinica Sutter Health ha detto in una dichiarazione che ha avvertito i genitori dell’errore non appena ne sono venuti a conoscenza, e ha contattato i genitori per avvisarli sulle linee guida del CDC. Ma Iserloth ha detto di essere stata messa al corrente dell’errore solo 10 ore dopo che i suoi figli erano stati vaccinati.

Entrambi i suoi figli sono rimasti a casa da scuola lunedì con forti dolori allo stomaco, e il suo figlio maggiore è caduto due volte nelle ore successive all’iniezione, ha detto Iseroth.

“Capisco gli obblighi vaccinali, ho cercato di rispettarli, e ai miei figli ora è stata somministrata una doppia dose di vaccino e non conosco gli effetti collaterali a lungo termine”, ha detto Iserloth. “[…] È inaccettabile e negligente, completamente negligente da parte loro”.

Ricoveri COVID in aumento tra i completamente vaccinati

Le ospedalizzazioni e le visite al pronto soccorso del COVID sono in aumento tra le persone che sono completamente vaccinate, secondo il dottor Anthony Fauci, direttore del National Institue for Allergy and Infectious Diseases.

“Quello che stiamo iniziando a vedere ora è un aumento delle ospedalizzazioni tra le persone che sono state vaccinate ma che non hanno fatto il booster”, ha detto martedì Fauci. “È una proporzione significativa, ma non la maggioranza in assoluto”.

In un briefing del team di risposta COVID-19 della Casa Bianca mercoledì, Fauci ha sottolineato l’importanza dei vaccini e ha evidenziato quanto bene funzionino. Allo stesso dibattito, il direttore del CDC Walensky ha riferito di un declino nell’efficacia del vaccino tra gli anziani e i residenti delle strutture di assistenza a lungo termine, molte delle quali sono state le prime ad avere diritto alle vaccinazioni lo scorso inverno.

L’attuale tasso di sette giorni di ricoveri ospedalieri per il COVID-19 è di circa 5.300 al giorno, secondo il CDC.

Non è chiaro quanti ricoveri siano casi accresciuti, dato che l’agenzia ha smesso di segnalare i ricoveri tra persone completamente vaccinate e il suo sito web mostra i dati solo fino al 28 agosto.

Il CDC ammette di non tenere traccia dei dati sull’immunità naturale

In risposta a una istanza del Freedom of Information Act (FOIA, Legge sulla libertà di Informazione), il CDC ha detto che non ha alcun record di un individuo precedentemente infettato da COVID-19 che si reinfetta o trasmette il virus ad altri — perché l’agenzia non raccoglie quei dati.

L’istanza FOIA, Il documento, presentato il 2 settembre dall’avvocato Aaron Siri dello studio legale Siri & Glimstad per conto dell’Informed Consent Action Network, cercava documenti che riflettessero qualsiasi caso documentato di un individuo (1) a cui non è mai stato somministrato il vaccino anti-COVID-19; (2) è stato infettato dal COVID-19 una volta, è guarito e poi, più avanti, si è infettato di nuovo; e (3) ha trasmesso il SARS-CoV-2 ad un’altra persona durante il periodo in cui era stato infettato nuovamente.

Il CDC ha risposto il 5 novembre, affermando:

“Una ricerca nei nostri archivi non ha rivelato alcun documento relativo alla sua richiesta. Il Centro Operativo di Emergenza del CDC (EOC) ha comunicato che queste informazioni non vengono raccolte”.

Secondo Siri, la rivelazione che il CDC non raccoglie dati su persone che hanno acquisito l’immunità naturale al virus solleva domande sugli obblighi di vaccinazione, in particolare su come il governo o i datori di lavoro possano rendere obbligatori i vaccini per persone che potrebbero non averne bisogno e che potrebbero essere a un rischio maggiore della media di andare incontro a una reazione avversa alla somministrazione del vaccino.

Children’s Health Defense chiede a chiunque abbia avuto una reazione avversa, a qualsiasi vaccino, di fare una segnalazione seguendo questi tre punti.