Un blocco di 80.000 pagine di documenti relativi al vaccino COVID-19 di Pfizer-BioNTech, rilasciata dalla Food and Drug Administration (FDA, l’Agenzia federale per gli alimenti e i farmaci) degli Stati Uniti, fa luce sulle ampie sperimentazioni Pfizer in Argentina, comprese le dimensioni insolitamente grandi delle sperimentazioni e sulla storia di un partecipante alla sperimentazione la cui reazione al vaccino è “scomparsa”.

Il caso di Augusto Roux in Argentina suggerisce che, in almeno un caso, un partecipante alla sperimentazione i cui sintomi erano stati determinati come collegati al vaccino anti COVID-19 è stato in seguito elencato, nei registri ufficiali, come se avesse avuto eventi avversi non correlati alla vaccinazione.

Le sperimentazioni sul vaccino in Argentina sembrano inoltre aver trascurato gli eventi avversi subiti da altri partecipanti alla sperimentazione e il potenziale collegamento tra gli eventi avversi e il vaccino.

Il 2 maggio la FDA ha rilasciato l’ultima serie di documenti relativi all’autorizzazione all’uso di emergenza del vaccino Pfizer, come parte di un programma di desecretazione ordinato dal tribunale e derivante da una richiesta accelerata in base alla Legge per la libertà di informazione (Freedom of Information Act, FOIA) presentata nell’agosto 2021.

Come riportato in precedenza da The Defender, i documenti includevano i moduli di segnalazione dei casi (CRF) dalle sperimentazioni sul vaccino anti COVID della Pfizer negli Stati Uniti e il “terzo rapporto intermedio” delle sperimentazioni condotte da BioNTech in Germania, entrambi i quali elencano gli eventi avversi subiti dai partecipanti agli studi statunitensi e tedeschi.

Molti di questi eventi avversi sono stati indicati come “non correlati” ai vaccini, anche nei casi in cui i pazienti erano sani o comunque non avevano precedenti medici legati alle lesioni subite.

La storia del “paziente scomparso” diventa di pubblico dominio

Diversi blogger e investigatori online hanno messo in discussione vari aspetti della sperimentazione argentina del vaccino, sottolineando che il numero di partecipanti alla sperimentazione argentina era sproporzionato rispetto a quello di altre sperimentazioni, tipicamente più piccole, condotte in altre località di diversi Paesi.

Hanno inoltre sottolineato il gran numero di partecipanti che sembravano essere stati reclutati nella sperimentazione in un tempo straordinariamente breve e hanno notato i legami tra una delle figure chiave della sperimentazione argentina con i produttori di vaccini, Big Pharma e la Fondazione Bill & Melinda Gates.

L’elevato numero di partecipanti alla sperimentazione argentina potrebbe essere legato al fatto che la sperimentazione pare si sia svolta contemporaneamente in 26 ospedali.

L’elevato numero di partecipanti è rivelato in un altro dei documenti rilasciati questo mese, dove a pagina 2.245 inizia l’elenco dei partecipanti randomizzati al sito di sperimentazione 1231, mentre a pagina 4.329 inizia l’elenco dei partecipanti al sito di sperimentazione 4444.

La denominazione sito 1231 si riferisce alla sede principale della sperimentazione mentre 4444 (pagina 24) si riferisce molto probabilmente ai vari ospedali che hanno partecipano alla sperimentazione al di fuori della sede principale.

Commentando la rivelazione, il blogger David Healy ha scritto:

“Sono stati arruolati circa 5.800 volontari, la metà dei quali ha ricevuto il vaccino attivo. Si tratta di una cifra quasi 4 volte superiore a quella del secondo centro in ordine di grandezza di questa sperimentazione.

“Sorprendentemente, 467 medici sono stati arruolati in modo quasi istantaneo e formati come assistenti ricercatori nella sperimentazione”.

In totale, 4.501 pazienti hanno partecipato alle sperimentazioni argentine, pari al 10% di tutti i partecipanti delle sperimentazioni Pfizer nel mondo.

Al momento della stesura del presente articolo non sembrano essere state rilasciate informazioni complete sugli eventi avversi verificatisi durante questo ampio studio in Argentina.

Tuttavia, l’esperienza di Roux è diventata pubblica.

Roux, spesso definito il paziente “scomparso”, si era offerto volontario per lo studio (numero di volontario 12312982) e ha ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer il 21 agosto 2020.

Secondo Healy, Roux “ha avuto dolore e gonfiore al braccio subito dopo l’iniezione. Più tardi, quel giorno, ha avuto nausea, difficoltà a deglutire e si sentiva come se avesse i postumi di una sbornia”.

Dopo una serie di sintomi, Roux – durante una visita della sperimentazione clinica il 23 agosto 2020 – è stato classificato come soggetto con “effetto avverso di grado 1 di tossicità”.

Ciononostante, ha ricevuto la seconda dose il 9 settembre 2020.

Secondo Healy:

“Mentre tornava a casa in taxi, ha iniziato a sentirsi male. Alle 19,30 aveva il fiato corto, un dolore bruciante al petto ed era estremamente stanco. Si è sdraiato sul letto e si è addormentato. Si è svegliato alle 21,00 con nausea e febbre (38-39 C) e non è riuscito ad alzarsi dal letto a causa della stanchezza.

“Nei due giorni successivi, riferisce di avere febbre alta (41 C) e di sentirsi delirante.

“L’11 settembre è riuscito ad alzarsi dal letto e ad andare in bagno quando ha osservato che la sua urina era scura (come la Coca-Cola). Si sentiva come se il cuore si fosse dilatato, ha avuto un’improvvisa mancanza di respiro, è caduto ed è rimasto a terra privo di sensi per circa 3 ore.

“Una volta riavutosi, si sentiva stanco, strano, aveva un battito cardiaco elevato al minimo movimento e le vertigini quando cambiava posizione. Aveva un dolore al petto che si irradiava al braccio sinistro e alla schiena”.

Il 12 settembre 2020, Roux è stato ricoverato all’Ospedale Alemán, dove è rimasto per due giorni. Inizialmente si pensava che fosse affetto da COVID-19, ma è risultato negativo al virus. Inoltre i suoi sintomi non corrispondevano a quelli di una polmonite virale.

Dopo una serie di radiografie, TAC ed esami delle urine, Roux è stato dimesso il 14 settembre 2020, dopo la diagnosi di una reazione avversa – nello specifico, un inequivocabile versamento pericardico – al vaccino contro il coronavirus (alta probabilità), secondo il rapporto della dimissione.

Il medico che ha alterato la documentazione di Roux aveva legami con Gates, NIH e Big Pharma

Tuttavia, il 17 settembre, il dottor Fernando Polack, ricercatore principale della Pfizer per le sperimentazioni in Argentina, secondo un documento Pfizer rilasciato nel dicembre 2021, ha riportato nella cartella clinica di Roux che il suo “ricovero non era legato al vaccino”.

Anche dopo il congedo di Roux, le sue difficoltà di salute sono continuate. Come riportato da Healy:

“Il 13 novembre [2020], aveva IgG e IgM SARS COV-2 negative (tecnica QML), il che è insolito dopo il vaccino.

“Il 24 febbraio 2021, un’ecografia epatica ha mostrato un grado di anomalia minore. Nel marzo 2021 e nel febbraio 2022 gli enzimi epatici rimanevano anormali”.

Alla fine, Roux ha perso 14 chili nel giro di tre o quattro mesi e ha continuato a soffrire di febbre e dispnea per diversi mesi dopo.

Polack, che ha riportato che il ricovero di Roux non era correlato alla vaccinazione, è noto per i suoi stretti legami con vari produttori di vaccini, aziende farmaceutiche e la Fondazione Bill & Melinda Gates.

Per esempio, è indicato come autore principale di un articolo del 31 dicembre 2020 del New England Journal of Medicine (NEJM) sulla presunta efficacia del vaccino anti COVID-19 della Pfizer.

Secondo Healy, Polack sembra essere anche il fondatore di iTRIALS, una società di gestione di siti di sperimentazione, e di un’altra organizzazione situata nella stessa sede fisica, la Fundación INFANT.

Healy ha scritto:

“Quando la COVID ha colpito l’Argentina, [Polack] e la sua Fundación hanno partecipato ad una sperimentazione di plasma autoimmune, prelevato da pazienti guariti dalla COVID, somministrato a pazienti che avevano recentemente contratto la malattia.

“Nel maggio 2020 ha ipotizzato che questo avrebbe reso la COVID come un normale raffreddore e che la Fondazione Gates avrebbe offerto un sostegno finanziario. Ha utilizzato conferenze stampa di alto profilo per diffondere il suo messaggio entusiasmante”.

La conclusione dello studio pubblicato sul NEJM in seguito allo studio sul plasma recita:

“Finanziato dalla Bill and Melinda Gates Foundation e dalla Fundación INFANT Pandemic Fund; numero della Dirección de Sangre y Medicina Transfusional del Ministerio de Salud, PAEPCC19, numero della Plataforma de Registro Informatizado de Investigaciones en Salud, 1421, e numero di ClinicalTrials.gov, NCT04479163”.

Secondo Healy, “[una] successiva revisione sistematica e meta-analisi non ha confermato questi risultati, rilevando “seri problemi di imprecisione””.

Healy ha sottolineato che Polack, nella sua dichiarazione al NEJM, non ha indicato alcun conflitto di interessi o interesse finanziario nella sperimentazione del vaccino anti COVID-19 in Argentina, ma:

“Polack ha riportato sovvenzioni da Novavax e compensi personali da Janssen, Bavarian Nordic A/S, Pfizer, Sanofi, Regeneron, Merck, Medimmune, Vir Bio[technology], Ark Bio, Daiichi Sankyo al di fuori del lavoro presentato.

“Almeno otto di queste aziende sono impegnate nella ricerca sul vaccino contro l’RSV nei bambini e nelle donne in gravidanza. Polack ha parlato di un vaccino combinato RSV, influenza e COVID”.

E, in relazione al rapporto di Polack con la Fondazione Bill & Melinda Gates, Healy ha riferito:

“[Polack] non menziona nemmeno il suo ampio coinvolgimento finanziario con la Fondazione Bill & Melinda Gates. Questa organizzazione sostiene le sperimentazioni industriali sui vaccini, compresi quelli anti Covid e RSV. Polack è fortemente coinvolto nella sperimentazione e nella ricerca sull’RSV attraverso la Fundación INFANT di Buenos Aires, sponsorizzata da Gates.

“Gates ha investito 82.553.834 dollari nel vaccino ResVax della Novavax contro l’RSV, che si è dimostrato inefficace negli studi clinici sulle donne in gravidanza”.

La biografia dello stesso Polack, riportata in una conferenza medica del 2017, afferma che “il suo lavoro è finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, dai National Institutes of Health [NIH], dal Thrasher Research Fund, dalla Optimus Foundation e da altre organizzazioni internazionali”.

Nello stesso anno, Polack ha testimoniato a una riunione del Comitato consultivo per i vaccini e i prodotti biofarmacologici correlati (VRBPAC) dell’FDA, dove “ha riconosciuto di avere interessi finanziari o relazioni professionali con alcune delle aziende interessate identificate per questa riunione, in particolare Janssen [produttore del Vaccino anti COVID Johnson & Johnson], Novavax e Bavarian Nordic”.

Secondo il Dr. Joseph Mercola, Polack “è anche consulente del Comitato Consultivo per i Vaccini e i Prodotti Biofarmacologici Correlati (VRBPAC) della Food and Drug Administration degli Stati Uniti” e “professore aggiunto presso la Vanderbilt University del Tennessee”.