Oggi Children’s Health Defense (CHD) ha intentato un’azione legale presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia contro i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) per ottenere documenti relativi al monitoraggio della sicurezza dei vaccini anti COVID-19 fatto dall’agenzia attraverso il database Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS, Sistema di segnalazione degli eventi avversi da vaccino).

Nella causa si sostiene che il CDC ha violato le disposizioni del Freedom of Information Act (FOIA, Legge sulla libertà di informazione) non rispondendo alle richieste di CHD di fornire analisi chiave delle segnalazioni contenute nel database sulla sicurezza dei vaccini e nelle comunicazioni intra- e inter-agenzia su tali segnalazioni.

CHD ha presentato le richieste FOIA nell’estate del 2022.

L’agenzia aveva detto che le informazioni richieste sarebbero state fornite entro dicembre dello scorso anno, ma i documenti non sono mai stati consegnati.

CHD chiede al tribunale di ordinare il rilascio dei documenti richiesti, ai sensi della FOIA.

Mary Holland, presidente e consigliere generale di CHD, ha spiegato a The Defender l’importanza della causa:

“Il CDC continua a chiedere al pubblico americano di credere che le iniezioni anti COVID siano sicure, senza fornire le prove. La nostra azione legale richiede che il CDC ci fornisca dati concreti a sostegno delle sue affermazioni. Nessuno dovrebbe credere alla sicurezza dei vaccini per fede”.

Analisi CDC dei dati VAERS

Il CDC e la Food and Drug Administration degli Stati Uniti (FDA, Agenzia federale per gli alimenti e i farmaci) gestiscono congiuntamente il VAERS, un database che consente agli operatori sanitari e ad altri soggetti di segnalare le lesioni correlate ai vaccini.

Anche se le segnalazioni al VAERS di eventi avversi non provano la causalità, il CDC considera il VAERS un “sistema di allarme precoce” fondamentale per individuare schemi insoliti o inaspettati di segnalazioni di eventi avversi che possono segnalare problemi di sicurezza di un determinato vaccino.

Secondo le “Procedure operative standard” (SOP, acronimo di Standard Operating Procedures) per l’anti COVID-19, co-sponsorizzate dal VAERS e datate 29 gennaio 2021, il CDC e la FDA avrebbero coordinato il monitoraggio di “potenziali nuovi problemi di sicurezza per i vaccini anti COVID-19” eseguendo la sorveglianza VAERS di routine.

Ciascuna agenzia avrebbe utilizzato un approccio standard diverso nello studio dei dati per individuare potenziali segnali di sicurezza.

Il CDC avrebbe eseguito l’estrazione di dati sul rapporto proporzionale (PRR, acronimo di proportional reporting ratio) su base settimanale o in base alle necessità. Il PRR doveva mettere a confronto le segnalazioni di specifici eventi avversi subiti dopo la somministrazione di vaccino a mRNA Moderna o Pfizer con le segnalazioni fatte dopo la somministrazione di qualsiasi altro vaccino per vedere se vi è un’indicazione che i vaccini anti COVID-19 a mRNA causano più eventi avversi rispetto ai vaccini generalmente considerati sicuri dal CDC.

Le SOP prevedevano che l’FDA effettuasse una revisione manuale approfondita bisettimanale degli eventi avversi gravi e un’estrazione dei dati tramite la metodologia empirica bayesiana (EB) ,la quale utilizza un metodo statistico diverso per confrontare gli eventi avversi relativi al vaccino anti COVID-19 con quelli relativi ai vaccini non COVID-19 al fine di identificare segnali di sicurezza.

Secondo il CDC, se queste forme di estrazione di dati sollevano un segnale di sicurezza, le agenzie effettuano ulteriori analisi per confermare se l’evento avverso è stato causato dal vaccino e quei dati vengono condivisi con il pubblico.

Entrambe le agenzie non hanno reso pubblici i dati.

Il mese scorso CHD ha intentato una causa federale contro la FDA per ottenere i documenti relativi alla sua estrazione dei dati tramite la metodologia empirica bayesiana, ha riferito The Defender.

Nel caso di oggi, CHD ha fatto due richieste.

La prima richiesta riguarda i registri di tutti i PRR condotti dal CDC in relazione all’anti COVID-19 dal 1° ottobre 2021 a oggi, insieme a tutte le comunicazioni all’interno del CDC e con la FDA sui risultati dei PRR e sulle indagini di follow-up richieste dalle SOP in relazione a tali risultati.

La seconda richiesta riguarda gli avvisi giornalieri via e-mail degli appaltatori VAERS assunti dal CDC, che elencano i numeri di identificazione di tutti gli eventi avversi di particolare interesse, ovvero gli eventi che richiedono ulteriori indagini.

Dichiarazioni contraddittorie del CDC sul suo monitoraggio del VAERS

Dall’anno scorso, il CDC ha rilasciato una serie di dichiarazioni contraddittorie a The Epoch Times e CHD in merito al monitoraggio in corso del database VAERS.

Nel giugno 2022, il CDC ha comunicato a CHD che “non sono stati condotti PRR da parte del CDC” e che l’estrazione dei dati non rientra nelle competenze dell’agenzia.

Questo nonostante il documento sulle SOP datato 29 gennaio 2021 prevedesse che il CDC e la FDA avrebbero iniziato l’analisi dei dati in corso.

Poi, nel luglio 2021, il CDC ha dichiarato a The Epoch Times di aver effettivamente eseguito i PRR fin dal gennaio 2021 e di continuare a farlo.

Due mesi dopo, il CDC ha cambiato nuovamente versione. Questa volta ha dichiarato a The Epoch Times di aver effettuato l’analisi dei PRR per un periodo di quattro mesi, dal 25 marzo 2022 al 31 luglio 2022.

Il 25 marzo 2022 era esattamente tre giorni dopo che CHD aveva inviato un’e-mail al CDC menzionando la sua richiesta FOIA a cui non era stato dato seguito, in cui si richiedeva l’analisi dei PRR.

In quell’occasione, il CDC ha anche affermato che i risultati dei PRR erano “generalmente coerenti” con l’estrazione empirica bayesiana che le SOP indicavano sarebbe stata effettuata dalla FDA e che non aveva rivelato alcun segnale di sicurezza inatteso.

“Poiché si tratta di una tecnica di estrazione di dati più solida, il CDC continuerà a fare affidamento sull’estrazione di dati EB in questo momento”, ha dichiarato il portavoce del CDC a The Epoch Times.

Nel gennaio 2023, The Epoch Times ha riferito che il CDC gli ha fornito alcune delle analisi PRR condotte tra marzo e luglio 2022. Il CDC ha condiviso un’analisi complessiva dei PRR di tutti gli eventi segnalati dal 14 dicembre 2020 al 29 luglio 2022.

Tuttavia, ha condiviso solo l’analisi settimanale di tre settimane, quelle del 15, 22 e 29 luglio 2022. Non è chiaro se il CDC abbia effettuato delle analisi durante altre settimane o se non abbia mai effettuato le analisi continue previste dalle SOP.

L’analisi ha rivelato centinaia di segnali di sicurezza, compresi segnali relativi a condizioni gravi come la coagulazione del sangue nei polmoni, l’emorragia intermestruale, la mancanza di ossigeno al cuore e persino la morte.

Il CDC ha ammesso di aver fornito informazioni false sulla sorveglianza del vaccino anti COVID-19, affermando in modo impreciso di aver condotto un certo tipo di analisi più di un anno prima di averlo effettivamente fatto.

Tuttavia, date le dichiarazioni contraddittorie, non è chiaro quali analisi di sorveglianza il CDC abbia effettivamente effettuato e quando le abbia effettuate. L’accesso a queste informazioni rivelerebbe quando il CDC è venuto a conoscenza dei segnali di sicurezza relativi al vaccino anti COVID-19.

La richiesta FOIA di CHD chiede tutti questi documenti per chiarire questa tempistica.

Il CDC aveva previsto un picco di segnalazioni VAERS con il vaccino anti COVID

Nonostante i funzionari sanitari e le riviste scientifiche abbiano sminuito o negato l’importanza del VAERS durante la pandemia, il CDC afferma nelle SOP che si tratta di un “sistema di prima linea per monitorare la sicurezza dei vaccini autorizzati per l’uso negli Stati Uniti”.

Le informazioni rivelate attraverso le richieste FOIA dimostrano che il CDC aveva previsto un picco di segnalazioni al VAERS quando sono stati rilasciati i nuovi vaccini e ha speso milioni di dollari per assumere appaltatori per elaborare i dati. Le comunicazioni con questi appaltatori fanno parte della causa di CHD in base alla Legge per la libertà di informazione.

Una richiesta FOIA ha portato alla rivelazione, alla fine di agosto 2020, del fatto che il CDC aveva stipulato un contratto con General Dynamics per gestire le segnalazioni VAERS relative ai vaccini anti COVID-19. Il contratto prevedeva fino a 1.000 segnalazioni al giorno, di cui fino al 40% di natura grave, ha riferito Josh Guetzkow. Il valore del contratto annuale era di 9,45 milioni di dollari.

“Ciò significa che diversi mesi prima dell’EUA (Autorizzazione all’uso in emergenza) [emergency use authorization] di qualsiasi vaccino anti COVID, il CDC aveva previsto un aumento fino al 600% del numero medio annuale di segnalazioni al VAERS rispetto agli ultimi anni, con un tasso di segnalazioni gravi 8 volte superiore”, ha affermato Guetzkow nel suo rapporto.

Nel marzo 2021 il contratto è stato modificato per elaborare i rapporti arretrati presentati fino al 28 febbraio, per un importo aggiuntivo di 21,5 milioni di dollari. Il CDC ha inoltre stipulato un contratto con Eagle Health Analytics per l’assistenza all’elaborazione, per un importo aggiuntivo di 6 milioni di dollari.

Sebbene altre informazioni finanziarie sugli importi in dollari associati ai contratti siano state oscurate, Guetzkow ha stimato che il CDC abbia versato agli appaltatori almeno 40 milioni di dollari in due anni per elaborare i dati VAERS.

Ogni venerdì, il VAERS pubblica le segnalazioni di reazioni avverse al vaccino a partire da una data specifica. Le segnalazioni inviate al VAERS richiedono ulteriori indagini prima che si possa confermare una relazione causale. Storicamente, è stato dimostrato che il VAERS riporta solo l’1% degli effettivi eventi avversi ai vaccini.

Al 3 febbraio 2023, tra il 14 dicembre 2020 e il 3 febbraio 2023, erano state inviate al VAERS un totale di 1.517.779 segnalazioni di eventi avversi a seguito di vaccinazioni anti COVID-19.

I dati comprendono un totale di 34.270 segnalazioni di decessi e 279.669 lesioni gravi, compresi i decessi, nello stesso periodo di tempo.

Al 21 ottobre 2022 erano state registrate in totale 21.954 segnalazioni di eventi avversi in seguito al nuovo richiamo bivalente anti COVID-19. I dati comprendono un totale di 173 decessi e 1.458 lesioni gravi. All’8 febbraio, 52,5 milioni di persone avevano ricevuto la dose di richiamo bivalente aggiornata.

Dei 31.696 decessi segnalati, 21.479 sono attribuiti al vaccino anti COVID-19 Pfizer, 9.638 al vaccino Moderna, 2.944 a quello di Johnson & Johnson (Janssen) e 18 al Novavax, secondo quanto riportato da più fonti, tra cui Albert Benavidas, un analista di dati che gestisce il sito VaersAware.com.

Aggiornato: Questo articolo è stato aggiornato per includere informazioni che mostrano che sono stati segnalati 18 decessi in seguito alla somministrazione del vaccino Novavax.