I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno rilasciato oggi nuovi dati che mostrano che tra il 14 dicembre 2020 e il 4 marzo 2022 sono state presentate al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) un totale di 1.168.894 segnalazioni di eventi avversi in seguito ai vaccini anti COVID. Il VAERS è il sistema principale, finanziato dal governo, per la segnalazione degli eventi avversi da vaccino negli Stati Uniti.

I dati includevano un totale di 25.158 segnalazioni di morte – un aumento di 331 rispetto alla settimana precedente – e 203.888 segnalazioni di lesioni gravi, inclusi i decessi, durante lo stesso periodo di tempo – in aumento di 3.557 rispetto alla settimana precedente.

Escludendo le “segnalazioni straniere” al VAERS, 783.282 eventi avversi, compresi 11.505 decessi e 75.286 lesioni gravi, sono stati segnalati negli Stati Uniti tra il 14 dicembre 2020 e il 4 marzo 2022.

Le segnalazioni provenienti da fonti estere sono segnalazioni che le filiali estere inviano ai produttori di vaccini statunitensi. Secondo le normative della Food and Drug Administration (FDA, Agenzia federale per il Controllo degli Alimenti e dei Medicinali degli Stati Uniti) se un produttore viene informato di una segnalazione proveniente da una fonte estera che descrive una reazione avversa che non solo è grave ma non appare sull’etichettatura del prodotto, il produttore è tenuto a inviare la segnalazione al VAERS.

Degli 11.505 decessi segnalati negli USA al 4 marzo, il 17% si è verificato entro 24 ore dalla vaccinazione, il 22% entro 48 ore dalla vaccinazione e il 60% si è verificato in persone che hanno avuto un inizio dei sintomi entro 48 ore dalla vaccinazione.

Negli Stati Uniti, al 4 marzo erano state somministrate 554 milioni di dosi di vaccino COVID, tra cui 327 milioni di dosi della Pfizer, 209 milioni di dosi della Moderna e 18 milioni di dosi della Johnson & Johnson (J&J).

Dal rilascio dei dati VAERS del 4/3/2022

Ogni venerdì, il VAERS pubblica le segnalazioni degli eventi avversi causati dai vaccini a partire da una data specifica. Le segnalazioni inviate al VAERS richiedono ulteriori indagini prima che si possa confermare una relazione causale. Storicamente, è stato dimostrato che il VAERS riporta solo l’1% degli effettivi eventi avversi da vaccino.

I dati VAERS statunitensi dal 14 dicembre 2020 al 4 marzo 2022 per i bambini dai 5 agli 11 anni mostrano:

La morte più recente riguarda un bambino di 7 anni (VAERS I.D. 2152560) di Washington D.C., (distretto della Columbia) che è deceduto 13 giorni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti COVID-19 della Pfizer quando è andato in shock anafilattico e ha subito un arresto cardiaco. Ogni tentativo di rianimazione è fallito ed è deceduto al Pronto Soccorso.

Il CDC usa una definizione di caso ristretta di “miocardite”, che esclude i casi di arresto cardiaco, gli ictus ischemici e le morti dovute a problemi cardiaci che si verificano prima di poter arrivare al pronto soccorso.

I dati VAERS degli Stati Uniti dal 14 dicembre 2020 al 4 marzo 2022 per i ragazzi dai 12 ai 17 anni mostrano:

La morte più recente riguarda un ragazzo di 14 anni (VAERS I.D. 2148498) che ha avuto un aneurisma cerebrale che lo ha portato alla morte il giorno dopo la ricezione della prima dose di vaccino anti COVID Pfizer.

  • 69 segnalazioni di anafilassi tra i ragazzi dai 12 ai 17 anni in cui la reazione è stata pericolosa per la vita, ha richiesto un trattamento o ha portato alla morte – con il 96% dei casi attribuiti al vaccino della Pfizer.
  • 650 segnalazioni di miocardite e pericardite con 631 casi attribuiti al vaccino della Pfizer.
  • 161 segnalazioni di disturbi della coagulazione del sangue, con tutti i casi attribuiti a Pfizer.

I dati VAERS statunitensi dal 14 dicembre 2020 al 4 marzo 2022, per tutti i gruppi di età combinati, mostrano:

Lo studio del CDC conclude che gli eventi avversi del vaccino anti COVID sono “lievi”.

Uno studio finanziato dal CDC e pubblicato lunedì su The Lancet ha concluso che la maggior parte degli eventi avversi legati al vaccino COVID segnalati durante i primi sei mesi dal lancio negli Stati Uniti erano “lievi e di breve durata”, nonostante le migliaia di morti segnalate al VAERS.

Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati catturati tra il 14 dicembre 2020 e il 14 giugno 2021 da VAERS e v-safe, entrambi supervisionati dal CDC. Durante il periodo dello studio sono state somministrate quasi 300 milioni di dosi di vaccini anti COVID.

Gli autori hanno scoperto che dei 340.522 eventi avversi segnalati al VAERS, 27.023 (8%) erano gravi, 4.496 erano decessi. Gli autori hanno detto che la causa dell’aumento della segnalazione dei decessi durante i primi giorni dopo la vaccinazione potrebbe rappresentare un “bias di segnalazione”.

Gli autori hanno suggerito che i decessi che si verificano subito dopo la vaccinazione avevano più probabilità di essere segnalati rispetto a quelli che si verificano più tardi. Questo, credono, è il motivo per cui il numero di morti si avvicina asintoticamente a zero man mano che passa più tempo dalla vaccinazione.

Jessica Rose, Ph.D., ha cercato di duplicare i risultati degli autori del Lancet attraverso la sua analisi indipendente dei dati VAERS. Nonostante il filtraggio del database utilizzando tre diverse date, Rose non è stata in grado di duplicare i risultati dello studio del Lancet.

Il surgeon general della Florida rompe con il CDC e raccomanda di non inoculare i bambini sani

Il surgeon general della Florida lunedì ha detto che emetterà una guida che raccomanda formalmente di non vaccinare contro la COVID i bambini sani. La Florida è il primo stato a rompere con la guida ufficiale del CDC, che raccomanda la vaccinazione a tutti i bambini sopra i 5 anni.

Il dottor Joseph Ladapo ha fatto l’annuncio durante una tavola rotonda, ospitata dal governatore Ron DeSantis, in cui medici e altri esperti della salute hanno criticato il CDC e le politiche del governo, compresi gli obblighi per le mascherine e i lockdown, che hanno detto essere inefficaci e dannosi.

Ladapo e DeSantis hanno detto che la nuova guida ha a che fare con i dubbi persistenti sui potenziali rischi per la salute dei vaccini per i giovani e il fatto che i bambini sono in una categoria a basso rischio per la COVID grave.

I vaccini anti COVID possono potenziare la malattia

I vaccini anti COVID possono causare un potenziamento della malattia perché mirano a una vecchia versione del coronavirus, ha detto all’Epoch Times il dottor Robert Malone in una recente intervista.

“I dati mostrano che la vaccinazione può effettivamente aumentare il rischio di essere infettati dalla versione Omicron di questo virus”, ha detto Malone, riferendosi a come in alcune aree, tra cui la Scozia e la Nuova Zelanda, i pazienti ricoverati con COVID hanno più probabilità di aver ricevuto un vaccino anti COVID.

I regolatori dei farmaci statunitensi hanno identificato le malattie potenziate associate al vaccino (VAED) come un “importante rischio potenziale” dei vaccini anti COVID, insieme alla malattia respiratoria potenziata.

Alcuni eventi avversi riportati dopo la vaccinazione anti COVID “potrebbero indicare” delle VAED, secondo un team del CDC.

VAED si riferisce alla malattia “risultante dall’infezione in individui [dal sistema immunitario] preparato tramite risposte immunitarie non protettive contro i rispettivi virus esistenti in natura,” hanno detto l’anno scorso i ricercatori.

“Dato che queste risposte potenziate sono innescate da tentativi falliti di controllare il virus infettante, una VAED tipicamente si presenta con sintomi relativi all’organo bersaglio del patogeno dell’infezione”, hanno aggiunto.

Ricercatore di vaccini sviluppa acufeni dopo l’iniezione anti COVID e chiede ulteriori studi

Il dottor Gregory Poland, direttore del gruppo di ricerca sui vaccini della Mayo Clinic a Rochester, Minnesota, ha sviluppato un grave acufene, o ronzio nell’orecchio, dopo la seconda dose di un vaccino anti COVID.

“È stato come se qualcuno mi avesse improvvisamente fischiato all’orecchio con un fischietto per cani”, ha detto Poland a MedPage Today. “Continua in modo costante”.

Poland ha poi ricevuto una dose di richiamo, dopo la quale il suo acufene è scomparso per un po’, per poi tornare con un tono leggermente più alto. Poland si è reso conto che la sua vita potrebbe non essere più la stessa e dice di aver ricevuto e-mail da persone di tutto il mondo che lottano con la stessa condizione al punto che stanno considerando di togliersi la vita.

Poland, che si è dichiarato un sostenitore dei vaccini anti COVID, crede che ci possano essere decine di migliaia di persone colpite negli Stati Uniti e sta chiedendo che vengano fatte altre ricerche per fornire aiuto alle persone in disperato bisogno di soccorso.

Una donna del Michigan presenta un reclamo per la morte della madre legata al vaccino anti COVID

Tatum Strieter-Byron chiede al governo federale di risarcirla per la morte di sua madre, Sandra Jacobs, avvenuta in aprile. Un’autopsia ha confermato che Jacobs è morta per un disturbo della coagulazione del sangue causato dal vaccino COVID della J&J.

Strieter-Byron ha ricevuto lunedì la conferma che la sua richiesta al Countermeasures Injury Compensation Program (Programma di contromisure per i risarcimenti delle lesioni, CICP) era stata ricevuta. Il programma è stato istituito per dare alle aziende farmaceutiche una protezione di responsabilità generale per i danni causati dai loro vaccini anti COVID.

Nel 2020, il segretario deli Servizi umani e della salute degli Stati Uniti ha invocato il Public Readiness and Emergency Preparedness (PREP) Act (Legge per la pronta risposta alle emergenze pubbliche) e ha dichiarato la COVID-19 un’emergenza di salute pubblica, fornendo a J&J e ad altri produttori di vaccini anti COVID l’immunità dalle cause legali.

L’unica eccezione sotto il PREP Act è se un querelante può dimostrare che una morte, o una grave lesione fisica, legata al vaccino è stata causata da “cattiva condotta intenzionale”. Le protezioni, se non emendate o revocate, si estendono fino al 1 ottobre 2024.

Le richieste al CICP devono essere presentate entro un anno dalla data di vaccinazione.

Jacobs, 60 anni, ha ricevuto il vaccino monodose in una farmacia CVS l’8 aprile 2021, appena cinque giorni prima che le agenzie federali per la salute mettessero temporaneamente in pausa il vaccino per esaminare numerose segnalazioni di un disturbo grave e potenzialmente fatale della coagulazione del sangue.

Jacobs è morta il 21 aprile per “complicazioni di trombosi del seno venoso cerebrale”, un tipo di ictus causato dal vaccino.

Children’s Health Defense incoraggia chiunque abbia avuto una reazione avversa, a qualsiasi vaccino, a fare una segnalazione seguendo questi tre punti.