Nella mia vita professionale passata, probabilmente una decina di anni fa, avevo un cliente di nome Dr. Carlton Brown.

Brown, all’epoca, era amministratore delegato e co-innovatore di Immune Targeting Systems Ltd.

Era sempre piacevole lavorare con Carlton, perché condividiamo una certa curiosità per la scienza/conoscenza e un’ironia un po’ amara. A un certo punto scopro che Carlton è uno dei difensori della libertà terapeutica e si impegna per far conoscere i rischi dei vaccini a mRNA.

Fino all’e-mail che mi ha inviato all’inizio di questa settimana, non ne avevo idea.

Non è la prima volta che persone della mia “ex” vita professionale mi mandano e-mail per farmi sapere che sostengono quello che faccio.

In effetti, un ex collega che lavorava al Salk Institute negli anni ’80 mi ha scritto per esprimermi il suo sostegno questa settimana.

Queste e-mail mi sollevano sempre il morale, perché a volte questa sembra una lotta molto solitaria, anche se le persone che scrivono nella sezione commenti di questo Substack mi fanno sapere che Jill e io non siamo soli – e questa comunità spesso mi salva dalle mie lugubri riflessioni sullo stato del mondo.

Non ho idea di quanti scienziati e medici stiano silenziosamente, a volte segretamente, mettendo in discussione le politiche sanitarie pubbliche in questo Paese e a livello globale.

Ma so che i dissidenti della nuova normalità stanno lentamente trovando la loro voce e cominciano a parlare.

Ad ogni modo, Brown mi ha inviato un’e-mail chiedendomi di condividere questo documento con persone che potrebbero trovarlo utile.

Come scienziato professionista, Brown ha condotto un’analisi approfondita dei vaccini a mRNA e delle origini del virus e ha creato un “documento probatorio” (analisi) incredibilmente solido.

Di seguito è pubblicata la lettera aperta di Brown inviata al primo ministro e a tutti i ministri della Nuova Zelanda. Cliccate sul link per leggere e salvare la sua analisi completa per riferimenti futuri.

Lettera di Brown al primo ministro neozelandese

Ecco il testo integrale della lettera del dottor Brown:

Da: Dr. Carlton Brown

A: On. Jacinda Ardern, Primo Ministro, On. Andrew Little, Ministro della Salute, On. Dr. Ayesha Verrall, Ministro della Risposta COVID-19 e On. Peeni Henare e On. Aupito William Sio, Ministri Associati della Salute.

In questa lettera aperta e documento probatorio, condivido i risultati delle mie ricerche sui dati di sorveglianza e farmacovigilanza del vaccino anti COVID-19 del Ministero della Salute (MoH) e di governi d’oltreoceano, che indicano danni irreparabili indotti dal vaccino.

Inoltre, condivido prove importanti che il virus della SARS-CoV-2 ha avuto origine dalla ricerca di guadagno di funzione (gain-of-function), ricordandovi che non esistono prove dell’origine dal salto di specie animale-umana e sottolineo che la sua fonte potenziale era oltre i confini di Wuhan, in Cina.

Di seguito vengono presentate una serie di richieste di indagini legate a queste evidenze, tra cui i pregiudizi statistici evidenti nei tassi di casi di COVID-19 dei non vaccinati calcolati dal Ministero della Salute e da altre agenzie sanitarie.

Questi pregiudizi hanno essenzialmente tolto dalla vista del pubblico il segnale dell’efficacia negativa del vaccino.

Questo documento probatorio è fornito da un ex amministratore delegato/ricercatore di vaccini finanziato da capitali di rischio europei (“Vaccines for Mutating Viruses”), veterinario con 36 anni di esperienza nell’uso di vaccini e ricercatore privato. È supportato da 525 dati unici, citazioni scientifiche e di altro tipo.

Secondo le agenzie sanitarie di Nuova Zelanda, Inghilterra, Scozia e Canada e i dati di sorveglianza globale (da 77 nazioni), questi vaccini hanno fallito nel prevenire l’infezione da SARS-CoV-2 come inizialmente promesso.

L’efficacia negativa del vaccino e il fallimento del vaccino sono divenuti evidenti con l’emergere di ceppi antigenicamente distinti (ad esempio, Delta, Omicron).

Negli ultimi 30 anni, l’industria dei vaccini ha sperimentato il potenziamento anticorpo-dipendente (ADE) dell’infezione virale e la malattia associata al vaccino (VAED) con altri tre diversi coronavirus e i loro prototipi di vaccino a base di proteine spike, il che fornisce un contesto prevedibile ai risultati del mio studio.

Inoltre, i decessi e i ricoveri associati ai vaccini anti COVID-19, con il numero del lotto negli Stati Uniti nel corso di un anno, corrispondevano rispettivamente a 32x (Comirnaty 15,4x) e a 20x (Comirnaty 10,5x) di tutti i decessi e ricoveri associati al vaccino negli Stati Uniti.

Questi esiti avversi erano distribuiti in modo molto concentrato con dei picchi in particolari lotti di vaccino e sono stati associati a un piccolo numero di lotti inviati a un numero maggiore di stati degli Stati Uniti. Questi dati evidenziano l’urgente necessità di indagini da parte di enti normativi e sanitari degli Stati Uniti e di altri Paesi, prima di un uso esteso nella popolazione.

Esiste un enorme abisso tra la sicurezza e l’efficacia del vaccino sperimentate nel 2021-2022 e le falsificabili efficacia e sicurezza del 95% del vaccino, proclamate dai governi alla prima autorizzazione all’uso di emergenza del Comirnaty nel 2020 (USA). Questo documento esamina le carenze critiche in materia di farmacotossicologia e sicurezza clinica emerse nelle revisioni regolatorie d’oltreoceano.

Questo aiuta a spiegare perché Pfizer abbia poi faticato a gestire il volume di segnalazioni di eventi avversi di Comirnaty nei primi 90 giorni dopo il lancio. Si tratta di un dato insolito per un vaccino sicuro.

Sono evidenti numerosi meccanismi di potenziamento della malattia associati al vaccino, attraverso i quali le proteine spike del vaccino possono causare la malattia o esacerbare le comorbidità comuni agli esiti gravi della COVID-19.

Questi meccanismi mettono al centro dell’attenzione la furina e i recettori dell’enzima di conversione dell’angiotensina-2 (ACE2) regolati e le co-morbilità prevalenti nei tessuti e negli organi comuni a tutti e tre.

Allo stesso tempo, la proteina spike del virus SARS-CoV-2 fornisce alla furina il sito di clivaggio della furina, codificato in modo univoco, per la clivatura delle subunità S1 e S2 della furina e per la sua attivazione dell’infettività e della patogenicità mediate dal recettore ACE2.

Desta grave preoccupazione per la salute pubblica mondiale l’origine del SARS-CoV-2 da ricerca gain-of-function, come si evince dalla proteina spike del virus che incorpora caratteristiche di infettività umana e di aumento della patogenicità senza precedenti in natura, mentre la biologia sintetica vi ha lasciato le sue impronte.

Inoltre, non ci sono prove a sostegno di una zoonosi dal mercato di Wuhan Huanan perché non è mai stato identificato un progenitore del virus o un ospite animale. Ci sono due ragioni per attribuire alla SARS-CoV-2 un’origine da coronavirus creato tramite gain-of-function.

In primo luogo, l’efficacia negativa del vaccino evidenziata dai dati di sorveglianza COVID-19 dei governi potrebbe essere stata potenziata da un SARS-CoV-2 geneticamente modificato.

In secondo luogo, il mondo rimarrà vulnerabile a future pandemie se non c’è stato un rilascio accidentale da parte dell’Istituto di virologia di Wuhan.

Esistono almeno altre due potenziali origini del virus della SARS-CoV-2 oltre a Wuhan, una delle quali potrebbe coinvolgere una nazione membro dell’OMS, dei Five Eyes (Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e USA, NdT) e della NATO collegata all’Ucraina.

I finanziamenti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) e dei National Institutes of Health (NIH) alla EcoHealth Alliance (EHA, 69 milioni di dollari) e le sue connessioni, a un grado di distanza, sono stati presi in esame perché il leader della EHA ha condotto un tentativo fallito di coprire l’origine gain-of-function del virus della SARS-CoV-2.

L’EHA ha diretto la ricerca che ha modificato geneticamente i SARSr-CoV dei pipistrelli, che non potevano infettare gli esseri umani, in modo che potessero farlo. La richiesta di 14,2 milioni di dollari di finanziamento presentata dall’EHA al Dipartimento della Difesa nel 2018 mostrava l’intenzione di inserire un sito di clivaggio della furina ottimizzato per il codone (FCS) nei SARSr-CoV dei pipistrelli.

Tra le subunità S1 e S2 della proteina spike del SARS-CoV-2 si trova ora una doppietta di arginina codificata in modo unico, contenente FCS, che non ha precedenti nei virus conosciuti e potrebbe aver violato dei brevetti.

Oltre alle collaborazioni di lunga data con due epicentri di ricerca gain-of-function sui coronavirus negli Stati Uniti e in Cina, l’EHA ha stretto una collaborazione con Metabiota. L’investitore principale della Serie A di Metabiota era una società di investimento di proprietà di Hunter Biden.

Metabiota, finanziato dal Dipartimento della Difesa statunitense ha operato nei laboratori biologici del Pentagono in Ucraina e nei laboratori biologici finanziati dagli Stati Uniti in Camerun e ha effettuato ricerche sui coronavirus, e su virus del vaiolo delle scimmie, dell’influenza e dell’ebola.

Metabiota ha realizzato importanti contratti con i Dipartimenti della Difesa e della Sicurezza Nazionale in tutta l’Africa centrale, mentre il suo ruolo di sorveglianza nell’epidemia di Ebola in Sierra Leone nel 2014 ha creato notevoli controversie.

Vi si chiede di indagare:

  • (1) l’evidenza neozelandese e internazionale di efficacia negativa del vaccino, fallimento del vaccino e lotti di vaccino tossici,
  • (2) le distorsioni statistiche evidenti nei tassi di casi COVID-19 nei non vaccinati calcolati dal Ministero della Salute e da altre agenzie sanitarie, che hanno sostanzialmente eliminato il segnale di efficacia negativa del vaccino,
  • (3) il ruolo della vaccinazione anti COVID-19 nell’esacerbare le comorbilità più frequentemente associate agli esiti gravi della COVID-19,
  • (4) l’origine da ricerca gain-of-function del SARS-CoV-2, mentre a livello internazionale si sostiene un divieto globale punitivo alla ricerca gain-of-function, e
  • (5) la condotta dell’OMS durante la pandemia da COVID-19 legata ai sette punti critici descritti nella sezione 2.7.

Vi preghiamo di assicurarVi che i neozelandesi siano messi al corrente dei rischi per la salute che hanno recentemente acquisito per tutta la vita e che le linee guida per il consenso informato associate alla vaccinazione anti COVID-19 siano modificate con urgenza.

Si prega il governo di dare priorità alla ricerca clinica sul potenziamento dell’infezione virale dipendente dagli anticorpi COVID-19, sul potenziamento della malattia associata al vaccino e sull’imprinting antigenico nella popolazione neozelandese.

Grazie.

Cordiali saluti

Dr. Carlton Brown – BVSc [dottore in veterinaria, NdT] (1986, Massey University), MBA (1997, London Business School). Ex CEO e co-innovatore di Immune Targeting Systems Ltd (Regno Unito), “Vaccini per virus mutanti”.

Pubblicato originariamente sulla pagina Substack di Robert Malone.