Un gruppo di oltre 40 medici, paramedici e scienziati definisce il piano di vaccinazione dei bambini per il COVID del governo inglese “irresponsabile, immorale e non necessario.”

In una lettera aperta indirizzata all’Agenzia del farmaco inglese, il gruppo ha dichiarato che nessun minore di 18 anni deve essere vaccinato per il COVID perché le evidenze mostrano che il virus non pone quasi nessun rischio per i bambini e ragazzi in salute.

La lettera è stata scritta in risposta ai documenti trapelati dal servizio sanitario nazionale britannico che descrivono in dettaglio come le autorità sanitarie britanniche pianifichino di fare i vaccini COVID ai bambini oltre i 12 anni.

Secondo i documenti, bambini di soli 5 anni potrebbero essere vaccinati già a luglio – una mossa che il governo ha detto poter essere necessaria per mantenere bassi i casi di COVID mentre il paese riapre.

Gli autori della lettera dichiarano che il rischio di morte per COVID nei bambini sani è di 1 su 1,25 milioni. I vaccini per il COVID sono comunque correlati a ictus da trombosi venosa cerebrale in persone sotto i 40 anni — una scoperta che “ha portato alla sospensione della sperimentazione del vaccino Oxford-AstraZeneca sui bambini,” dichiarano gli autori.

La lettera dichiara che:

“I bambini e i ragazzi hanno una vita davanti e il loro sistema nervoso e immunitario sono ancora in fase di sviluppo, il che li rende potenzialmente più vulnerabili degli adulti agli effetti avversi.”

Leggi “COVID-19 Vaccinazioni pediatriche: Problemi di Sicurezza ed Etica — Lettera aperta dei medici inglesi alla D.ssa June Raine, Direttore Generale dell’Agenzia inglese per il farmaco, MHRA”:

Desideriamo notificarvi le nostre gravi preoccupazioni riguardo a tutte le proposte di somministrare i vaccini COVID-19 ai bambini. Documenti governativi trapelati di recente suggeriscono che il lancio del vaccino COVID-19 per i bambini sopra i 12 anni è già previsto per settembre 2021, e la possibilità che bambini di soli 5 anni vengano vaccinati in estate se la situazione dovesse peggiorare.

Siamo rimasti profondamente turbati nel sentire diversi rappresentanti del governo e del SAGE chiedere ai media che il lancio del vaccino COVID-19 sia “rivolto ai bambini il più velocemente possibile“. Il materiale didattico distribuito nelle scuole di Londra contiene domande emotivamente cariche oltre a inesattezze. Inoltre, è stato usato un linguaggio inquietante dai leader del sindacato degli insegnanti, che implica che la coercizione dei bambini ad accettare i vaccini COVID-19 attraverso la pressione dei pari nelle scuole doveva essere incoraggiata, nonostante il fatto che la coercizione ad accettare un trattamento medico è contro le leggi e le dichiarazioni internazionali e del Regno Unito. Una retorica come questa è irresponsabile e non etica, e incoraggia il pubblico a chiedere la vaccinazione dei minori con un prodotto ancora in fase di ricerca e di cui non si conoscono gli effetti a medio e lungo termine, contro una malattia che non presenta alcun rischio materiale per loro. Una sintesi delle nostre ragioni è resa qui di seguito e una spiegazione più dettagliata con riferimenti completi è disponibile.

Rischi e benefici nei trattamenti medici

I vaccini, come qualsiasi altro trattamento medico, comportano diversi rischi e benefici. Pertanto, dobbiamo considerare ogni prodotto individualmente per i suoi meriti, e specificamente per quali pazienti o sezioni di popolazione il rapporto rischio/beneficio sia accettabile. Per i vaccini COVID-19, i potenziali benefici sono chiari per gli anziani e le persone vulnerabili, tuttavia, per i bambini, l’equilibrio tra benefici e rischi può essere molto diverso. Stiamo sollevando queste preoccupazioni come parte di un dibattito informato, che è una parte vitale del corretto processo scientifico. Dobbiamo fare in modo che non si ripetano le tragedie del passato, che si verificano soprattutto quando i vaccini vengono immessi sul mercato in tutta fretta. Per esempio, il vaccino contro l’influenza suina, Pandemrix, lanciato dopo la pandemia del 2010, ha provocato più di mille casi di narcolessi, un danno cerebrale devastante, in bambini e adolescenti, prima di essere ritirato. Dengvaxia, un nuovo vaccino contro la Dengue, è stato somministrato ai bambini prima dei risultati completi della sperimentazione, e 19 bambini sono morti di un possibile potenziamento anticorpo-dipendente (ADE) prima che il vaccino venisse ritirato. Non dobbiamo rischiare di ripetere tutto questo con i vaccini COVID-19, che non solo avrebbe un impatto sui bambini e le famiglie colpite, ma avrebbe anche un effetto enormemente dannoso sulla diffusione delle vaccinazioni in generale.

Nessun intervento medico dovrebbe essere introdotto con un approccio unico per tutti, ma dovrebbe invece esserne pienamente valutata l’idoneità secondo le caratteristiche della coorte di età e degli individui coinvolti, soppesando il profilo di rischio/beneficio per ogni coorte e per gli individui all’interno di ogni gruppo. Questo approccio è stato delineato lo scorso ottobre, dal capo della task force governativa sui vaccini, Kate Bingham, che ha detto: “Abbiamo bisogno di vaccinare solo tutte le persone a rischio. Non ci sarà nessuna vaccinazione al di sotto dei 18 anni. È un vaccino per soli adulti, per le persone oltre i 50 anni, concentrandosi sugli operatori sanitari, sui lavoratori delle case di cura e sulle persone vulnerabili”.

I bambini non hanno bisogno di vaccinazioni per essere protetti

I bambini sani non corrono quasi nessun rischio di COVID-19, con un rischio di morte di 1 su 2,5 milioni. Nessun bambino precedentemente sano sotto l’età di 15 anni è morto durante la pandemia nel Regno Unito e i ricoveri in ospedale o in terapia intensiva sono estremamente rari e la maggior parte dei bambini non ha sintomi o sono molto lievi. Anche se le sequele del Covid vengono citate come motivo per vaccinare i bambini, ci sono pochi dati concreti. Sembrano meno comuni e molto più brevi che negli adulti e nessuno degli studi sul vaccino ha esaminato questo risultato. La condizione infiammatoria PIMS, è stata elencata come un potenziale effetto avverso nella sperimentazione sui bambini di AstraZeneca di Oxford. L’immunità acquisita naturalmente conferisce un’immunità più ampia e più duratura della vaccinazione. Infatti, molti bambini saranno già immuni. Singoli bambini ad altissimo rischio possono già ricevere la vaccinazione per motivi compassionevoli.

I bambini non hanno bisogno della vaccinazione per sostenere l’immunità di gregge

Già due terzi della popolazione adulta hanno ricevuto almeno una dose di vaccino COVID-19. I modelli che assumono che la vaccinazione dei bambini sia necessaria per raggiungere l’immunità di gregge non hanno tenuto conto della proporzione che l’immunità aveva prima di marzo 2020 e di coloro che l’hanno acquisita naturalmente. Recenti modellizzazioni suggeriscono che il Regno Unito ha raggiunto la soglia di immunità di gregge richiesta il 12 aprile 2021.

I bambini non trasmettono la SARS-CoV-2 così facilmente come gli adulti, inoltre gli adulti che vivono o lavorano con bambini piccoli sono a minor rischio di COVID-19 grave. Le scuole non hanno dimostrato diessere il fulcro della diffusione nella comunità, gli insegnanti hanno un rischio inferiore di contrarre il COVID-19 rispetto ad altri adulti in età lavorativa.

Preoccupazioni per la sicurezza a breve termine

Al 13 maggio, la MHRA22 aveva registrato un totale di 224.544 eventi avversi, compresi 1.145 decessi associati ai vaccini SARS-CoV-2. I referti di ictus dovuti a trombosi venosa cerebrale erano inizialmente in numero basso, ma con l’aumentare della consapevolezza, molti altri referti hanno portato alla conclusione che il vaccino AstraZeneca non dovrebbe essere usato per gli adulti sotto i 40 anni di età e questa scoperta inattesa ha anche portato alla sospensione della sperimentazione sui bambini di Oxford AstraZeneca.

Eventi simili sono stati notati con i vaccini Pfizer e Moderna sul sistema di segnalazione degli eventi avversi negli Stati Uniti (VAERS ) ed è probabile che questo sia un effetto di classe legato alla produzione della proteina spike. Le nuove linee guida del Regno Unito sulla gestione della trombocitopenia indotta dal vaccino (VITT) includono tutti i vaccini COVID-19 nelle loro avvertenze. Non si può escludere la possibilità di ulteriori problemi di sicurezza inaspettati. In Israele, dove i vaccini sono stati ampiamente distribuiti ai giovani e agli adolescenti, il vaccino Pfizer è stato collegato a diversi casi di miocardite in giovani uomini e sono state sollevate preoccupazioni sulle segnalazioni di cicli mestruali alterati e sanguinamento anomalo nelle giovani donne dopo il vaccino.

La cosa più preoccupante riguardo alla possibile vaccinazione dei bambini, è che ora c’è stato un certo numero di decessi associati alla vaccinazione riportati al VAERS negli Stati Uniti, nonostante i vaccini siano stati fatti ai bambini solo all’interno di studi sperimentali e in un lancio molto recente a ragazzi di 16-17 anni.

Problemi di sicurezza a lungo termine

Tutta la sperimentazione di fase 3 del vaccino COVID-19 è ancora in corso e non si concluderà fino alla fine del 2022/inizio 2023. I vaccini sono quindi attualmente sperimentali con dati di sicurezza limitati solo a breve termine e non a lungo termine per gli adulti. Inoltre, molti stanno usando una tecnologia di vaccino a mRNA completamente nuova, che non è mai stata precedentemente approvata per l’uso negli esseri umani. L’mRNA è effettivamente un pro-farmaco e non si sa quanta proteina spike un individuo produrrà. Potenziali effetti tardivi possono richiedere mesi o anni per diventare evidenti. I limitati studi sperimentali sui bambini intrapresi fino ad oggi sono totalmente sottopotenziati per escludere effetti collaterali non comuni ma gravi.

I bambini hanno tutta la vita davanti a loro, il loro sistema immunitario e il loro sistema nervoso sono ancora in fase di sviluppo, rendendoli quindi potenzialmente più vulnerabili agli effetti negativi rispetto agli adulti. Sono già state sollevate un certo numero di preoccupazioni specifiche, comprese le malattie autoimmuni e i possibili effetti sulla formazione della placenta e la fertilità. Un articolo pubblicato di recente ha sollevato la possibilità che i vaccini COVID-19 a mRNA possano innescare una malattia neurodegenerativa basata sui prioni. Tutti i rischi potenziali, noti e non noti, devono essere soppesati con i rischi del COVID-19 di per se’, quindi ai bambini si applicherà un calcolo rischio/beneficio molto diverso rispetto degli adulti.

Conclusione

C’è una saggezza importante nel giuramento di Ippocrate che afferma: “Primo non nuocere”. Tutti gli interventi medici comportano un rischio di danno, quindi abbiamo il dovere di agire con cautela e proporzionalità. Questo è particolarmente vero quando si considera un intervento di massa su di una popolazione sana, situazione in cui vi devono essere prove certe di benefici molto maggiori dei danni. L’attuale evidenza disponibile mostra chiaramente che il calcolo del rischio/beneficio NON supporta la somministrazione di vaccini sperimentali COVID-19 ai bambini, i quali non hanno praticamente alcun rischio da COVID-19, ma rischiano invece effetti noti e non noti dai vaccini. La Dichiarazione dei diritti del bambino afferma che“il bambino, a causa della sua immaturità fisica e mentale, ha bisogno di garanzie e cure speciali, compresa un’adeguata protezione legale”. Come adulti abbiamo il dovere di proteggere i bambini da danni inutili e prevedibili.

Concludiamo che è irresponsabile, non etico e, in effetti, non necessario, includere i bambini sotto i 18 anni nel dispiego nazionale del vaccino COVID-19. Gli studi clinici nei bambini pongono anche enormi dilemmi etici, alla luce della mancanza di potenziali benefici per i partecipanti allo studio e dei rischi sconosciuti. La fine degli attuali studi di fase 3 dovrebbe essere attesa così come diversi anni di dati sulla sicurezza negli adulti, per escludere, o quantificare, tutti i potenziali effetti avversi.

Chiediamo ai nostri governi e alle autorità di regolamentazione di non ripetere gli errori della storia e di respingere le richieste di vaccinare i bambini contro il COVID-19. Estrema cautela è stata esercitata in molti aspetti della pandemia, e sicuramente ora è il momento più importante per esercitare una vera cautela – non dobbiamo diventare quella generazione di adulti che, con inutile fretta e paura, mette a rischio la salute dei bambini.

Firmatari

Dr Rosamond Jones, MD, FRCPCH, pediatra consulente in pensione

Lord Moonie, MBChB, MRCPsych, MFCM, MSc, House of Lords, ex sottosegretario di stato 2001-2003, ex consulente in medicina della salute pubblica

Prof Anthony Fryer, PhD, FRCPath, professore di biochimica clinica, Keele University

Professor Karol Sikora, MA, MBBChir, PhD, FRCR, FRCP, FFPM, Preside della facoltà di Medicina,

e professore di oncologia all’Università di Buckingham,

Professor Angus Dalgleish, MD, FRCP, FRACP, FRCPath, FMed Sci, professore di oncologia, St Georges Hospital London

Professor Richard Ennos, MA, PhD. Professore onorario, Università di Edimburgo

Professor Anthony J Brookes, Dipartimento di Genetica e Biologia del Genoma, Università di Leicester

Dr John A Lee, MBBS, PhD, FRCPath, consulente istopatologo in pensione, ex professore di Patologia Clinica

alla Hull York Medical School

Dr Alan Mordue, MBChB, FFPH (pensione). Consulente in pensione in medicina della salute pubblica ed epidemiologia

Dr Elizabeth Evans, MA, MBBS, DRCOG, medico in pensione

Malcolm Loudon, MB ChB, MD, FRCSEd, FRCS (Chirurgo generico). MIHM, VR. Chirurgo consulente

Dr Gerry Quinn, microbiologo

Dr C Geoffrey Maidment, MD, FRCP, medico consulente in pensione

Dr K Singh, MBChB, MRCGP, medico di famiglia

Dr Pauline Jones MB BS medico di famiglia in pensione

Dr Holly Young, BSc, MBChB, MRCP, medico consulente, Croydon University Hospital

Dr David Critchley, BSc, PhD, 32 anni nella R&S farmaceutica come scienziato della ricerca clinica.

Dr Padma Kanthan, MBBS, medico di famiglia

Dr Thomas Carnwath, MBBCh,MA, FRCPsych, FRCGP, consulente psichiatra

Dr Sam McBride BSc(Hons) Microbiologia & Immunobiologia Medica, MBBCh BAO, MSc in Gerontologia Clinica

MRCP(UK), FRCEM, FRCP (Edinburgh). Medicina d’urgenza e geriatria dell’NHS

Dr Helen Westwood MBChB MRCGP DCH DRCOG, medico di famiglia

Dr M A Bell, MBChB, MRCP(UK), FRCEM, consulente in medicina d’urgenza, Regno Unito

Ian F Comaish, MA, BM BCh, FRCOphth, FRANZCO, consulente oftalmologo

Dr Jayne LM Donegan MBBS, DRCOG, DCH, DFFP, MRCGP, medico generico

Dr Dayal Mukherjee, MBBS MSc

Dr Clare Craig, BM,BCh, FRCPath, patologo

Mr C P Chilton, MBBS, FRCS, Consulente urologo, Emeritus

Dr Theresa Lawrie, MBBCh, PhD, Direttore, Evidence-Based Medicine Consultancy Ltd, Bath

Dr Jason Lester, MRCP, FRCR, consulente oncologo clinico, Rutherford Cancer Centre, Newport

Dr Scott McLachan, FAIDH, MCSE, MCT, DSysEng, LLM, MPhil, ricercatore post-dottorato, Gruppo per la gestione del rischio e dell’informazione – Risk &

Information management Group

Michael Cockayne, MSc, PGDip, SCPHNOH, BA, RN, Medico del lavoro

Dr John Flack, BPharm, PhD. Direttore valutazione della sicurezza alla Beecham Pharmaceuticals 1980-1989, in pensione

e vicepresidente senior per la scoperta di farmaci 1990-92 SmithKline Beecham

Dr Stephanie Williams, dermatologa

Dr Greta Mushet, psichiatra consulente in psicoterapia in pensione. MBChB, MRCPsych

Dr JE, MBChB, BSc, giovane medico ospedaliero, SSN – NHS

Anthony Hinton, MBChB, FRCS, Consulente chirurgo ORL, Londra

Dr Elizabeth Corcoran, MBBS, MRCPsych, psichiatra, presidente della Down’s Syndrome Research Foundation UK

Dr Alan Black, MB BS MSc DipPharmMed, medico farmaceutico in pensione

Dr Christina Peers, MBBS, DRCOG, DFSRH, FFSRH, consulente in contraccezione e salute riproduttiva

Dr Marco Chiesa, MD, FRCPsych, Consulente Psichiatra e Visiting Professor, UCL

Elizabeth Burton, MB ChB, medico generico in pensione

Noel Thomas, MA, MB ChB, DCH, DObsRCOG, DTM&H, MFHom, medico in pensione

Malcolm Sadler, MBBS, FRCGP, medico generico in pensione con 37 anni di pratica medica

Dr Ian Bridges, MBBS, Medico generico in pensione