Moderna ha intentato oggi una causa per violazione di brevetto contro Pfizer e BioNTech, sostenendo che le due aziende hanno copiato la tecnologia mRNA brevettata da Moderna e che né Pfizer né BioNTech possedevano il know-how necessario per produrre da sole il vaccino COVID-19 con mRNA di Pfizer-BioNTech.

In una dichiarazione, Moderna ha affermato che le due aziende hanno violato i brevetti depositati da Moderna tra il 2010 e il 2016.

Moderna, con sede a Cambridge, Massachusetts, ha intentato una causa contro Pfizer presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto del Massachusetts. L’azienda ha citato BioNTech, con sede in Germania, presso il Tribunale Regionale di Düsseldorf.

Sebbene Moderna esista solo da un decennio, l’azienda è considerata “un’innovatrice nella tecnologia dei vaccini a RNA messaggero (mRNA) che ha permesso di sviluppare il vaccino anti COVID-19 a una velocità senza precedenti”, secondo Reuters.

Tuttavia, in un’intervista a The Defender, il Dr. Robert Malone, che ha contribuito a sviluppare la tecnologia a mRNA utilizzata nei vaccini anti COVID-19 e che è diventato un critico dichiarato dei vaccini e delle contromisure pandemiche, ha suggerito che la causa di Moderna potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg, in relazione alle controversie legali sui brevetti.

Moderna: Pfizer e BioNTech hanno utilizzato senza autorizzazione una tecnologia coperta da brevetto

Commentando la causa, il CEO di Moderna, Stéphane Bancel, ha dichiarato in un comunicato:

“Stiamo intentando queste cause per proteggere l’innovativa piattaforma tecnologica dell’mRNA di cui siamo stati pionieri, per la cui creazione abbiamo investito miliardi di dollari e che abbiamo brevettato nel decennio precedente la pandemia da COVID-19”.

“Questa piattaforma fondamentale, che abbiamo iniziato a costruire nel 2010, insieme al nostro lavoro brevettato sui coronavirus nel 2015 e nel 2016, ci ha permesso di produrre un vaccino anti Covid-19 sicuro e altamente efficace in tempi record dopo l’inizio della pandemia.”

Secondo il comunicato, “Pfizer e BioNTech hanno copiato due caratteristiche chiave delle tecnologie brevettate da Moderna, caratteristiche che sono fondamentali per il successo dei vaccini a mRNA”.

La BBC ha spiegato che un tipo di violazione denunciata da Moderna riguarda “una struttura di mRNA che secondo Moderna i suoi scienziati avrebbero iniziato a sviluppare nel 2010 e che sono stati i primi a convalidare negli esperimenti sull’uomo nel 2015”.

La seconda violazione rivendicata da Moderna “riguarda la codifica della proteina spike all’esterno del virus [COVID-19] stesso”, ha riferito la BBC.

“Quando è emersa la COVID-19, né Pfizer né BioNTech avevano il livello di esperienza di Moderna nello sviluppo di vaccini a mRNA per le malattie infettive, e hanno consapevolmente seguito l’esempio di Moderna nello sviluppo del proprio vaccino”, ha affermato Moderna nella sua dichiarazione.

Moderna ha anche affermato che Pfizer e BioNTech avrebbero testato dei possibili vaccini contro la COVID-19 che non utilizzavano la tecnologia che secondo Moderna violerebbe il suo copyright, ma alla fine hanno scelto di non svilupparli.

Secondo Moderna:

“In primo luogo, Pfizer e BioNTech hanno portato alla sperimentazione clinica quattro diversi candidati vaccini, che includevano opzioni che avrebbero evitato il percorso innovativo di Moderna.

“Pfizer e BioNTech, tuttavia, alla fine hanno deciso di procedere con un vaccino che presenta la stessa identica modifica chimica dell’mRNA del vaccino Spikevax® di Moderna”.

Pfizer e BioNTech hanno quindi copiato la proteina spike sviluppata originariamente da Moderna.

Secondo Moderna:

“In secondo luogo, nonostante avessero molte opzioni diverse, Pfizer e BioNTech hanno copiato l’approccio di Moderna per codificare la proteina spike a lunghezza completa in una formulazione di nanoparticelle lipidiche per un coronavirus.

“Gli scienziati di Moderna hanno sviluppato questo approccio quando hanno creato un vaccino per il coronavirus che causa la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) anni prima la comparsa della COVID-19”.

“Sebbene il vaccino Moderna contro la MERS non sia mai stato immesso sul mercato, il suo sviluppo ha fatto sì che Moderna potesse produrre rapidamente il suo vaccino anti COVID-19”, secondo Reuters.

Moderna ha dichiarato che nessuno dei diritti di brevetto che cerca di far valere è legato alla proprietà intellettuale sviluppata in seguito alla collaborazione con i National Institutes of Health (NIH, Istituti nazionali della salute) per lo sviluppo di trattamenti per la COVID-19.

Moderna ha ricevuto 2,5 miliardi di dollari dai contribuenti in finanziamenti per sostenere lo sviluppo del suo vaccino anti COVID-19, come riporta il New York Times.

Moderna, nell’ottobre 2020, “si è impegnata a non far valere i suoi brevetti [sic] relativi alla COVID-19 fino alla fine della pandemia”, secondo la dichiarazione dell’azienda.

Tuttavia, l’azienda ha dichiarato di aver “aggiornato” il suo impegno il 7 marzo 2022, “quando la lotta comune contro la COVID-19 è entrata in una nuova fase e la capacità di fornire vaccini non è più un ostacolo all’accesso ai vaccini iin molte parti del mondo”.

Nell’ambito di questa promessa “aggiornata”, Moderna “ha chiarito che mentre non avrebbe mai fatto valere i suoi brevetti per qualsiasi vaccino anti COVID-19 utilizzato nei 92 paesi a basso e medio reddito elencati nell’accordo commerciale GAVI COVAX Advance Market Commitment (AMC92)“, l’azienda “si aspettava che aziende come Pfizer e BioNTech avrebbero rispettato i suoi diritti di proprietà intellettuale”.

Moderna ha dichiarato che “prenderebbe in considerazione una licenza commercialmente ragionevole” se richiesta da altre aziende, ma ha aggiunto che “Pfizer e BioNTech non l’hanno fatto”.

Shannon Thyme Klinger, responsabile legale di Moderna, ha dichiarato: “Pfizer e BioNTech hanno copiato illegalmente le invenzioni di Moderna e hanno continuato a usarle senza autorizzazione”.

In base alla data in cui l’azienda ha aggiornato il suo impegno, il 7 marzo, Moderna ha dichiarato di “non volere il risarcimento dei danni per attività anteriori all’8 marzo 2022”, aggiungendo che “non sta cercando di rimuovere Comirnaty® dal mercato … non chiede un’ingiunzione per impedirne la vendita futura [and] non sta cercando di ottenere danni relativi alle vendite di Pfizer nei Paesi AMC92″.

Alla data di venerdì mattina, Pfizer non aveva risposto alle accuse. Una portavoce dell’azienda, Jerica Pitts, ha dichiarato che l’azienda non ha ricevuto alcuna notifica di querela e “non è in grado di commentare in questo momento”.

Malone: la “schermaglia” tra Moderna e Pfizer “fa parte di uno sforzo più ampio per affermare il primato nel settore dei vaccini a mRNA da parte di diverse società”.

In un’intervista a The Defender, Malone ha definito l’azione legale di Moderna come “parte di una più ampia disputa in corso sulle origini e sulla copertura dei brevetti relativi alla tecnologia dei vaccini a mRNA”, accusando Moderna e altri di non aver citato altri brevetti precedenti, compresi i suoi.

Malone ha detto che uno dei brevetti contestati nella causa di Moderna riguarda la “consegna e la formulazione di acidi nucleici ingegnerizzati”.

Gli altri brevetti al centro della disputa tra Moderna e Pfizer-BioNTech, secondo Malone, “riguardano ampie rivendicazioni relative ai diritti di esprimere una proteina spike a lunghezza completa da qualsiasi coronavirus utilizzando un approccio con mRNA modificato”.

Malone ha detto che questi brevetti sono “anche a rischio di riesame perché troppo ampi”.

Ha descritto la “schermaglia” tra Moderna e Pfizer-BioNTech come “parte di un più ampio sforzo per affermare la supremazia nel settore dei vaccini a mRNA da parte di diverse società”.

Alla base della controversia c’è “un’estensione dello sforzo concertato fatto in precedenza da BioNTech e UPenn [the University of Pennsylvania] per rivendicare l’invenzione iniziale della tecnologia [mRNA] ” per Katalin Karikó e Drew Weissman, che è invece sua, ha detto Malone.

Ha detto che questo sta avvenendo “come parte di una campagna di stampa per far sì che [Karikó and Weissman] ricevano il Premio Nobel per il loro lavoro”.

Riferendosi più in generale all’azione legale di Moderna, Malone ha detto che si tratta di “Moderna che tenta di estorcere denaro a Pfizer-BioNTech su rivendicazioni che coinvolgono almeno un brevetto rilasciato che chiaramente non citava la relativa arte precedente, sia nella letteratura pubblicata che nei brevetti statunitensi rilasciati”.

“Uno dei risultati di questa causa”, ha detto Malone, “potrebbe essere l’invalidazione di un [one] brevetto per mancata citazione, mentre gli altri brevetti citati potrebbero essere a rischio di invalidazione perché eccessivamente ampi”.

Secondo la Reuters, le controversie legali che coinvolgono i brevetti “non sono rare nelle fasi iniziali di una nuova tecnologia”, aggiungendo che tutte le aziende coinvolte nella causa sono già coinvolte in altre azioni legali.

Ad esempio, Pfizer e BioNTech sono state citate in giudizio per violazione di brevetto dall’azienda tedesca CureVac.

A sua volta, come riporta The Verge, Moderna è stata citata in giudizio da due società di biotecnologie, Arbutus Biopharma e Genevant Sciences, “per il metodo di confezionamento dell’mRNA e di somministrazione all’organismo”.

Arbutus è riuscita a vincere anche una precedente sfida per violazione di brevetto contro Moderna, nel 2020.

Tutte e tre le aziende coinvolte nell’ultima causa – Pfizer, BioNTech e Moderna – sono state citate in giudizio da un’altra azienda biotecnologica, Alnylam, per una tecnologia simile.

Moderna è anche coinvolta in un’altra controversia legale con il NIH riguardo ai diritti sulla tecnologia mRNA.

Bancel, nel sottolineare l’importanza della tecnologia mRNA per Moderna, ha poi affermato, nella dichiarazione della società, che Moderna “sta continuando a utilizzare la tecnologia per sviluppare trattamenti per l’influenza e l’HIV, oltre a malattie autoimmuni e cardiovascolari e rare forme di cancro”.

Il vaccino anti COVID-19 Moderna è l’unico prodotto commerciale dell’azienda ad aver generato ricavi per 10,4 miliardi di dollari, a riscontro dei quasi 22 miliardi di dollari generati da Pfizer con il suo vaccino anti COVID-19.

La notizia dell’azione legale è giunta in concomitanza con la recente notizia, il 24 agosto, che la Food and Drug Administration (Agenzia federale per gli alimenti e i farmaci) statunitense probabilmente approverà versioni aggiornate dei richiami anti COVID-19 di Pfizer-BioNTech e Moderna.

Le prime reazioni degli investitori alla causa sono state negative, con le azioni Pfizer in calo dell’1,4% e le azioni BioNTech in calo di circa il 2% nelle prime contrattazioni del mattino prima della campanella di apertura della Borsa di New York.

Sebbene i mercati stiano esprimendo un certo nervosismo nei confronti di Pfizer a seguito di questa causa, per Malone la questione principale riguarda lo sviluppo originale della tecnologia mRNA e chi ne ha beneficiato, forse in modo improprio.

Parlando dei brevetti relativi alla tecnologia a mRNA, Malone ha dichiarato a The Defender:

“Tutti questi brevetti sono essenzialmente dei derivati di ‘composizione della materia’ dei brevetti originali e delle pubblicazioni derivate dal mio lavoro al Salk Institute e al Vical nel periodo 1987-1990.

“Quei brevetti sono scaduti, non ho ricevuto alcun compenso significativo e le idee, le invenzioni e la portata di quei brevetti appartengono ora al mondo intero. Non appartengono a Moderna, BioNTech, CureVac o Pfizer, che hanno tutti sviluppato posizioni derivate, basate su tale anteriorità”.