Questo mese i funzionari sanitari del Regno Unito hanno identificato il primo focolaio di polio nel Paese in 40 anni e ritengono che l’epidemia sia stata causata da un ceppo di polio presente nel vaccino antipolio orale.

I funzionari della sanità in Gran Bretagna il 22 giugno hanno avvertito chi ha dei bambini della necessità di vaccinarli contro la poliomielite, dopo che molteplici, strettamente correlate, versioni del virus che causano la malattia sono state trovate nelle acque di scarico dell’impianto di trattamento di Beckton (Londra), il più grande impianto di trattamento delle acque di scarico del Regno Unito.

“Il Global Polio Laboratory Network ha confermato l’isolamento del poliovirus di tipo 2 di origine vaccinale (VDPV2) da campioni ambientali a Londra, nel Regno Unito, rilevati nell’ambito della sorveglianza della malattia”, afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul suo sito web.

L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha dichiarato di ritenere che il virus sia “di derivazione vaccinale”, ovvero che provenga da qualcuno che ha ricevuto il vaccino antipolio vivo. Questa persona ha poi trasmesso il virus ad altri individui a Londra, che hanno diffuso il virus nelle loro feci.

Le sequenze genetiche dei virus suggeriscono che “c’è stata una certa diffusione tra individui strettamente collegati nel nord e nell’est di Londra”, ha dichiarato l’UKHSA.

Il virus è stato isolato da campioni ambientali raccolti tra febbraio e maggio e non sono stati rilevati casi di paralisi correlati, ha dichiarato l’OMS. “Sono in corso analisi di ulteriori campioni di acque reflue raccolti a monte dell’ingresso principale dell’impianto di trattamento”.

Le persone vaccinate con il vaccino antipolio orale vivo (OPV) rilasciano tracce del virus nelle feci, che alla fine finiscono nelle acque di scarico, secondo quanto riportato da NPR. Gli scienziati ritengono che una persona abbia portato il virus a Londra e l’abbia poi diffuso ad altre persone che non erano vaccinate.

“Stiamo indagando con urgenza per comprendere meglio l’entità di questa trasmissione”, ha dichiarato Vanessa Saliba, epidemiologa consulente dell’UKHSA.

Il rischio per ia popolazione generale è ritenuto “estremamente basso”, ma l’agenzia incoraggia chiunque non sia completamente vaccinato a ricevere il vaccino antipolio.

L’OMS approva il vaccino antipolio orale di Gates per l’uso in emergenza

Il 13 novembre 2020, l’OMS ha concesso l’Emergency Use Listing (EUL – NdT: secondo il sito dell’OMS, una procedura per valutare ed inserire in elenco i vaccini, i medicinali terapeutici e diagnostici, con il fine di accelerarne la disponibilità in caso di emergenza) a un nuovo vaccino orale antipolio chiamato nOPV2, progettato per trattare il tipo di epidemia di polio che si sta verificando nel Regno Unito.

Sulla base della revisione dei dati e delle ricerche disponibili su nOPV2 da parte dell’OMS, il Gruppo Consultivo Strategico di Esperti sull’Immunizzazione (SAGE) ha raccomandato che il nOPV2 di Gates diventi il “vaccino di scelta” per rispondere ai focolai di polio di tipo 2 causati dall’OPV.

La Fondazione Bill & Melinda Gates ha fornito il 100% dei finanziamenti per lo sviluppo e gli studi clinici del vaccino.

L’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Polio (GPEI) dichiara sul suo sito web:

“La Fondazione Bill & Melinda Gates ha finanziato lo sviluppo e tutti gli studi clinici del nOPV2 fino ad oggi, lavorando a stretto contatto con i partner del GPEI durante tutto il processo per garantire che le risorse siano destinate a uno strumento che potrebbe rivelarsi fondamentale per aiutare a porre fine a tutte le forme di polio.

“Sulla base dei dati promettenti degli studi clinici e dell’emergenza di salute pubblica rappresentata dal cVDPV2 [vaccine-derived poliovirus type 2], la Fondazione sta finanziando la produzione a rischio di 160 milioni di dosi di nOPV2 per garantire che possa essere distribuito immediatamente dopo l’emissione della raccomandazione provvisoria dell’OMS per l’uso di emergenza (EUL).”

“L’elencazione di emergenza, o EUL, è la prima del suo genere per un vaccino”, progettato per “aprire la strada a un potenziale inserimento dei vaccini anti COVID-19 “, dichiara l’OMS sul suo sito web.

Il 31 dicembre 2020, l’OMS ha emesso la prima elencazione EUL per un vaccino anti COVID-19. Secondo l’OMS, l’agenzia ha concesso l’inserimento nell’elenco per il vaccino Comirnaty della Pfizer.

L’EUL è un percorso normativo che consente all’OMS – il cui secondo donatore finanziario è la Fondazione Gates – di distribuire un prodotto senza licenza per una “Emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”, quale appunto sarebbe la polio dal 2014, secondo l’organizzazione.

L’EUL consente di rendere disponibili più rapidamente vaccini e farmaci per affrontare le emergenze sanitarie, senza dati di fase 3 a lungo termine, ed è lo stesso meccanismo utilizzato per la distribuzione dei vaccini per Zika, Ebola e COVID-19.

Secondo l’OMS, in “casi molto rari”, la somministrazione dell’OPV provoca una polio paralizzante associata al vaccino, associata a una “reversione dei ceppi vaccinali al profilo più neurovirulento del poliovirus selvaggio”.

Oltre a causare la poliomielite paralizzante associata al vaccino, i ceppi vaccinali sono in grado di causare malattie del sistema nervoso e di trasmettersi da persona a persona dando origine alla poliomielite infettiva.

Sulla base della revisione dei dati e delle ricerche disponibili sul nOPV2 da parte dell’OMS, il Gruppo Consultivo Strategico di Esperti sull’Immunizzazione (SAGE) ha raccomandato che il nOPV2 di Gates diventi il “vaccino di scelta” per rispondere ai focolai di polio di tipo 2 causati dall’OPV.

Secondo l’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Polio (GPEI), il nOPV2 è stato sviluppato per affrontare le epidemie di poliovirus di tipo 2 di origine vaccinale, che “possono emergere quando il ceppo indebolito del virus vaccinale circola in popolazioni sottoimmunizzate e, con il tempo, può geneticamente trasformarsi in una forma che causa paralisi”.

In altre parole, le popolazioni “sottoimmunizzate” – e non l’OPV – sono responsabili dei ceppi di polio legati al vaccino.

In un’e-mail inviata a The Defender, il dottor Brian Hooker, Ph.D., P.E., responsabile scientifico della Children’s Health Defense e professore di biologia presso la Simpson University, ha dichiarato:

“Ancora una volta, Big Pharma, alimentata dalla Fondazione Gates, ha creato un problema enorme che solo loro possono risolvere. L’introduzione del nuovo OPV nel Regno Unito ha prevedibilmente portato alla presenza del virus della polio nelle fognature (cioè dove il poliovirus si propaga) e ora l'”unica soluzione” è quella di iniettare ai cittadini britannici il nPOV2 per prevenire la diffusione della polio indotta dall’OPV. Se questa non è una truffa, non so cosa lo sia!”

Il 17 giugno, l’Agenzia britannica per i medicinali e i prodotti sanitari (MHRA) ha dichiarato in un tweet che: “Un nuovo entusiasmante studio globale, di cui è coautore il nostro scienziato principale Javier Martin, dimostra che il nuovo vaccino antipolio nOPV2 è uno strumento efficace per ridurre il rischio posto dai virus della polio di derivazione vaccinale”.

Il tweet rimandava a uno studio pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che promuoveva l’uso del vaccino nOPV2 di Gates.

Tra il lancio del nOPV2 nel marzo 2021 e la fine di maggio 2022, sono state somministrate più di 350 milioni di dosi in 18 Paesi.

Il GPEI ha confermato che, al 30 maggio, altri 16 Paesi sono “pronti a utilizzare il nOPV2” e altri 17 sono in fase di preparazione.

OMS, GPEI e altre organizzazioni spingono il vaccino finanziato da Gates

Secondo l’UNICEF, il GPEI è un partenariato pubblico-privato guidato dai governi nazionali con sei partner principali: Rotary International, OMS, CDC, UNICEF, Fondazione Gates e Gavi, l’Alleanza per i vaccini.

La Fondazione Gates, oltre a finanziare il vaccino nPOV2, il GPEI e l’OMS, finanzia anche il Rotary International, l’UNICEF, Gavi e la CDC Foundation.

L’ente incaricato di monitorare gli eventi avversi ai vaccini dopo la somministrazione di nPOV2 è il Global Advisory Committee on Vaccine Safety (GACVS – Comitato consultivo globale sulla sicurezza dei vaccini) dell’OMS.

“Il sottocomitato GACVS sulla sicurezza del nOPV2 fornirà consulenza all’OMS e ai suoi Stati membri sui risultati in termini di sicurezza a seguito dell’uso del nuovo vaccino orale contro il poliovirus di tipo 2 inizialmente pre-licenziato, durante il periodo di EUL, prima che siano disponibili i risultati degli studi clinici di Fase III”, secondo il GPEI.

In sostanza, la Fondazione Gates ha finanziato la creazione, lo sviluppo e gli studi clinici del nuovo vaccino antipolio nPOV2, finanzia le organizzazioni che hanno somministrato milioni di dosi coperte da EUL senza dati a lungo termine, finanzia le organizzazioni che ne attuano la diffusione e la sorveglianza e finanzia l’ente che monitora gli eventi avversi associati all’uso di nPOV2.

La Fondazione Gates è anche finanziatrice dell’NPR e del blog dell’NPR, che hanno pubblicato numerosi articoli sul VDPV2 e hanno aperto la strada al vaccino nPOV2 di Gates come soluzione.

Vaccini antipolio orali contro vaccini antipolio inattivati

Secondo l’OMS, l’OPV originale utilizza una miscela di “ceppi di poliovirus vivi attenuati di ciascuno dei tre sierotipi”, selezionati per la loro capacità di imitare la risposta del sistema immunitario in seguito all’infezione con poliovirus selvatici, ma con una ridotta possibilità di diffusione al sistema nervoso centrale.

Per ottenere la risposta immunitaria desiderata, sono necessarie tre o più dosi di OPV intervallate da un certo periodo di tempo.

Gli Stati Uniti e alcuni Paesi occidentali utilizzano un vaccino antipolio inattivato (ucciso) (IPV) sviluppato dal Dr. Jonas Salk e utilizzato per la prima volta nel 1955.

Gli scienziati sostengono che il virus inattivato non presenta rischi di diffusione, anche se il sistema di segnalazione degli eventi avversi da vaccino riporta due casi di poliomielite segnalati in seguito alla vaccinazione con IPV.

Gli Stati Uniti hanno smesso di usare l’OPV nel 2000 perché causava la polio paralitizzante.

Secondo la NPR, dei Paesi dell’Africa, del Medio Oriente e di alcune zone dell’Asia stanno registrando un aumento dei casi di poliomielite di origine vaccinale. Questi Paesi utilizzano principalmente l’OPV sviluppato da Albert Sabin e utilizzato per la prima volta nel 1961.

Il vaccino nOPV2 di Gates è una versione modificata dell’attuale vaccino OPV di Sabin.

“La diffusione del virus della polio derivato dal vaccino OPV in diversi Paesi dell’Africa e dell’Asia ha provocato 1.612 casi di polio paralitizzante dal 2017 al 2020”, ha dichiarato a The Defender la dottoressa Liz Mumper, pediatra ed ex direttore medico dell’Autism Research Institute.

“Poiché questi campioni di virus della polio si trovano nelle acque reflue di un Paese sviluppato, coloro che hanno accesso all’acqua pulita non dovrebbero essere a rischio”, ha dichiarato Mumper. “Tuttavia, i media stanno lanciando allarmi. È una sconfitta per l’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Polio”.

Secondo il CDC, negli Stati Uniti sono stati segnalati tre casi di poliomielite paralizzante causata dal vaccino OPV da quando la vaccinazione è stata interrotta nel 2000.

Il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) del CDC riporta 66 segnalazioni di polio in seguito alla somministrazione dell’OPV.

VAERS riporta anche 14 casi segnalati di poliomielite in seguito a vaccinazione con IPV. Storicamente, è stato dimostrato che il VAERS riporta solo l’1% degli effettivi eventi avversi da vaccino.