Il numero di segnalazioni di danni e decessi in seguito ai vaccini COVID continua ad aumentare, secondo i dati rilasciati oggi dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC). I dati provengono direttamente dai rapporti presentati al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS).

VAERS è il principale sistema finanziato dal governo per la segnalazione di reazioni avverse ai vaccini negli Stati Uniti. Le segnalazioni presentate a VAERS richiedono ulteriori indagini prima che una relazione causale possa essere confermata.

Ogni venerdì, VAERS rende pubbliche tutte le segnalazioni di danni vaccinali ricevute a partire da una data specifica, di solito circa una settimana prima della data di pubblicazione. I dati di oggi mostrano che tra il 14 dicembre 2020 e il 30 aprile sono stati segnalati al VAERS un totale di 157.277 eventi avversi totali, compresi 3.837 decessi – un aumento di 293 rispetto alla settimana precedente – e 16.014 lesioni gravi, un aumento di 2.467 dalla settimana scorsa.

Dalla pubblicazione del 4/30/2021 dei dati VAERS

Negli Stati Uniti, al 30 aprile erano state somministrate 240,2 milioni di dosi di vaccino COVID. Questo include 105 milioni di dosi del vaccino Moderna, 127 milioni di dosi del vaccino Pfizer e 8 milioni di dosi del vaccino COVID Johnson &Johnson (J&J) .

Dei 3.837 decessi segnalati al 30 aprile, il 24% si è verificato entro 48 ore dalla vaccinazione, il 16% entro 24 ore e il 39% si è verificato in persone che si sono ammalate entro 48 ore dalla vaccinazione.

I dati VAERS di questa settimana mostrano:

La FDA è pronta ad autorizzare il vaccino Pfizer per i giovani adolescenti

Il 4 maggio, The Defender ha riferito che la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti si prepara ad autorizzare l’uso del vaccino COVID della Pfizer-BioNTech negli adolescenti dai 12 ai 15 anni entro l’inizio della prossima settimana.

L’azienda ha detto che ha anche intenzione di chiedere alla FDA di espandere l’autorizzazione all’uso di emergenza per il suo vaccino per i bambini dai 2 agli 11 anni a settembre.

Secondo i dati del CDC, il tasso di mortalità tra gli adolescenti da 0 a 17 anni che si infettano con il virus della COVID e sono successivamente ricoverati è dello 0,7%, con molti che hanno sintomi lievi o nulli. Il tasso di mortalità per COVID in tutte le categorie di età degli adolescenti è inferiore allo 0,1%, portando alcuni esperti a chiedersi se i vaccini debbano essere mirati a un gruppo di età che finora sembra essere per lo più risparmiato dalla COVID grave.

Come riportato dalla CNN venerdì, la Pfizer ha richiesto l’approvazione completa della FDA per il suo vaccino COVID per persone dai 16 anni in su. La FDA richiede che i produttori di vaccini presentino i dati sui processi di produzione, sugli impianti e informazioni aggiuntive che dimostrino che il vaccino può essere prodotto in modo affidabile e coerente.

Una volta presentate tutte le informazioni richieste, sarà fissata una data obiettivo per una decisione della FDA. Pfizer ha richiesto la revisione prioritaria, procedura che chiede alla FDA di agire entro sei mesi, rispetto ai 10 mesi previsti dalla revisione standard.

Terzo uomo statunitense con diagnosi di trombosi indotta dal vaccino, donna muore per emorragia cerebrale dopo il vaccino J&J

Il 6 maggio, The Defender ha riferito che i medici della University of Utah Health hanno trattato il terzo maschio che ha sviluppato una trombocitopenia indotta da vaccino negli Stati Uniti.

L’uomo, sotto i 50 anni, ha ricevuto il vaccino della J&J all’inizio di aprile. Dieci giorni dopo ha sentito un dolore alle dita dei piedi, che poi è progredito alle cosce. In seguito ha iniziato ad avvertire dolori al petto. Una TAC ha rivelato un’embolia polmonare bilaterale. I medici hanno scoperto piastrine basse e trombi nelle gambe e nei polmoni, portandoli a sospettare che la causa fosse la VITT (trombocitopenia trombotica indotta dal vaccino).

Il 4 maggio, The Defender ha riferito che una donna di 35 anni del Michigan è morta per complicazioni 11 giorni dopo aver ricevuto il vaccino della J&J. I familiari hanno detto che la donna ha cominciato ad avere il mal di testa il 16 aprile – otto giorni dopo essere stata vaccinata. E’ morta tre giorni dopo. Il suo certificato di morte annota una morte naturale, specificatamente per un’emorragia subaracnoidea acuta, o emorragia tra il cervello e il tessuto intorno al cervello.

Il medico curante ha presentato un rapporto al VAERS. In una e-mail alla famiglia, il CDC ha confermato che il decesso è stato segnalato al VAERS, ma ha detto che il sistema non è progettato per determinare se un evento avverso segnalato è stato causato dal vaccino.

Children’s Health Defense ha fatto una ricerca nei dati VAERS per gli eventi avversi associati alla formazione di disturbi della coagulazione e altre condizioni correlate e ha trovato 2.808 segnalazioni per tutti e tre i vaccini dal 14 dicembre 2020 al 30 aprile.

Dei 2.808 casi riportati, 1043 segnalazioni erano attribuite a Pfizer, 893 segnalazioni a Moderna e 860 segnalazioni a J&J – 847 casi in più di quelli riconosciuti dai funzionari sanitari statunitensi durante la riunione del 23 aprile in cui è stato raccomandato di revocare la sospensione del vaccino J&J.

La Danimarca abbandona il vaccino J&J

Il 3 maggio, The Defender ha riferito che la Danimarca è diventata il primo paese a escludere il vaccino COVID della J&J dal suo programma di vaccinazione per un potenziale legame con i disturbi della coagulazione del sangue.

L’autorità sanitaria danese ha rilasciato una dichiarazione in cui dice di aver concluso che “i benefici dell’uso del vaccino COVID-19 della J&J non superano il rischio di causare possibili effetti avversi in coloro che ricevono il vaccino”.

“Prendendo in considerazione la situazione attuale in Danimarca, ciò che stiamo perdendo nel nostro sforzo di prevenire gravi malattie da COVID-19 non può avere più peso del rischio di causare possibili effetti collaterali sotto forma di gravi trombosi in coloro che vacciniamo”, ha dichiarato l’autorità sanitaria.

La Danimarca ha smesso di usare il vaccino AstraZeneca il mese scorso dopo che i regolatori europei hanno trovato un possibile legame tra il vaccino e trombosi “molto rare“.

Il CDC ignora le richieste di The Defender, nessuna risposta dopo due mesi

Secondo il sito web del CDC, “il CDC indaga su tutte le segnalazioni di decessi richiedendo ulteriori informazioni per sapere di più su ciò che si è verificato e per determinare se la morte è stata conseguenza della vaccinazione o non è correlata”.

The Defender ha contattato il CDC l’8 marzo con una lista scritta di domande sui decessi e i danni segnalati relativi ai vaccini COVID, lo stato delle indagini in corso riportate dai media, se sono state fatte autopsie, lo standard per determinare se un danno è causalmente collegato a un vaccino, e le iniziative di educazione per incoraggiare e facilitare una segnalazione corretta e accurata.

Abbiamo fatto numerosi tentativi di contattare il CDC per telefono e per e-mail. Al 7 maggio, 60 giorni dopo la nostra richiesta iniziale, non abbiamo ancora ricevuto risposta alle nostre domande.

Children’s Health Defense chiede a chiunque abbia avuto una reazione avversa, a qualsiasi vaccino, di fare una segnalazione seguendo questi tre passi.