In un segmento della serie televisiva americana,The Hills, la presentatrice ‘in carriera’ Kim Iversen ha trattato la controversa Dichiarazione di Great Barrington, suggerendo che gli autori avessero ragione riguardo alle conseguenze di una rigida politica di lockdown a causa della pandemia.

“Nell’ottobre 2020, tre stimati epidemiologi e scienziati della sanità pubblica — Sunetra Gupta, università di Oxford; Jay Bhattacharya, università di Stanford e Martin Kulldoroff, università di Harvard — scrissero una relazione dettagliando ciò che pensavano sarebbe stato un miglior approcio per gestire la pandemia,” ha detto Iversen.

Iversen ha detto:

“Durante quel periodo tutti erano ancora interamente focalizzati sul lockdown. Il buon senso comune giornaliero era di rimanere a casa, salvare vite e aspettare l’arrivo di un vaccino. Le scuole erano chiuse, i negozi avevano le serrande abbassate e la gente si arrampicava sui muri per cercare di capire come arrivare a fine mese.”

Iversen ha sottolineato come coloro che si esprimevano contro la linea politica del lockdown “venivano etichettati come egoisti ‘assassini di nonne’ o gli veniva detto che erano in pugno a Wall Street, interessati soltanto a eventuali profitti.”

Ma gli autori della Dichiarazione di Great Barrington avevano affermato che le conseguenze di questi lockdwon “sarebbero state disastrose,” ha ribadito.

Iversen ha letto una parte della Dichiarazione in cui gli autori avevano ipotizzato le probabili ripercussioni dovute alla linea politica del lockdown:

“Le conseguenze (per citarne alcune) includono inferiori tassi di vaccinazione infantile; peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari; minori controlli nella prevenzione dei tumori e un deterioramento della salute mentale — tutto ciò porterà, negli anni a venire, a un elevato aumento della mortalità dove il prezzo più alto da pagare toccherà alla classe operaia e ai membri più giovani della società. Tenere gli studenti fuori dalla scuola è un’altra grave ingiustizia.”

“Quindi procediamo velocemente perché è già passato un anno,” ha detto Iversen. “Si sono sbagliati? I lockdown hanno salvato delle vite senza conseguenze devastanti? O questi tre autori avevano purtroppo ragione?”

Iversen ha detto che gli autori della Dichiarazione hanno pronosticato che i bambini non avrebbero avuto accesso al regolare programma di vaccinazione infantile, “quindi cominciamo da lì.”

Iversen ha fatto riferimento ad alcuni documenti di una recente riunione del Ministero dell’Istruzione dello Stato del Maryland che dimostrano che nel solo stato del Maryland, 23.000 bambini delle scuole pubbliche non hanno ricevuto i vaccini regolarmente programmati per quest’anno, rispetto a soli 62 bambini dell’anno precedente.

Iversen ha detto che la Dichiarazione di Great Barrington ha anche messo in allerta che, successivamente ai lockdown, nel mondo si sarebbero visti peggioramenti degli esiti delle malattie cardiovascolari; minori controlli nella prevenzione dei tumori e un deterioramento della salute mentale.”

Ha proseguito, “Esaminiamo quindi questo articolo dell’organizzazione mediatica, NPR, pubblicato martedì 26 ottobre, che parla di come i Pronto Soccorsi sono ora sommersi da pazienti gravemente malati, ma molti di loro non hanno neppure il COVID.”

L’articolo della NPRrecita:

“Anche in alcune parti del paese dove il COVID-19 non sta travolgendo il sistema sanitario, i pazienti arrivano al pronto soccorso più malati di quanto non fossero prima della pandemia, le loro malattie sono in fase più avanzata e necessitano di cure più complesse…Mesi di posticipo di trattamento hanno aggravato le condizioni croniche e acuito la sintomatologia. Medici e infermieri riportano che la gravità delle malattie varia ampiamente includendo, tra le tante cose, dolori addominali; problemi respiratori; coaguli di sangue; patologie cardiache e tentativi di suicidio.”

Il pronostico da parte della Dichiarazione di un mondo post-lockdown avente un deterioramento sulla salute mentale si è rivelato particolarmente corretto, ha affermato Iversen.

Citando un articolo recentemente pubblicato sul The Hill, Iversen ha riferito che l’associazione pediatrica sta al momento esortando i legislatori a considerare l’attuale crisi sulla salute mentale infantile come emergenza, citando “statistiche allarmanti,” tra cui accessi al pronto soccorso per motivi di salute mentale in bambini tra i 5 e 11anni d’età con un aumento del 24% e per bambini di età compresa tra i 12 e i 17 anni d’età con un aumento del 31%.

“Inoltre è stato rilevato un aumento maggiore del 50% in accessi al pronto soccorso per sospetto tentato suicidio tra le ragazze dai 12 ai 17 anni d’età,” ha riferito Iversen.

“Così, passato un anno, si scopre che dopo che questi tre prestigiosi e ben stimati scienziati della sanità pubblica erano stati demonizzati, essi avevano invece avuto ragione…I lockdown si sono rivelati dei disastri con conseguenze devastanti per le persone più giovani che sono spesso a basso o ad alcun rischio di contrarre gravemente il COVID,” ha precisato.

“E per coloro che sostengono che i lockdown hanno rallentato la diffusione e impedito agli ospedali di essere sopraffatti, Undocumento del università, Simon Fraser che ha analizzato 80 studi sui lockdown in tutto il mondo ha concluso che solo 20 degli 80 studi hanno mostrato un beneficio positivo nel rallentare la diffusione e anche in questi casi era minore,” ha detto Iversen.

L’autore di cui sopra, il professore di economia Douglas Allen, ha concluso che le politiche del lockdown costituissero verosimilmente “tra i più grandi fallimenti politici in tempo di pace.”

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