Questa settimana si sono svolti a Ginevra, in Svizzera, dei negoziati segreti per discutere delle modifiche proposte al Regolamento sanitario internazionale (RSI) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), considerato uno strumento vincolante di diritto internazionale.

Il mese scorso si sono svolti negoziati simili per la stesura di un nuovo trattato sulle pandemie dell’OMS .

Sebbene le due cose vengano spesso confuse, le proposte di modifica dell’RSI e la proposta di trattato sulle pandemie rappresentano due serie di proposte distinte ma correlate che altererebbero in modo sostanziale la capacità dell’OMS di rispondere alle “emergenze di salute pubblica” in tutto il mondo – e, avvertono i critici, priverebbero in modo significativo le nazioni della loro sovranità.

Secondo l’autore e ricercatore James Roguski, queste due proposte trasformerebbero l’OMS da organizzazione consultiva a organo di governo globale le cui politiche sarebbero legalmente vincolanti.

Inoltre, amplierebbero notevolmente l’ambito e la portata dell’RSI, istituirebbero un sistema di certificati e “passaporti” sanitari globali e consentirebbero all’OMS di imporre esami medici, quarantena e trattamenti sanitari.

Roguski ha detto che i documenti proposti darebbero all’OMS il potere sui mezzi di produzione durante una pandemia dichiarata, richiederebbero lo sviluppo di infrastrutture RSI nei “punti di ingresso” (come i confini nazionali), reindirizzerebbero miliardi di dollari al “Complesso industriale farmaceutico ospedaliero di emergenza” e rimuoverebbero la menzione del “rispetto della dignità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone”.

Francis Boyle, professore di diritto internazionale presso l’Università dell’Illinois, ha affermato che i documenti proposti potrebbero anche contravvenire al diritto internazionale.

Boyle, autore di diversi manuali di diritto internazionale ed esperto di armi biologiche che ha redatto la legge anti-terrorismo sulle armi biologiche del 1989, ha recentemente parlato con The Defender dei pericoli – e della potenziale illegalità – di questi due documenti proposti.

Anche altri importanti analisti hanno lanciato l’allarme.

Le proposte creerebbero “uno stato di polizia medico-scientifica totalitario a livello mondiale”.

Riunitosi a Ginevra dal 9 al 13 gennaio, il Comitato di revisione dell’RSI dell’OMS ha lavorato per sviluppare “raccomandazioni tecniche al Direttore generale [dell’OMS] [WHO’s] sugli emendamenti proposti dagli Stati associati all’RSI”, secondo un documento dell’OMS.

L’RSI è stato emanato per la prima volta nel 2005, all’indomani della SARS-CoV-1, ed è entrato in vigore nel 2007. Si tratta di uno dei due soli trattati giuridicamente vincolanti che l’OMS ha raggiunto dalla sua fondazione nel 1948 – l’altro è la Convenzione quadro per il controllo del tabacco.

Come riportato in precedenza da The Defender, il quadro normativo dell’RSI consente già al direttore generale dell’OMS di dichiarare un’emergenza sanitaria in qualsiasi Paese, senza il consenso del governo di quel Paese, anche se il quadro normativo richiede che le due parti tentino prima di raggiungere un accordo.

Secondo lo stesso documento dell’OMS, le raccomandazioni del Comitato di revisione dell’RSI e del Gruppo di lavoro degli Stati membri sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale del 2005 (WGIHR, acronimo di Working Group on Amendments to the International Health Regulations) saranno comunicate al Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus entro la metà di gennaio, in vista della 76a Assemblea Mondiale sulla Sanità a fine maggio.

Boyle ha detto di aver messo in dubbio la legalità dei suddetti documenti, citando ad esempio il fatto che “il trattato proposto dall’OMS viola la Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati“, ratificata nel 1969, che Boyle ha descritto come “il diritto internazionale dei trattati per ogni Stato del mondo”.

Boyle ha spiegato la differenza tra l’ultimo trattato sulle pandemie e le proposte dell’RSI. “Il trattato dell’OMS istituirebbe un’organizzazione internazionale separata, mentre i regolamenti proposti opererebbero nel contesto dell’OMS attuale”.

Tuttavia, ha dichiarato: “Avendoli letti entrambi, si tratta di una distinzione senza differenze”. Ha spiegato:

“L’uno o l’altro o entrambi istituiranno uno stato di polizia medico-scientifico totalitario a livello mondiale sotto il controllo di Tedros e dell’OMS, che sono fondamentalmente un’organizzazione di facciata per i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), Tony Fauci, Bill Gates, Big Pharma, l’ industria della guerra biologica e il governo comunista cinese che paga una buona parte dei loro conti.

“O otterranno i regolamenti o otterranno il trattato, ma entrambi sono esistenzialmente pericolosi. Sono documenti veramente pericolosi, esistenzialmente pericolosi e insidiosi”.

Boyle, che ha scritto molto sul diritto internazionale e ha difeso dei casi per conto della Palestina e della Bosnia presso la Corte Internazionale di Giustizia, ha dichiarato a The Defender di non aver “mai letto trattati e progetti di organizzazioni internazionali così completamente totalitari come i regolamenti dell’RSI e il trattato dell’OMS”:

“L’uno o l’altro o entrambi daranno vita a uno stato di polizia medico-scientifica totalitario che sfuggirà al controllo delle autorità governative nazionali, statali e locali.

“Sia i regolamenti dell’RSI che il trattato dell’OMS, per quanto posso dire dalla loro lettura, sono specificamente progettati per aggirare le autorità governative nazionali, statali e locali quando si tratta di pandemie, di cure per le pandemie, ivi compresi anche i vaccini”.

I colloqui per la proposta del trattato sulle pandemie e per gli emendamenti all’RSI sembrano seguire una tempistica simile, in modo da essere sottoposti all’esame dell’Assemblea mondiale della sanità dell’OMS dal 21 al 30 maggio.

“È chiaro che stanno preparando sia i regolamenti che il trattato per l’adozione da parte dell’Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio del 2023”, ha detto Boyle. “Questa è la situazione attuale, per come la vedo io”.

Secondo l’OMS, l’Organismo Internazionale di Negoziazione (INB, acronimo di International Negotiating Body) che lavora sul Trattato sulle pandemie presenterà un “rapporto sui progressi” durante la riunione di maggio, in vista della presentazione del “risultato finale” alla 77a Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio 2024.

Boyle: il trattato sulle pandemie proposto, giuridicamente vincolante, viola il diritto internazionale

Commentando il trattato sulle pandemie, Tedros ha dichiarato: “Le lezioni della pandemia non devono rimanere ignorate”. Ha descritto l’attuale “bozza concettuale zero” del trattato come “un vero riflesso delle aspirazioni per un diverso paradigma di rafforzamento della prevenzione, preparazione, risposta e ripresa dalle pandemie”.

Roguski, nella sua analisi del “Trattato sulle pandemie”, ha avvertito che esso creerà una “convenzione quadro giuridicamente vincolante che consegnerà all’OMS un’enorme autorità aggiuntiva e giuridicamente vincolante”.

In altre parole, i 194 Stati membri dell’OMS “accetterebbero di cedere la loro sovranità nazionale all’OMS”. Questo “espanderebbe drammaticamente il ruolo dell’OMS”, includendo una “burocrazia completamente nuova”, la “Conferenza delle Parti”, che includerebbe non solo gli Stati membri ma anche “le parti interessate”.

Questa nuova burocrazia, secondo Roguski, “sarebbe autorizzata ad analizzare i social media per identificare la disinformazione e l’informazione scorretta, al fine di contrastarla con la propria propaganda”.

L’OMS collabora attualmente con numerose organizzazioni di questo tipo, come la società di “fact-checking” NewsGuard.

Roguski ha detto che il trattato sulle pandemie accelererebbe anche il processo di approvazione di farmaci e sostanze iniettabili, fornirebbe sostegno alla ricerca sul guadagno di funzione, svilupperebbe un “meccanismo di revisione globale” per supervisionare i sistemi sanitari nazionali, implementerebbe il concetto di “One Health” e aumenterebbe i fondi per le cosiddette “esercitazioni da tavolo” o “simulazioni”.

One Health [Una salute], nata da un’idea dell’OMS, è descritta come “un approccio integrato e unificante per bilanciare e ottimizzare la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente” che “mobilita molteplici settori, discipline e comunità” ed “è particolarmente importante per prevenire, prevedere, rilevare e rispondere alle minacce globali alla salute, come la pandemia da COVID-19“.

A loro volta, le “esercitazioni da tavolo” e le “simulazioni” come “Event 201” sono state straordinariamente preveggenti nel “prevedere” le epidemie di COVID-19 e di vaiolo delle scimmie prima che si verificassero effettivamente.

Roguski ha detto che il trattato sulle pandemie fornirebbe una struttura per reindirizzare massicce quantità di denaro “attraverso il capitalismo clientelare alle multinazionali che traggono profitto dalle dichiarazioni di emergenze sanitarie pubbliche a livello internazionale” (“pandemie”) e “dal clima di paura che naturalmente segue tali dichiarazioni di emergenza”.

Boyle ha avvertito che il trattato e i regolamenti proposti dall’RSI vanno anche oltre. “L’OMS, che è un’organizzazione marcia, corrotta, criminale e spregevole, sarà in grado di impartire ordini al vostro medico di base su come dovrete essere curati nel caso in cui proclamino una pandemia”.

Inoltre, secondo Boyle, il trattato sulle pandemie sarebbe diverso da molti altri accordi internazionali in quanto entrerebbe in vigore immediatamente. Ha dichiarato a The Defender:

“Se si legge il Trattato dell’OMS, alla fine, si dice chiaramente che entrerà in vigore immediatamente dopo la firma.

“Questo viola i normali processi di ratifica dei trattati internazionali, che sono soggetti alla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati, nonché alla Costituzione degli Stati Uniti, che richiede al Senato degli Stati Uniti di dare il proprio parere e consenso ai termini del trattato con un voto di due terzi”.

In effetti, l’articolo 32 della proposta di trattato, relativo alla sua “applicazione provvisoria”, recita:

“Il trattato [treaty] può essere applicato provvisoriamente da una Parte che acconsenta alla sua applicazione provvisoria notificandolo per iscritto al Depositario al momento della firma o del deposito del suo strumento di ratifica, accettazione, approvazione, conferma formale o adesione.

“Tale applicazione provvisoria diventerà effettiva a partire dalla data di ricezione della notifica da parte del Segretario Generale delle Nazioni Unite”.

“Chiunque l’abbia redatto sapeva esattamente cosa stava facendo per farlo entrare in vigore immediatamente dopo la firma”, ha detto Boyle. “Supponendo che l’Assemblea Mondiale della Sanità adotti il trattato a maggio, Biden può semplicemente dare l’ordine a Fauci o a chiunque sia il suo rappresentante di firmare il trattato, e questo entrerà immediatamente in vigore su base provvisoria”, ha aggiunto.

“Non mi risulta, in nessuno dei miei studi approfonditi sui trattati internazionali, per non parlare dei trattati che istituiscono le organizzazioni internazionali, che ci sia una disposizione del genere”, ha detto Boyle. “È del tutto insidioso”.

Le modifiche proposte all’RSI sono descritte come una “presa di potere” da parte dell’OMS

Secondo Roguski, che ha affermato che l’OMS sta “tentando una presa di potere”, gli emendamenti proposti all’RSI potrebbero essere ancora più preoccupanti del trattato sulle pandemie.

Roguski ha scritto che, pur ritenendo che il trattato sulla pandemie sia “una questione importante”, pensa anche che stia “funzionando come un’esca progettata per distrarre le persone dalla minaccia molto più grande e immediata ai nostri diritti e libertà, costituita dagli emendamenti proposti al Regolamento sanitario internazionale”.

Secondo un documento dell’OMS, il Comitato di revisione dell’RSI che lavora alle modifiche proposte “ha iniziato i suoi lavori il 6 ottobre 2022” e da allora si è riunito cinque volte, comprese le riunioni di questa settimana a Ginevra. L’accesso alle riunioni era vietato ai non vaccinati.

Le proposte finali del Comitato di revisione dell’RSI e del WGIHR saranno presentate a Tedros a metà gennaio e all’Assemblea mondiale della sanità a maggio. Secondo Roguski, “se gli emendamenti proposti saranno presentati alla 76a Assemblea Mondiale della Sanità, potrebbero essere adottati da una maggioranza semplice dei 194 Paesi membri”.

Di conseguenza, ha detto Roguski, rispetto alla proposta del trattato sulle pandemie, “gli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale sono una minaccia molto più immediata e diretta alla sovranità di ogni nazione e ai diritti e alle libertà di ogni persona sulla terra”.

Secondo Roguski, “gli emendamenti proposti hanno lo scopo di eliminare tre aspetti molto importanti delle norme esistenti”, tra cui “l’eliminazione del rispetto della dignità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali” dal testo dell’RSI, il cambiamento dell’RSI da “non vincolante” a “legalmente vincolante” e l’obbligo per le nazioni di “assistere” altre nazioni.

“In sostanza, il Comitato di emergenza dell’OMS avrebbe il potere di annullare le azioni intraprese dalle nazioni sovrane”, ha dichiarato Roguski.

Secondo Boyle, analogamente al trattato sulle pandemie, “anche in questo caso, Biden può dare istruzioni al suo rappresentante a maggio, presumendo che adottino i regolamenti, di firmare i regolamenti. A quel punto, l’amministrazione Biden lo considererà un accordo internazionale vincolante, proprio come ha fatto con i regolamenti del 2005”, riferendosi all’RSI originale ratificato quell’anno.

Ha poi aggiunto:

“L’RSI del 2005 [the 2005 IHR] è stato firmato e il Dipartimento di Stato americano all’epoca lo considerò un accordo esecutivo internazionale legalmente vincolante, elencato nella pubblicazione ufficiale del Dipartimento di Stato, ‘Trattati in vigore‘.

“In altre parole, trattano i regolamenti del 2005 come se fossero un trattato che non ha mai ricevuto il parere e il consenso del Senato degli Stati Uniti, e quindi la legge suprema del paese ai sensi dell’articolo 6 della Costituzione degli Stati Uniti, che sarebbe vincolante per tutti i governi statali e locali qui negli Stati Uniti, anche se si oppongono, ai regolamenti dell’RSI o al trattato dell’OMS”.

Secondo Roguski, “gli emendamenti proposti implementerebbero un gran numero di modifiche con cui tutti dovrebbero essere in disaccordo assoluto”.

Questi cambiamenti includono “un’espansione drastica del[ing] campo di applicazione del Regolamento Sanitario Internazionale dal trattare i rischi effettivi al trattare qualsiasi cosa che abbia il potenziale di essere un rischio per la salute pubblica”, il che, secondo Roguski, “spalancherebbe le porte a un abuso massiccio, ben oltre quanto abbiamo visto negli ultimi tre anni”.

Gli emendamenti proposti, inoltre, sposterebbero l’attenzione dell’OMS “dalla salute delle persone in carne e ossa” per “dare la priorità alla resilienza dei sistemi sanitari” e istituirebbero una “Autorità nazionale competente” a cui “verrebbe conferito un potere immenso per attuare gli obblighi previsti da questi regolamenti”, ha dichiarato Roguski.

Se gli emendamenti saranno approvati, ha detto Roguski, “l’OMS non avrà più bisogno di consultare la nazione sovrana in cui dovesse o meno verificarsi un evento prima di dichiarare che c’è un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale entro i confini di quella nazione”.

[ies] Il direttore generale dell’OMS potrebbe inoltre dichiarare “allarmi intermedi di salute pubblica”, “emergenze di salute pubblica di interesse regionale” e “avvisi di allerta e risposta a livello mondiale”, mentre l’OMS sarebbe riconosciuta “come autorità di guida e coordinamento durante le emergenze internazionali”.

Durante tali emergenze reali o “potenziali”, gli emendamenti conferirebbero all’OMS il potere di imporre una serie di politiche a livello globale, che sarebbero legalmente vincolanti per i Paesi membri.

Queste politiche potrebbero includere la richiesta di esami medici o di prove di tali esami, la richiesta di prove di vaccinazione, il divieto di viaggiare, l’attuazione della quarantena e del tracciamento dei contatti o la richiesta ai viaggiatori di fornire dichiarazioni sanitarie, di compilare moduli di localizzazione dei passeggeri e di portare con sé certificati sanitari globali digitali.

Le “autorità sanitarie competenti” avrebbero anche il potere di requisire aerei e navi, mentre verrebbero create reti di sorveglianza per “individuare rapidamente eventi di salute pubblica” all’interno dei Paesi membri, secondo gli emendamenti proposti.

L’OMS avrebbe anche il potere di partecipare alla stesura della legislazione sanitaria nazionale.

Gli emendamenti proposti darebbero all’OMS il potere di sviluppare un “Piano di assegnazione”, che le consentirebbe di requisire i mezzi di produzione di prodotti farmaceutici e altri articoli in caso di “emergenza”, e obbligherebbero le nazioni sviluppate a fornire “assistenza” a quelle in via di sviluppo.

“Gli emendamenti proposti… faciliterebbero l’accesso digitale alle cartelle cliniche private di tutti”, ha affermato Roguski, e, analogamente alle proposte contenute nel trattato sulla pandemia, “faciliterebbero anche la censura di qualsiasi opinione dissenziente con il pretesto della lotta alla disinformazione”.

Roguski ha affermato che le proposte sono state avanzate nonostante la “mancanza di input da parte del pubblico” da “delegati sconosciuti e non responsabili” che utilizzano una “terminologia vaga e indefinita” e criteri vaghi “con cui misurare la preparazione”.

Roguski ha affermato che le proposte “calpesterebbero i nostri diritti e limiterebbero le nostre libertà”, tra cui il diritto alla privacy, a scegliere o rifiutare le cure, a esprimere le proprie opinioni, a proteggere i propri figli, a stare con la famiglia e gli amici e ad essere liberi da discriminazioni, compresa la discriminazione sulla base del proprio stato vaccinale.

“Il carattere definitivo delle decisioni prese dal Comitato di emergenza” previsto dagli emendamenti “sarebbe un attacco diretto alla sovranità nazionale”, ha detto Roguski.

Come ci siamo arrivati?

Secondo l’OMS, i membri dell’INB – durante una riunione tenutasi a Ginevra dal 18 al 21 luglio 2022 – hanno raggiunto un “consenso”, concordando che qualsiasi nuova “convenzione, accordo o altro strumento internazionale sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie” sarebbe stata “legalmente vincolante” per gli Stati membri.

Per Boyle, questa è la risposta dell’OMS all'”enorme opposizione” alle restrizioni legate alla COVID-19 degli ultimi tre anni. Ha dichiarato a The Defender:

“Per quanto posso capire, quello che è successo è stato questo: Come sapete, c’è stata un’enorme opposizione qui negli Stati Uniti [contro] [against] questi editti totalitari, e questo sia sotto Trump che sotto Biden.

“Questi editti totalitari emessi dal governo federale, dalla Casa Bianca, dal CDC, da tutti gli altri su questa pandemia e anche sugli obblighi vaccinali, incontrano una fortissima opposizione di base. E così, per quanto posso dire, ciò che è accaduto è culminato con l’uscita di Trump dall’OMS, che ritengo fosse una decisione corretta.

“Perché lo sappiate, io sono indipendente come orientamento politico. La mia è solo una visione soggettiva. Quando Biden è salito al potere, il suo principale consulente scientifico era Tony Fauci. Biden ci ha quindi reinserito nell’OMS e ha nominato Fauci rappresentante degli Stati Uniti nel Comitato esecutivo dell’OMS.

“È da qui che nascono sia i regolamenti dell’RSI che il trattato dell’OMS: per aggirare la fortissima opposizione popolare alla gestione degli editti emanati dal governo federale riguardo alla pandemia e agli obblighi vaccinali”.

Boyle ha spiegato cosa significherebbe “legalmente vincolante” in questo contesto, se anche una sola delle due proposte venisse approvata:

“Ciò che accadrà è che l’OMS presenterà un ordine, questa nuova organizzazione presenterà un ordine che invierà a Washington D.C., dopodiché l’amministrazione Biden lo applicherà come obbligo internazionale vincolante per gli Stati Uniti d’America ai sensi dell’articolo 6 della Costituzione degli Stati Uniti, e usurperà le autorità sanitarie statali e locali, che in genere hanno l’autorità costituzionale di occuparsi della salute pubblica ai sensi del 10° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.

“L’amministrazione Biden sosterrà poi che i regolamenti o il trattato usurperanno il 10° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti e le autorità sanitarie statali e locali, i governatori, i procuratori generali, le autorità sanitarie pubbliche dovranno obbedire a [qualunque] [any] ordine proveniente dall’OMS”.

Facendo riferimento alle sue osservazioni sull’illegalità delle due proposte nell’ambito della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati, Boyle ha chiarito che, ai sensi dell’articolo 18 della Convenzione, “un trattato non entra in vigore quando viene firmato. Al momento della firma del trattato, lo Stato è solo obbligato ad agire in modo da non vanificare l’oggetto e lo scopo del trattato”.

L’articolo 18 recita:

“Uno Stato ha l’obbligo di astenersi da atti che possano vanificare l’oggetto e lo scopo di un trattato quando: (a) ha firmato il trattato o ha scambiato strumenti che costituiscono il trattato soggetto a ratifica, accettazione o approvazione, fino a quando non avrà manifestato chiaramente la sua intenzione di non diventare parte del trattato”.

Secondo Boyle, la firma di uno Stato “non fa entrare provvisoriamente in vigore il trattato”.

Boyle ha anche descritto le proposte come “una massiccia presa di potere da parte di Fauci, del CDC, dell’OMS, di Bill Gates, di Big Pharma, dell’industria della guerra biologica e di Tedros”.

Ha poi aggiunto:

“Non ho mai visto nulla di simile in tutte le mie ricerche, scritti, attività di insegnamento, controversie sulle organizzazioni internazionali che risalgono alla Prima Conferenza di Pace dell’Aia del 1899, fino ad oggi”.

Roguski e Boyle hanno sostenuto che gli Stati Uniti – e altri Paesi – dovrebbero uscire dall’OMS. Boyle ha dichiarato a The Defender:

“Non sono un sostenitore del presidente Trump, ma penso che dobbiamo tornare a ritirarci subito dall’OMS. Nell’ultima sessione del Congresso è stata introdotta una legislazione che ci ha fatto uscire dall’OMS. È necessario che questa legislazione venga reintrodotta immediatamente, in questa nuova sessione del Congresso.

“Penso che la Camera dei Rappresentanti debba dire chiaramente che si oppone, che non ha intenzione di assecondare alcun ordine proveniente dall’OMS, dall’Assemblea Mondiale della Sanità [WHA] o da questa nuova organizzazione internazionale per le pandemie, e devono dire che detengono il controllo dei finanziamenti e che taglieranno i finanziamenti di tutto ciò che riguarda l’OMS”.

Per Boyle, tuttavia, la questione non riguarda solo i legislatori federali. “Bisogna, certamente, che i governi statali degli Stati Uniti prendano la posizione di non rispettare le decisioni dell’OMS, dell’AMS o di questa nuova organizzazione internazionale per le pandemie”, ed ha aggiunto di aver recentemente rivolto tali raccomandazioni al governatore della Florida Ron DeSantis.

“Bisogna che questo sia riprodotto in tutti gli Stati Uniti, Stato per Stato”, ha detto Boyle, “e credo che vada fatto subito perché stanno cercando di approvare in fretta e furia questi regolamenti dell’OMS e il trattato [pandemic] per l’assemblea dell’OMS di maggio”.

Stretta collaborazione con la Gates Foundation e altri

Secondo l’OMS, le discussioni sull’INB si svolgono non solo tra tutti gli Stati membri, ma anche con le “parti interessate” elencate nel documento A/INB/2/4.

Chi sono queste parti interessate? Un esempio è GAVI, l’Alleanza per i vaccini (Vaccine Alliance), elencata come “Osservatore” insieme alla Santa Sede (Vaticano), alla Palestina e alla Croce Rossa.

Come riportato in precedenza da The Defender, GAVI ha come missione dichiarata di “salvare vite e proteggere la salute delle persone” e afferma di “aiutare a vaccinare quasi la metà dei bambini del mondo contro malattie infettive mortali e debilitanti”.

GAVI descrive la sua partnership con diverse organizzazioni internazionali, tra cui nomi ormai familiari: l’OMS, l’UNICEF, la Bill & Melinda Gates Foundation e la Banca Mondiale, e con l’ID2020 Alliance, che sostiene l’implementazione di “passaporti vaccinali”.

Tra i membri fondatori di ID2020 figurano la Gates Foundation, Microsoft e la Rockefeller Foundation.

A sua volta, la Gates Foundation, insieme a Bloomberg Philanthropies, alla Clinton Health Access Initiative, alla Rockefeller Foundation, all’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA – si pensi ai “passaporti vaccinali”) e al Population Council (Consiglio sulla Popolazione) – fondato da John D. Rockefeller e noto per le sue iniziative di “controllo della popolazione” sono elencate nello stesso documento dell’OMS all’allegato C come “attori non statali nelle relazioni ufficiali con l’OMS“.

“Altre parti interessate, come deciso dall’INB, invitate a partecipare [e] [and] a intervenire alle sessioni aperte delle riunioni dell’INB [e] [and] fornire contributi all’INB” includono la IATA, l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile e il Gruppo della Banca Mondiale.

Open Philanthropy” e Open Society Foundations di George Soros, e “l’organizzazione no-profit per la difesa dei consumatori” Public Citizen, sono tra i gruppi elencati nel documento dell’OMS come “altre parti interessate” che possono “fornire input all’INB”, insieme a due organizzazioni sanitarie russe affiliate allo Stato.

La principale negoziatrice statunitense per il trattato sulle pandemie, Pamela Hamamoto – in precedenza investment banker presso Goldman Sachs e Merrill Lynch – “ha contribuito a coordinare le prime risposte all’epidemia di Ebola in Africa occidentale nel 2015… e una risposta rafforzata dell’OMS”.

Hamamoto è stata anche “determinante per il lancio nel 2014 dell’ Agenda della sicurezza sanitaria globale“(GHSA, acronimo di Global Health Security Agenda), uno “sforzo globale … incentrato sul rafforzamento della capacità del mondo di prevenire, rilevare e rispondere alle minacce poste dalle malattie infettive”, guidata dal CDC e fondata con lo scopo di di accelerare l’RSI approvato nel 2005.

La Banca Mondiale, il Consorzio per la sicurezza sanitaria globale, la Tavola rotonda del settore privato e l’OMS fanno parte del gruppo direttivo della GHSA. AstraZeneca e Johnson & Johnson, produttori del vaccino anti COVID-19, sono membri della Tavola rotonda del settore privato.

A consigliare la GHSA è il “Consorzio GHSA”, che include nel suo comitato direttivo la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health (che ha ospitato Event 201) e la Nuclear Threat Initiative (NTI, Iniziativa per le minacce nucleari).

Come riportato in precedenza da The Defender, l’NTI ha organizzato una “esercitazione da tavolo” che ha previsto con notevole precisione un’epidemia “fittizia” di vaiolo delle scimmie nel maggio 2022. “Open Philanthropy” ha finanziato il rapporto finale di questa esercitazione.

Tra i membri generali del consorzio GHSA figurano la Gates Foundation, Amazon Web Services (che ha gestito i database di immunizzazione anti COVID-19 per il CDC), la Boston University e i suoi National Emerging Infectious Diseases Laboratories (NEIDL, Laboratori nazionali per le malattie infettive emergenti) ed Emergent BioSolutions.

Come riportato in precedenza da The Defender, NEIDL è il luogo in cui è stato recentemente sviluppato “un nuovo ceppo di COVID-19 che ha ucciso l’80% dei topi infettati dal virus”.

Emergent BioSolutions, che ha prodotto il vaccino Johnson & Johnson ed ha ottenuto il titolo d’infamia per aver perso un contratto federale da 600 milioni di dollari dopo che milioni di dosi di vaccino erano state rovinate, è collegata alla simulazione dell’antrace del 2001 chiamata Dark Winter.

Nel giugno 2022, con il sostegno degli Stati Uniti, dell’ Italia (attuale presidente della GHSA) e dell’Indonesia, allora presidente del G20, la Banca Mondiale ha annunciato il lancio di un “fondo pandemico” da 1 miliardo di dollari.

Nel novembre 2022, il Ministro della Salute indonesiano Budi Gunadi Sadikin, in occasione della riunione del G20 tenutasi a Bali, ha spinto per un “certificato sanitario digitale riconosciuto dall’OMS” a livello internazionale per consentire alle persone di “muoversi”. L’Indonesia è anche un membro permanente del gruppo direttivo della GHSA.