Secondo un team di ricercatori dell’Università del Massachusetts Amherst e dell’Università di Tecnologia di Delft, nei Paesi Bassi, gli esseri umani potrebbero essere utilizzati come parte di un sistema di antenne per le radiazioni elettromagnetiche (EMR, acronimo di electromagnetic radiation) indossando uno speciale braccialetto avvolto nel rame.

I ricercatori hanno dichiarato di aver sviluppato un modo a basso costo per “raccogliere” la radiazione a radiofrequenza (RF) che viene “dispersa” durante la comunicazione a luce visibile (VLC, acronimo di visible light communication) – una tecnologia che, secondo loro, sarà probabilmente utilizzata nelle “prossime reti 6G”.

Ma alcuni sostengono che l’utilizzo di esseri umani come antenne RF per il 6G sia irrispettoso del corpo umano e possa avere implicazioni sconosciute per la salute.

“Sono diametralmente contrario a questo tipo di lavoro, soprattutto vista la scarsità di ricerche mediche sull’uso del corpo umano come antenna RF”, ha dichiarato il Dr. Brian Hooker, responsabile scientifico di Children’s Health Defense (CHD) e professore di biologia alla Simpson University.

“Questo tipo di tecnologia rende il corpo umano un raccoglitore di radiofrequenze e ignora del tutto le implicazioni per la salute delle EMR”, ha dichiarato Hooker a The Defender.

Il LiFi può “abilitare nuovi sistemi wireless pervasivi” per l’Internet delle cose

I ricercatori, tra cui il Dr. Jie Xiong, professore di scienze informatiche e telematiche presso l’Università del Massachusetts Amherst e il Dr. Qing Wang, professore presso l’ Embedded Systems Group (Gruppo sistemi embedded) nel Dipartimento di Tecnologia del Software della TU Delft, Paesi Bassi – sono sostenitori della VLC, o “LiFi“, come viene talvolta chiamata [questa tecnologia] che utilizza la luce per trasmettere dati.

La VLC funziona accendendo e spegnendo le luci LED a una velocità molto elevata, invisibile all’occhio umano.

Come il WiFi, la VLC è wireless (senza fili), ma invece di utilizzare un router e le onde RF per trasmettere i dati, la VLC utilizza le lampadine LED e i segnali luminosi per inviare e ricevere informazioni.

Secondo OpenVLC, una piattaforma di ricerca co-fondata da Wang, la VLC può “abilitare nuovi sistemi wireless pervasivi nel contesto dell’Internet delle cose“.

Durante la VLC, le radiazioni RF “trapelano” nell’ambiente circostante, consentendo di “essere raccolte” e utilizzate per alimentare piccoli dispositivi, secondo i ricercatori.

Il team ha progettato un sistema elettrico chiamato “Bracelet+”, grazie al quale un essere umano che indossa un braccialetto contenente una bobina di rame può “raccogliere” le radiazioni RF generate durante la VLC.

I ricercatori hanno dichiarato di essere riusciti a raccogliere microwatt di energia utilizzando il loro sistema di braccialetti in rame negli scenari sperimentati.

“Un tale livello di micro-watt di energia raccolta ha il potenziale per alimentare sensori a bassissima potenza come i sensori di temperatura e i sensori di glucosio”, hanno detto i ricercatori.

Il team non ha specificato nel progetto come le radiazioni raccolte sarebbero state trasmesse ai dispositivi.

Due braccialetti raccolgono più RF di uno

Il team ha dichiarato di essere riuscito a raccogliere più radiazioni RF quando un individuo indossava due braccialetti, uno per braccio.

Secondo Minhao Cui, dottorando in scienze informatiche e dell’informazione presso l’Università del Massachusetts Amherst, che ha collaborato con Xiong al progetto, aumentando il numero di braccialetti non si aumenterebbe l’esposizione di chi li indossa alle radiofrequenze.

“Il braccialetto si limita a ‘estrarre’ l’energia [RF] dal corpo umano, che è già catturata dal corpo umano”, ha detto, “quindi non importa quanti braccialetti indossiamo, [il braccialetto] non può influenzare l’esposizione delle persone alle RF”.

Il team ha dichiarato che indossare il braccialetto “non causa alcun problema di salute” perché la quantità massima di radiazioni RF della VLC è “di circa 0,01 microwatt per centimetro quadrato (mW/cm2) ” – che è “molto al di sotto” dei limiti di RF specificati dalla Federal Communications Commission (FCC, Commissione federale per le comunicazioni) e dalla Food and Drug Administration (FDA, Agenzia federale per gli alimenti e i farmaci) statunitense.

Le linee guida della FCC fissano il limite di esposizione umana alle radiofrequenze a 0,2 mW/cm2 e la FDA specifica un limite superiore di 10 mW/cm2, hanno dichiarato.

“Una delle peggiori idee mai concepite”

Tuttavia, Bill Bathgate, ingegnere elettrico e consulente ambientale certificato in biologia edilizia, ha detto che non è possibile pensare che indossare i braccialetti non aumenti l’esposizione delle persone alle radiofrequenze. “Non è possibile”, ha detto.

Commentando lo studio, Bathgate ha dichiarato: “È una delle peggiori idee mai concepite”. Si usa il corpo umano come “punto di telecomunicazione in una sorta di rete” e questo potrebbe provocare “effetti sulla salute che non possiamo prevedere”.

Bathgate ha criticato i ricercatori per aver utilizzato le normative FCC e FDA come misura dell’impatto sulla salute. “Queste sono le due organizzazioni più corrotte che abbia mai incontrato nel campo dell’ingegneria elettrica”, ha dichiarato.

“La FCC non è un’agenzia sanitaria”, ha detto Bathgate, “la FDA sì, ma non sa nulla delle radiofrequenze”.

Bathgate ha sottolineato che nel 2021 CHD ha vinto una causa contro la FCC perché la FCC non è stata in grado di spiegare in che senso le sue attuali linee guida proteggono adeguatamente dagli effetti nocivi dell’esposizione alle radiazioni RF.

La Corte d’Appello degli Stati Uniti ha stabilito che la FCC non ha preso in considerazione le prove non cancerogene relative agli effetti negativi sulla salute della tecnologia wireless nella sua decisione di non aggiornare le linee guida del 1996.

Bathgate ha dichiarato che avrebbe voluto che gli autori dello studio fornissero prove a sostegno della loro affermazione che le radiazioni RF emanate dalla VLC non causano problemi di salute. “Quali misurazioni sono state effettuate per convalidare questa affermazione?” ha chiesto.

“Bisogna stare attenti… la gente butta là queste cose senza nemmeno pensare alle potenziali ramificazioni”, ha detto, aggiungendo che ricerche precedenti hanno indicato chiare interazioni tra l’esposizione alle EMR – comprese le radiofrequenze – e problemi di salute.

Migliaia di studi sottoposti a revisione paritaria hanno dimostrato gli effetti biologici non termici – cioè gli effetti delle radiazioni a basso livello che non provocano calore – a livello cellulare, tra cui lo stress ossidativo, i danni al DNA, i danni allo sperma, gli effetti neurologici, il deterioramento cognitivo e l’elettrosensibilità.

Tuttavia, Cui ha affermato di non ritenere che la VLC abbia un impatto sulla salute delle persone. “L’energia dei segnali RF emessi dalla VLC è largamente inferiore a quella dei segnali Wi-Fi già presenti nell’ambiente”, ha aggiunto.

‘Fare del corpo umano il piano di massa per le comunicazioni 6G’

Bathgate ha analizzato i motivi scientifici che hanno spinto gli autori dello studio a utilizzare il corpo umano per raccogliere le radiofrequenze generate dalla VLC.

Nella VLC, quando le lampadine a LED oscillano a una frequenza molto elevata, è possibile inviare segnali a una potenza molto bassa. Secondo Bathgate, questi segnali vengono trasferiti al corpo umano, che diventa così una “antenna amplificante” per i segnali.

“In pratica, stiamo parlando di fare del corpo umano il piano di massa per le comunicazioni 6G”, ha aggiunto.

“Se si passa davanti a un’antenna televisiva o radiofonica, si vede questa grande cosa che si alza in aria. Sotto quella struttura c’è una lastra di rame molto grande, grande come un parcheggio – che non si vede”.

Questo è il piano di massa per l’antenna, ha detto. “L’antenna da sola non irradia se non ha un contrappeso, o un piano di massa, da cui riflettere le informazioni”.

Bathgate ha detto che gli esseri umani sono molto efficaci come piano di massa perché sono “esseri di acqua salata”.

Ad esempio, se uno volesse ottenere un segnale molto forte con una radio amatoriale, andrebbe su una spiaggia di mare e “infilerebbe” letteralmente l’antenna nella sabbia dove c’è l’acqua salata.

L’acqua salata amplificherebbe i segnali “molto rapidamente e molto efficacemente”, ha detto, rendendo il mare – “metà della terra” – il piano di massa. “Ciò renderà la mia antenna molto più efficace che se mi trovassi a un centinaio di metri nell’entroterra”, ha detto.

In effetti, gli autori dello studio hanno testato vari oggetti per verificare quali funzionassero meglio per amplificare le radiazioni RF prodotte durante la VLC e hanno scoperto che il corpo umano era l'”oggetto” migliore per raccogliere le radiazioni RF.

Hanno prima applicato una bobina di rame su oggetti di plastica, cartone, legno e acciaio, ma hanno scoperto che il metallo era il più efficace. Poi hanno testato oggetti “onnipresenti” nella vita quotidiana, come pareti, dispositivi elettronici (come smartphone e laptop) e il corpo umano.

Hanno concluso che il corpo umano, con i suoi numerosi tessuti acquosi, era più efficace nell’amplificare le radiazioni a radiofrequenza estraibili rispetto ai dispositivi elettronici o alle pareti.

Gli autori dello studio non hanno discusso la quantità di radiazioni a radiofrequenza che ci si potrebbe aspettare in individui esposti alla VLC che indossano gioielli di rame simili al loro braccialetto a spirale di rame o in donne che usano un dispositivo intrauterino di rame come sistema anticoncezionale a lungo termine.