“Perché credi che il tuo cellulare sia sicuro? È un dato di fatto o si basa su messaggi accuratamente elaborati che hai sentito o letto?”.

Con queste semplici domande dirette la giornalista d’indagine Barbara Koeppel rivela decenni di relazioni pubbliche ingannevoli, l’assedio degli enti normativi, la soppressione della vera scienza e l’intimidazione dei critici da parte dell’industria delle telecomunicazioni — tattiche dispiegate dall’industria allo scopo di convincere il pubblico che i telefoni cellulari sono sicuri.

Quelle tattiche hanno funzionato, afferma la Koeppel, nel suo articolo pubblicato sul The Washington Spectator:

“L’industria ha un successo spettacolare nell’assicurarsi che il suo messaggio abbia una vastissima eco: con le sue risorse illimitate compra seggi a tutti i tavoli più importanti delle agenzie di controllo globali e nazionali, dei media, e delle società scientifiche—che gestiscono la disinformazione. Così, con i suoi miliardi l’industria decide quali scienziati e studi finanziare o affondare, quali citare o screditare, quali commissari delle varie agenzie far girare tra le telecom e gli studi legali delle corporation, e come trattare i dissidenti—come gli Stati e le città statunitensi —facendogli causa e di solito silenziandoli.”

Il loro successo è tale, riferisce la Koeppel, che solo il 5% degli adulti americani si preoccupa del proprio telefono cellulare.

La Koeppel esamina numerosi studi internazionali, condotti da scienziati indipendenti che si sono rifiutati di lasciarsi silenziare, che collegano l’uso del cellulare a una serie di problemi di salute. Scrive:

“Negli ultimi decenni, l’industria delle telecom wireless e i suoi promotori hanno annunciato i telefoni cellulari come il più grande progresso tra la fine del XXesimo e l’inizio del XXIesimo secolo. Ma con il crescere del loro uso, scienziati di tutto il mondo preoccupandosi dei rischi che essi comportano, hanno prodotto oltre 2.000 studi che raccontano una versione più sinistra. Avvertono che i dispositivi e le antenne che li alimentano espongono gli umani e gli animali a radiazioni non ionizzanti e campi elettromagnetici a bassa frequenza — noti come radiazioni cellulari, da microonde, o radio-frequenze. Questi studi indicano che quando persone e animali vi sono esposti, possono sviluppare tumori al cervello, alla tiroide, alla prostata, al nervo acustico e tumore al seno oltre ad altre malattie.”

La Koeppel fa i nomi — delle organizzazioni presidiate dall’industria e dei principali agenti al loro interno che nascondono le prove del danno.

Quasi non sorprende più sapere che la Federal Communications Commission (FCC), che regolamenta le telecom, è totalmente in mano loro. Molta gente non si rende conto che anche le agenzie create per salvaguardare la salute pubblica, come la U.S. Food and Drug Administration (Corrispettivo dell’AIFA),  l’Organizzazione Mondiale della sanità, il National Institutes of Health o Istituto Superiore di sanità (compreso il Centers for Disease Control and Prevention – Centri per il Controllo e la Prevenzione delle malattie) e perfino il National Cancer Institute o Istituto Nazionale per il Cancro si sono allineate con l’industria e i suoi interessi.

Quando agenzie come queste adottano una linea favorevole alle telecom, il danno è particolarmente grave, dice la Koeppel, perché la percezione pubblica è che queste agenzie siano indipendenti e obiettive.

La Koeppel accende un faro anche sui protagonisti buoni: scienziati e attivisti che continuano a parlare, giornali che riportano in maniera accurata le notizie in merito all’industria e alle problematiche di salute relative ai telefoni cellulari, i Paesi che hanno messo in atto politiche a tutela dei cittadini (specialmente i bambini) e le città che hanno combattuto e respinto il colosso telecom.

Riporta anche la causa che ha fatto giurisprudenza contro la FCC, intentata da Children’s Health Defense (CHD) e altri, contro la decisione della commissione di non rivedere le sue linee guida per la salute del 1996, nonostante l’evidenza incontrovertibile del danno. (Peccato la Koeppel abbia dimenticato di citare il fatto che CHD è uno dei due gruppi che ha fatto causa alla FCC e che sta facendo giurisprudenza).

L’articolo della Koeppel è un resoconto raro e fattuale sui danni alla salute della tecnologia wireless e sull’inganno e la corruzione nell’industria delle telecomunicazioni.

Cosa si può fare? La Koeppel dice:

“Dato che i servizi wireless non se ne andranno (5.2 miliardi di persone li usano in tutto il mondo), gli scienziati e attivisti a difesa della salute dicono che la cosa migliore è limitare l’esposizione. A questo fine, il dipartimento di Salute della California dice che bisogna usare le cuffie e toglierle se non si è al telefono dato che emettono radiazioni seppur minime anche quando sono spente. Dice anche di usare i messaggi invece di passare tempo parlando al telefono; tenere i cellulari lontani dal corpo (nello zaino, valigetta, borsa o sacca); tenerli lontani dalla testa quando si fa streaming e scaricare i film (invece di vederli in streaming).”