I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno rilasciato oggi nuovi dati che mostrano che tra il 14 dicembre 2020 e il 21 gennaio 2022 è stato presentato un totale di 1.071.856 segnalazioni di eventi avversi in seguito a vaccinazioni anti COVID al Vaccine Adverse Event Reporting System (Sistema per le segnalazioni di eventi avversi al vaccino, VAERS). VAERS è il principale sistema finanziato dal governo per segnalare le reazioni avverse ai vaccini negli Stati Uniti.

I dati includevano un totale di 22.607 segnalazioni di decessi – un aumento di 414 rispetto alla settimana precedente – e 178.994 segnalazioni di lesioni gravi, inclusi i decessi, durante lo stesso periodo di tempo – in aumento di 4.130 rispetto alla settimana precedente.

Escludendo le “segnalazioni straniere” al VAERS, sono stati segnalati 740.000 eventi avversi, compresi 10.316 decessi e 67.496 lesioni gravi, negli Stati Uniti tra il 14 dicembre 2020 e il 21 gennaio 2022.

Le segnalazioni straniere sono segnalazioni che le filiali estere inviano ai produttori di vaccini statunitensi. Secondo le normative della Food and Drug Administration (FDA, Agenzia federale per il controllo degli alimenti e dei farmaci) degli Stati Uniti, se un produttore viene informato di una segnalazione proveniente da una fonte estera che descrive una reazione avversa che non solo è grave ma non appare sull’etichettatura del prodotto, il produttore è tenuto a inviare la segnalazione al VAERS.

Dei 10.316 decessi segnalati negli USA a partire dal 21 gennaio, il 19% si è verificato entro 24 ore dalla vaccinazione, il 24% entro 48 ore dalla vaccinazione e il 61% in persone che hanno avuto un inizio di sintomi entro 48 ore dalla vaccinazione.

Negli Stati Uniti, al 21 gennaio erano state somministrate 532,4 milioni di dosi di vaccino anti COVID, comprese 312 milioni di dosi del vaccino Pfizer, 202 milioni di dosi del vaccino Moderna e 19 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson (J&J).

Dal comunicato del 21/1/22 sui dati VAERS

Ogni venerdì, il VAERS pubblica le segnalazioni di reazioni avverse al vaccino a partire da una data specifica. Le segnalazioni inviate al VAERS richiedono ulteriori indagini prima che si possa confermare una relazione causale. Storicamente, è stato dimostrato che il VAERS riporta solo l’1% delle effettive reazioni avverse ai vaccini.

I dati VAERS statunitensi dal 14 dicembre 2020 al 21 gennaio 2022 per i bambini dai 5 agli 11 anni mostrano:

Il decesso più recente riguarda una bambina di 7 anni del Minnesota (VAERS I.D. 1975356) che è morta 11 giorni dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino anti COVID della Pfizer, quando è stata trovata priva di sensi dalla madre. Si attendono i risultati dell’autopsia.

I dati VAERS degli Stati Uniti dal 14 dicembre 2020 al 21 gennaio 2022 per i bambini dai 12 ai 17 anni mostrano:

Le morti più recenti riguardano un ragazzo di 13 anni (VAERS I.D. 2042005) di uno stato non identificato che è morto per un improvviso attacco di cuore sette mesi dopo aver ricevuto la sua seconda dose di vaccino Moderna, e una ragazza di 17 anni di uno stato non identificato (VAERS I.D. 2039111) che è morta dopo aver ricevuto la sua prima dose di vaccino Moderna. Le informazioni mediche erano limitate e per nessuno dei due casi si sa se sia stata eseguita un’autopsia.

  • 68 segnalazioni di anafilassi tra i ragazzi dai 12 ai 17 anni, in cui la reazione è stata pericolosa per la vita, ha richiesto un trattamento o ha portato alla morte – con il 96% dei casi attribuiti al vaccino della Pfizer.
  • 609 segnalazioni di miocardite e pericardite con 597 casi attribuiti al vaccino Pfizer.
  • 154 segnalazioni di disturbi della coagulazione del sangue, con tutti i casi attribuiti al vaccino Pfizer.

I dati VAERS degli Stati Uniti dal 14 dicembre 2020 al 21 gennaio 2022, per tutti i gruppi di età combinati, mostrano:

Trapianto di cuore negato a uomo non vaccinato in un ospedale di Boston

DJ Ferguson, 31 anni, è stato rimosso dai primi posti della lista di attesa per un trapianto di cuore al Brigham and Women’s Hospital di Boston in quanto non vaccinato contro il COVID.

Ferguson martedì ha ricevuto una pompa cardiaca meccanica – chiamata dispositivo di assistenza ventricolare sinistra – che dovrebbe tenerlo in vita per un massimo di cinque anni, ma non gli resta molto da vivere, ha detto suo padre.

Secondo ABC News, Ferguson, padre di due bambini con un altro bambino in arrivo, non voleva vaccinarsi perché temeva che la vaccinazione avrebbe complicato la sua condizione cardiaca. Ha anche detto che vaccinarsi era contro i suoi principi fondamentali.

“Gli organi sono pochi, non abbiamo intenzione di distribuirli a persone con scarse probabilità di sopravvivere quando altri che sono vaccinati hanno una migliore probabilità di sopravvivere dopo l’intervento”, ha detto a MassLive il dottor Arthur Caplan, che dirige il dipartimento di Etica Medica alla NYU Grossman School of Medicine.

Nonostante l’intervento a cuore aperto, Ferguson ha ancora bisogno di un trapianto a causa del suo rapido deterioramento, hanno detto i genitori di Ferguson a “Tucker Carlson Tonight” mercoledì.

Il regime di vaccinazione anti COVID per i bambini sotto i 4 anni includerà 3 dosi, dice Fauci

Il dottor Anthony Fauci, consigliere medico capo della Casa Bianca, mercoledì ha detto che il regime del vaccino anti COVID per i bambini di età inferiore ai 4 anni probabilmente includerà tre dosi quando sarà autorizzato, perché due dosi non hanno indotto una risposta immunitaria adeguata nei bambini di 2-4 anni negli studi clinici della Pfizer.

“Il dosaggio e il regime per i bambini da 6 mesi a 24 mesi hanno funzionato bene, ma si è scoperto che l’altro gruppo da 24 mesi a 4 anni non ha ancora raggiunto il livello di non inferiorità, quindi gli studi continuano”, ha detto Fauci, riferendosi al confronto standard di efficacia per gli adulti.

Fauci ha detto che spera che la Food and Drug Administration degli Stati Uniti autorizzi il vaccino COVID Pfizer e BioNTech per i bambini sotto i 5 anni il mese prossimo, anche se non può dire con certezza quando l’agenzia prenderà la sua decisione.

La Svezia decide contro i vaccini COVID per i bambini dai 5 agli 11 anni

La Svezia non raccomanderà i vaccini anti COVID per i bambini sotto i 12 anni perché i benefici non superano i rischi, ma continuerà a valutare “costantemente” la situazione, ha riportato Reuters.

L’Agenzia della salute pubblica svedese ha detto in un comunicato stampa di giovedì che il beneficio medico per un bambino di 5-11 anni che ha ricevuto un vaccino contro il COVID “è attualmente piccolo”.

Britta Bjorkholm, un funzionario della sanità svedese, ha detto durante una conferenza stampa: “Con le conoscenze che abbiamo oggi, con un basso rischio di malattie gravi per i bambini, non vediamo alcun chiaro beneficio nel vaccinarli”.

Karin Tegmark Wisell, direttore generale dell’Agenzia per la salute pubblica della Svezia, ha detto che sarebbe stata fornita una guida aggiornata prima del periodo autunnale.

I vaccini anti COVID causano aborti, tumori, disturbi neurologici tra il personale delle forze armate

In un’udienza organizzata questa settimana dal senatore Ron Johnson (Rep.-Wis.), l’avvocato Thomas Renz ha detto a un gruppo di esperti che i dati forniti da tre informatori mostrano che i vaccini anti COVID stanno causando danni catastrofici ai membri delle forze armate degli Stati Uniti, senza impedir loro di contrarre il virus.

Renz ha riassunto i dati ottenuti dal Defense Medical Epidemiology Database – il pluriannale database epidemiologico dei membri in servizio alle forze armate.

I dati mostrano che i casi di aborto spontaneo e cancro sono aumentati del 300% nel 2021 rispetto alla precedente media quinquennale. I disturbi neurologici sono aumentati del 1000% nel 2021 rispetto alla media degli ultimi cinque anni, passando da 82.000 a 863.000 in un anno.

“I nostri soldati vengono usati in esperimenti, vengono feriti e a volte forse uccisi”, ha detto Renz.

Dopo la presentazione di Renz, l’avvocato Leigh Dundas ha portato la prova che il DOD ha falsificato i dati nel DMED per nascondere i casi di miocardite nei membri del servizio vaccinati contro il COVID.

OSHA ritira l’obbligo di vaccinazione anti COVID

Il Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti questa settimana ha annunciato che ritirerà l’obbligo di vaccinazione anti COVID o analisi tramite tamponi imposto dall’amministrazione Biden ai grandi datori di lavoro.

Nel ritirare la regola, il dipartimento ha detto di riconoscere che la norma temporanea di emergenza non può essere ravvivata dopo essere stata bloccata dalla Corte suprema degli Stati Uniti all’inizio di questo mese e che quindi pianificherà l’impostazione di uno standard permanente per gli obblighi vaccinali, secondo un avviso fornito alla corte dalla Occupational Safety and Health Administration (OSHA).

La decisione del Dipartimento del lavoro di ritirare la regola significa che i procedimenti legali in corso nel 6° Circuito saranno abbandonati.

L’OSHA potrebbe portare avanti un’altra versione della regola ‘vaccino o tampone’ attraverso il suo processo di regolamentazione, ma probabilmente si troverebbe ancora ad affrontare sfide legali.

Children’s Health Defense chiede a chiunque abbia avuto una reazione avversa, a qualsiasi vaccino, di fare una segnalazione seguendo questi tre punti.