Árpád Janos Pusztai, Ph.D. (dottorato di ricerca), uno dei primi scienziati a sollevare dubbi sulla sicurezza degli alimenti geneticamente modificati, è mancato il 17 dicembre 2021, a casa con sua moglie, Susan Zsuzsa Bardócz, al suo fianco. Aveva 91 anni.

Pusztai era nato l’8 settembre 1930 a Budapest, in Ungheria. Era stato uno studente del liceo Obudai Arpad Gimnazium. Nel 1953, aveva ottenuto un diploma in chimica presso l’Università Eotvos Lorand di Budapest. Per tre anni esercitò la sua professione, con la carica di scienziato associato, presso l’Accademia Ungherese delle Scienze appena prima dello scoppio della rivoluzione ungherese contro il controllo sovietico nell’ottobre del 1956.

Dopo il fallimento della rivoluzione, Pusztai scappò in un campo profughi in Austria e da lì si diresse in Inghilterra dove portò a termine il suo dottorato in biochimica presso il Lister Institute di Londra. Nel 1963, venne invitato a unirsi al Dipartimento di Ricerca sulle Proteine del Rowett Research Institute di Aberdeen, in Scozia.

Pusztai svolse la sua professione al Rowett Institute durante i successivi trentasei anni studiando principalmente le lectine vegetali. Durante quel periodo, scoprì le glicoproteine nelle piante, scrisse più di 270 articoli di ricerca, pubblicò tre libri e venne considerato un “esperto di fama internazionale sulle lectine”.

Nel 1998, Pusztai venne nominato Fellow della Royal Society di Edimburgo (ricercatore assegnista, borsista N.d.R.) e ricevette borse di studio da parte dell’istituzione educativa, The Leverhulme Trust.

Comunicai per la prima volta con Pusztai via e-mail nel 2003. Stavo cercando di fornire informazioni al senatore americano del mio colleggio elettorare sugli effetti dannosi degli OGM (organismi geneticamente modificati) sui mammiferi.

Avevo seguito la ricerca di Pusztai fin dalla prima volta che ne avevo sentito parlare nel 1998. Mentre svolgevo un’attività investigativa sugli OGM, mi sono imbattuto nel suo indirizzo e-mail. In seguito, gli ho inviato un’e-mail nella speranza che avrebbe risposto.

Con mia sorpresa, ho ricevuto una risposta entro tre ore. Questo è stato l’inizio di una straordinaria opportunità per me, dato che non avevo ancora avuto contatti diretti con ricercatori anch’essi allarmati per via degli effetti dannosi degli OGM.

I miei studi sulle coltivazioni degli OGM ebbero inizio nel 1994 mentre la mia ricerca agricola iniziò nel 1997.

Ho avuto l’enorme privilegio di comunicare con Pusztai e, soprattutto, di comprendere appieno i meccanismi di produzione degli OGM e quali fossero le cause degli effetti dannosi sui mammiferi. Successivamente, per diversi anni, ho avuto la fortuna di avere Pusztai come mentore e guida.

Pusztai era un uomo saggio e premuroso e nonostante avesse conseguito ogni traguardo nella sua carriera di scienziato e ricercatore, era allo stesso tempo un uomo sia umile sia capace di farsi valere e di dire coraggiosamente la verità contro le forze del male che tentavano di distorcere e ridicolizzare la sua straordinaria ricerca.

Il mondo deve un’enorme gratitudine a Pusztai per aver esposto gli effetti dannosi delle coltivazioni degli OGM. Rimane un esempio straordinario come essere umano e come scienziato — e forse un segnale di avvertimento per altri scienziati che hanno paura di avventurarsi in questa area di ricerca per paura di mettere a repentaglio le loro carriere.

Grazie all’insistenza di Pusztai, su una componente del nostro studio sui maiali, (con Judy Carman, Ph.D.), abbiamo scoperto le estreme differenze di comportamento tra i maiali nutriti con gli OGM e quelli non nutriti con gli OGM.

Questo è un fatto poco conosciuto ancora oggi a causa del rifiuto di permetterne la menzione all’interno del nostro studio scientifico, pubblicato nel 2013. L’editore della rivista scientifica che ha pubblicato lo studio sui maiali ha rifiutato qualsiasi menzione di questa sorprendente scoperta.

Ad oggi, sono a conoscenza di numerosi esempi di tali estremi nelle differenze di comportamento in diverse specie di animali che consumano mangimi OGM. Queste informazioni sono state confermate anche da un importante numero di nutrizionisti e veterinari in tutto il Nord America che sono in grado di “vedere quello che stanno osservando”.

È plausibile credere che gli OGM possano avere gli stessi effetti sulle persone, in modo particolare sui bambini?

Ricorderò sempre un commento specifico che Pusztai mi fece nella prima conversazione telefonica che ebbi il privilegio di avere con lui. Disse: “Non posso credere quanto la gente del vostro paese sia inconsapevole e indifferente al cibo che introduce nel proprio corpo”.

Com’era vero allora e purtroppo ancora oggi!

Sono veramente stato privilegiato per aver conosciuto Pusztai e per essere stato educato e istruito da lui. Sono altrettanto privilegiato di conoscere la sua amorevole, premurosa e intelligente moglie, Susan Barcdocz.