La prossima settimana si terrà un’udienza presso il Maine Board of Licensure in Medicine (ordine dei medici dello stato del Maine) in merito alla sospensione della licenza medica della dottoressa Meryl Nass, decisa il 12 gennaio.

CHD.TV trasmetterà in diretta l’udienza di Nass l’11 ottobre, alle 13.00 ora locale (19 in Italia). È possibile guardarla qui.

L’iniziale ordine di sospensione di Nass includeva delle accuse di diffondere “disinformazione”. Tuttavia, il 26 settembre il consiglio ha ritirato sei di queste accuse e, il 30 settembre, ha ritirato altre accuse relative alla “disinformazione”.

L’audizione della prossima settimana si concentrerà sul fatto che Nass abbia prescritto idrossiclorochina e ivermectina per il trattamento della COVID-19 e su questioni relative alla tenuta dei registri.

Non ci sono denunce di pazienti da esaminare.

Secondo la sua dichiarazione di apertura, Nass presenterà 286 pagine di e-mail e lettere dei suoi pazienti e di altri, che attestano la sua competenza, la sua attenzione e la sua capacità di rispondere alle esigenze dei pazienti.

È possibile leggere due dei recenti avvisi del consiglio che ritirano diverse denunce (secondo e terzo avviso), la dichiarazione di apertura di Nass al consiglio e la cronologia degli eventi che hanno portato alla sua sospensione.

Commentando la sospensione di Nass, il presidente e consigliere generale di Children’s Health Defense (CHD) ha dichiarato:

“I tentativi dell’ordine di censurare medici come Nass non hanno posto nella medicina o nella scienza. Rappresentano un grave pericolo per la salute e i diritti umani di tutti gli americani”.

Il CHD sostiene la difesa di Nass. Tra gli esperti che testimonieranno figurano: Harvey Risch, M.D., Ph.D., professore emerito di epidemiologia all’Università di Yale; il Dr. Paul Marik, specialista in cure polmonari e critiche; il Dr. Robert Malone, inventore della tecnologia dei vaccini a mRNA; il Dr. Pierre Kory, specialista in cure intensive; il Dr. Steven Katsis, chirurgo e membro dell’Oklahoma Medical Board.

Prima della sua sospensione, nel novembre 2021, Nass aveva scritto al consiglio chiedendo di definire cosa si intenda per “mis-” e “disinformazione” e di chiarire quale autorità statutaria abbia l’ordine dei medici per punire i medici sulla base di trasgressioni non definite.

Nass ha scritto la lettera dopo che l’ordine ha rilasciato una dichiarazione di posizione in cui affermava che:

“I medici che generano e diffondono disinformazione sui vaccini anti COVID-19 rischiano azioni disciplinari da parte degli ordini medici statali, compresa la sospensione o la revoca della loro licenza medica”.

L’ordine non ha risposto alla sua lettera, ha dichiarato oggi Nass a The Defender.

Sospesa senza udienza

L’ordine dei medici ha sospeso Nass, internista con interessi speciali nelle malattie indotte dai vaccini, epidemiologa esperta di armi biologiche e membro del comitato scientifico consultivo di CHD, dopo averla accusata di comportamento “non professionale” e “controproducente” per le critiche da lei mosse pubblicamente alle politiche governative sulla COVID-19 e alle cure precoci contro il virus.

Prima della sospensione, durante i suoi 40 anni di attività medica, Nass non aveva mai avuto un caso di negligenza o un’azione precedente dell’ordine dei medici nei suoi confronti.

Tuttavia, tra ottobre e dicembre 2021, l’ordine ha ricevuto quattro denunce contro di lei.

Due delle denunce provenivano da sconosciuti che citavano “disinformazione” vista su Internet, una da parte di un medico che accusava Nass di aver prescritto “farmaci per la sverminazione” (ivermectina) e una da parte di un’ostetrica riguardo alla prescrizione di idrossiclorochina fatta da Nass.

Senza un’udienza, la commissione ha ordinato la sospensione immediata della sua licenza, ha richiesto una valutazione neuropsicologica nei suoi confronti e ha insinuato che fosse mentalmente compromessa o che abusasse di sostanze e che non fosse in grado di esercitare la professione medica.

I legali di Nass, Gene Libby e Tyler Smith, hanno chiesto che l’ordine dei medici respinga tutte le accuse e si scusi con Nass per quello che hanno definito un caso infondato, volto a mettere a tacere Nass e i medici che, come lei, hanno utilizzato trattamenti precoci efficaci per la COVID-19, invece di consigliare ai loro pazienti di non fare nulla finché o a meno che non stessero così male da richiedere un ricovero in ospedale.